Ancora una volta l’Intelligenza Artificiale fa da supporto all’essere umano, aiutandolo a gestire, se non azzerare, i tempi di attesa delle strutture sanitarie e dando una risposta alle esigenze di tutti i cittadini. Attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, Smile CX GAIA comprende il linguaggio e le sue sfumature, interagisce in modo semplice e intuitivo al telefono, con SMS, WhatsApp, E-mail, migliorando sensibilmente l’esperienza degli utenti e il loro coinvolgimento, e agevolando gli anziani e chi non ha familiarità con le prenotazioni e con i servizi via web. Ma, soprattutto, la soluzione di intelligenza artificiale conversazionale di Esosphera – Gruppo Covisian alleggerisce professionisti e strutture sanitarie affiancandoli nella gestione dei compiti amministrativi e liberando tempo ed energie per dedicarsi meglio al rapporto con gli utenti.
A Milano, in occasione dell’Healthcare Innovation Summit 2024, è stata presentata Smile CX PRO, la nuova frontiera dell’assistenza ai pazienti delle strutture sanitarie.
Smile CX GAIA: l’operatore aggiuntivo che affianca l’operatore umano
“È una soluzione che permette alle strutture sanitarie di integrare l’AI come fosse un operatore aggiuntivo a cui delegare le richieste semplici o le chiamate informative, mentre l’operatore umano interviene solo quando necessario, ad esempio in caso di richieste complesse o quando è il paziente a richiederlo. Ma il primo punto di contatto e presa in carico restano le persone”, ha spiegato a margine dell’incontro Francesco Rienzi, CEO & Co-Founder di Esosphera – Gruppo Covisian. “Vogliamo portare l’impegno dell’operatore umano a soli 20 secondi per telefonata, il tempo dell’accoglienza, con Smile CX GAIA che si occuperà di tutto il resto delle richieste e con l’operatore che potrà rientrare nella telefonata in qualsiasi momento per gestire esigenze particolari. Un’innovazione che offre numerosi vantaggi per i pazienti delle strutture pubbliche e private, che si sentiranno accolti in modo efficiente fin dalla prima telefonata”.
Anche perché, se oggi dovessimo chiamare un qualsiasi CUP Centro Unico di Prenotazione, anche nelle Regioni più virtuose la risposta più comune che sentiremmo sarebbe ancora: “Ci dispiace, nessun operatore è attualmente disponibile…”. Con Smile CX GAIA, invece, ogni chiamata trova una risposta.
“I CUP soprattutto pubblici in tutta Italia sono oberati dalle chiamate, con i cittadini spesso impossibilitati a ottenere una risposta. Smile CX GAIA può rispondere al 100% delle chiamate in ingresso, garantendo così un servizio disponibile e affidabile”, ha proseguito Francesco Rienzi. “Dall’AI arrivano valide soluzioni anche sul versante delle prenotazioni. GAIA fissa e sposta appuntamenti, gestisce le liste d’attesa contemporaneamente anche per migliaia di chiamate, invia promemoria ricordando ai pazienti le procedure e gli esami da portare alla visita, raccoglie preziose informazioni tramite survey di customer satisfaction e supporta molte altre attività affiancando gli operatori e integrandosi con le piattaforme CRM e gestionali già in uso nelle strutture, sempre tutelando la privacy degli utenti.
L’AI che gestisce le comunicazioni e riduce i “no-show”
Un’altra novità riguarda la gestione delle comunicazioni in uscita. Smile CX GAIA nel pieno rispetto della privacy e della tutela dei dati personali, potrà contattare per conto delle strutture sanitarie gruppi di pazienti, come diabetici o cardiopatici, per invitarli a visite di controllo o di prevenzione, gestendo contemporaneamente un numero enorme di comunicazioni, su vari canali (E-mail, SMS, telefono). Infine, l’AI riduce drasticamente il fenomeno del “no show”, cioè visite e prestazioni disdette senza la possibilità di riassegnare quegli appuntamenti a chi è in lista d’attesa.
“Molte aziende sanitarie soffrono di una limitata disponibilità di ambulatori e di una carenza di medici, spesso in fuga dal sistema”, ha aggiunto Francesco Rienzi. “Il grande aiuto di Smile CX GAIA è certamente quello di rendere più efficiente la gestione delle cronicità e alleggerire il carico dei call center. Questo permetterebbe di trasformare molte delle richieste in attività programmate, riducendo così il peso della domanda improvvisa e riducendo le liste d’attesa”.