WeWard, l’app che ha dichiarato guerra alla sedentarietà degli italiani e che da tempo lavora con il terzo settore per aiutare i più bisognosi, annuncia oggi di aver firmato un accordo di partnership con Mission Bambini ETS per raccogliere fondi a sostegno del programma “Cuore di Bimbi”. Obiettivo dell’accordo di WeWard e Mission Bambini è quello di coinvolgere gli utenti della app e i sostenitori della ETS per correre tutti insieme alla Milano Marathon 2023 e raccogliere i fondi necessari a sostenere economicamente il viaggio e l’operazione per 10 bambini cardiopatici provenienti da Uganda, Albania, Kosovo, Zimbabwe.
“Dalla sua fondazione WeWard è sempre stata a fianco del Terzo Settore finanziando, grazie alla generosità dei propri WeWarder, progetti finalizzati al bene comune e a beneficio delle persone più svantaggiate” ha affermato Fabrizio Conti, Country Manager Italia di WeWard.
“La grande novità di questa iniziativa è che questa sarà per noi la prima importante occasione per incontrare i nostri utenti e camminare insieme a loro per uno scopo benefico: salvare le vite di 10 bambini. Niente ci può rendere più felici e ancor più motivati nel proseguire su questa strada” ha concluso Conti.
WeWard inviterà i suoi utenti a partecipare alla Milano Marathon 2023 e a donare parte dei Ward accumulati durante la corsa a questo progetto benefico. Per donare, sarà sufficiente entrare nella sezione “Regali” e “Donazioni” dell’app, cliccare su “Mission Bambini” e donare Ward.
Nel mondo nascono, ogni anno, 1 milione di bambini affetti da malformazioni congenite al cuore. Circa l’80% nasce in un paese povero, senza la possibilità di accedere a cure mediche e chirurgiche tempestive. Metà di loro è destinata a non raggiungere il primo anno di vita poichè pochi Paesi dispongono di adeguate strutture ospedaliere. Il Programma Cuore di Bimbi mira a ridurre la mortalità di minori affetti da malattie cardiache congenite o acquisite sia nei Paesi d’origine, quando le strutture sanitarie lo rendono possibile, sia organizzando viaggi in Italia, dove i bambini vengono operati e seguiti nelle successive fasi.
Per chi corre una maratona, 42 km sono una distanza importante. Per i bambini cardiopatici che vivono in Uganda, Albania, Kosovo, Zimbabwe, 42 km non bastano per raggiungere l’ospedale dove ricevere cure adeguate a sopravvivere; in questi casi, portare i bambini nei nostri ospedali in Italia è l’unica possibilità per salvare loro la vita.