A giugno 2021 è nata Voltar, una startup innovativa che impiega la tecnologia a sostegno dei soccorritori.
La scarsità di risorse economico-finanziarie risulta essere per il 64% delle organizzazioni uno dei freni principali al rafforzamento della digitalizzazione insieme alle limitate competenze digitali dei dipendenti (basse per il 46%). Inoltre solo il 21% degli enti ha definito una strategia di medio-lungo termine.
La risposta alla domanda iniziale sembrerebbe essere che non esiste ancora una Cultura Digitale nel terzo settore, ma che oggi è ritenuta fondamentale per poter innovare.
Tali dati si “scontrano” con una spinta all’innovazione senza precedenti, ben il 96% delle organizzazioni sente l’esigenza di innovare.
Allo stato attuale, essere consapevoli della necessità di digitalizzare la propria organizzazione non implica necessariamente avere già una Cultura Digitale in grado di realizzare concretamente processi tecnologici innovativi.
Costruirla richiede impegno, costanza e formazione. Dedicare tempo ed energie nel coinvolgere le persone nel processo di digitalizzazione presenta limiti e potenzialità per un settore messo duramente alla prova dalla recente pandemia. Ancora una volta sono i dipendenti, i collaboratori e i volontari a fare la differenza nel percorso verso l’innovazione perché per primi credono che investire in strategia innovativa, formazione e tecnologia possa essere la risposta per migliorare la qualità dell’associazione.
I “pionieri” dell’innovazione sono le persone che lavorano nel Terzo Settore e che, con il loro modo di percepire la tecnologia, attribuiscono alla digitalizzazione un valore aggiunto per il loro benessere lavorativo.
Dare vita a una tecnologia più “umana” perché pensata per aiutare le persone nelle loro attività e nel rispetto delle competenze di tutti gli operatori, dal volontario al direttore amministrativo fa parte della rivoluzione tecnologica che sta interessando tutto il Terzo Settore.
Grazie all’intraprendenza di Niccolò Armellini e Alessandro Sala, due giovanissimi informatici di 19 anni diplomati al ITIS S. Cannizzaro di Rho, creare una Cultura Digitale nel terzo settore non è fantascienza, ma una startup innovativa costituita a giugno di quest’anno: Voltar, la tecnologia amica del soccorritore.
Niccolò che dal 2017 è volontario alla Croce Rossa Italiana Comitato delle Groane, vivendo in prima persona i problemi dell’associazione di soccorso legati alla digitalizzazione, ha coinvolto Alessandro per sviluppare una piattaforma con un’unica missione: semplificare il lavoro dei soccorritori, dei volontari e delle associazioni di soccorso grazie alla tecnologia, focalizzandosi sulle difficoltà delle persone e dedicando un’attenzione particolare alla semplicità e alla sicurezza di tutte le funzionalità di Voltar, realizzando infine anche una versione mobile.
Una iniziativa di questo tipo è quindi nata nel team interno di una Organizzazione di Volontariato a testimonianza di quanto siano proprio le persone a fare la differenza con le loro competenze, ma soprattutto con la loro voglia di migliorare grazie all’innovazione.
Il fatto che i Founders di Voltar siano ragazzi giovani, spinti dal desiderio di dare il proprio contributo alla comunità e al territorio in cui sono cresciuti è un chiaro segnale: le nuove generazioni sono la chiave per il passaggio tra analogico e digitale e sempre di più saranno in grado di farsi portavoce della tecnologia intesa come valore aggiunto che genera benessere a tutti i livelli.
“Voltar è stata pensata per semplificare il lavoro di tutti, perché se si lavora meglio, si riesce a vivere appieno l’esperienza di aiutare le persone”, racconta Niccolò.
Durante l’ultimo anno c’è stato poco tempo per pensare alla digitalizzazione, ma forse proprio le difficoltà del periodo hanno messo in luce ancora di più quanto l’innovazione sia un passaggio virtuoso quanto necessario.
“Il Covid ci ha messo a dura prova, ma sappiamo di essere sulla strada giusta perché Voltar è uno strumento utile che risponde a bisogni che io stesso ho percepito come volontario o parlando con i miei compagni” spiega Niccolò.
Niccolò è anche molto orgoglioso dei feedback entusiasti ricevuti dalla sua Associazione, che per prima ha creduto e investito nella sua idea:
“La digitalizzazione è un percorso che consigliamo a tutte le associazioni di soccorso che operano a livello territoriale e che durante il Covid hanno vissuto momenti di notevole pressione. La tecnologia è davvero un’amica quando il tempo è poco e si lavora in emergenza. Poter gestire in un’unica piattaforma tutte le nostre attività amministrative, contabili e logistiche, le squadre e le persone, gli aiuti assistenziali, i soccorsi e i mezzi, la relazione con il 118, la privacy e la sicurezza dei dati, ci consente di poter lavorare in sicurezza e in modo organizzato e ci fa venire voglia di impegnarci sempre di più concentrando i nostri sforzi nell’aiuto alle persone. Niccolò è un talento e la sua passione è stata per noi fonte di ispirazione”.
Attualmente Voltar fa parte dell’ecosistema di startup innovative di operaLogica, Software Factory di Garbagnate Milanese e Società Benefit che si impegna a diffondere la cultura aziendale con al centro l’individuo, a promuovere la creazione di startup innovative e a sostenere la formazione tecnica delle nuove generazioni.