Rende gli screening per i tumori più accessibili ai cittadini, anche quando la lettera per l’adesione non è stata consegnata. È la motivazione sostanziale che ha portato il progetto Sm@rtScreening finanziato dalla Regione Puglia a conquistare il Premio eHealth4all per il miglior contributo “made in Italy” alla prevenzione con strumenti digitali. Proclamazione e premiazione sono avvenute a Milano in un evento organizzato dagli artefici della 5a Edizione del concorso appena conclusa, e cioè ClubTi Milano, CDTI Roma, Assintel ed Aica. Le presentazioni sono state precedute da interventi di Eugenio Santoro (Istituto Mario Negri), Giuseppe Mastronardi (Politecnico di Bari) e Paolo Locatelli (Osservatorio Innovazione Digitale Politecnico di Milano): ora più che mai, è il messaggio sotteso da tutti e tre gli interventi, in tempo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è necessario scommettere su progettualità concrete, magari non appariscenti ma in grado di costruire una svolta tecnologica per migliorare l’accesso ai servizi sanitari, quelli che gli italiani si trovano ad utilizzare tutti i giorni.
Sm@rtScreening consente ai cittadini di prenotare in modo semplice gli appuntamenti per la prevenzione dei tumori di collo dell’utero, colon retto e mammella. Grazie ad una piattaforma informativa che supporta più canali di comunicazione (portale regionale, social, messaggistica) e più soluzioni per i log-in (dallo SPID al QR Code), circa 85 mila soggetti nel periodo di osservazione (un anno) del progetto hanno fruito di uno screening perché hanno seguito i contenuti informativi sul portale web regionale e hanno preso contatti anche se non avevano ricevuto a casa la lettera cartacea. In questo modo sono stati raggiunti 665 mila cittadini in età “critica” che non avrebbero altrimenti potuto aderire. I contatti per la successiva conferma degli appuntamenti hanno evitato circa 104.700 cancellazioni dell’ultimo momento. Considerata una media di 50 euro a visita il risparmio complessivo è stato 5,23 milioni di euro, che il Servizio sanitario regionale avrebbe altrimenti spesi per via dell’ambulatorio prenotato ma vuoto e della “ferma” di operatori e macchine. A fronte di risparmi certi, la Pubblica Amministrazione vede crescere la sua credibilità tra i residenti ai quali offre risposte multicanale e semplifica i contatti. Prossimi step: lo screening delle epatiti C su chiamata, i recall delle vaccinazioni per bambini ed adulti, la comunicazione in tempo reale delle malattie infettive. Il Comitato scientifico composto da esperti di economia, medicina, informatica, ingegneria, diritto, media, ha premiato in particolare l’originalità della soluzione informatica utilizzata, il valore aggiunto per i pazienti coinvolti nella prevenzione dei tumori, e l’utilizzo di tecnologie di nuova generazione.
Dopo Sm@rtScreening si sono classificati quasi a pari merito i progetti MMG2 e Genome Access. Il primo, come dice il nome, interessa i medici di medicina generale: una categoria “anziana” e in calo demografico: 38 mila camici oggi si sobbarcano 60 milioni di italiani e hanno problemi di gestione del tempo. Ideata nelle Marche ma oggi utilizzata a livello nazionale da 1400 medici, la piattaforma nasce per la prenotazione di visite in studio, ma gli ideatori si sono posti anche l’obiettivo di ridurre da 4 o 5 a uno i canali attraverso i quali i pazienti comunicano con i curanti. Il medico di famiglia perderebbe in media 90 minuti al giorno solo per recuperare le 40-50 chiamate via mail, messaggistica, social. Per molti che dopo il Covid visitavano solo per appuntamento e a più giorni di distanza, il recupero di tempo da dedicare alle visite ha offerto la chance di riaprire le sale d’attesa agli assistiti che si presentano. L’applicazione consente anche di trovare rapidamente il medico sostituto nell’ambito della provincia. Oltre ad inviare “comunicazioni di massa”: con un click il medico può spedire messaggi a tutti gli assistiti su modifica orari ambulatorio, sostituzioni, disponibilità per vaccini, etc.
Genome Access, ideato dalla cooperativa Kaleidos, è un progetto di consulenza digitale volto a facilitare l’accesso a test genetici con un applicativo specifico per l’interazione tra medico e paziente. Quest’ultimo, può fruire di televisite, teleconsulti, supporto decisionale alla diagnosi, raccolta di dati anamnestici e sistemi d’interazione intelligente per informazioni di genetica medica. Nella fase sperimentale sono stati offerti servizi di identificazione di mutazioni a pazienti con malattie neuromuscolari invalidanti fin dall’infanzia, ed è in corso il reclutamento per raccolta dati di 100 pazienti con epidermolisi bollosa. Da segnalare anche la partecipazione ad un progetto di applicativo per lo studio delle malattie orfane e lo sviluppo di un algoritmo per un modello previsionale sullo sviluppo di malattie cardiovascolari