La Sanità si sta innovando, a partire da una sempre maggiore attenzione nella gestione del complesso delle informazioni in mano al servizio sanitario nazionale nel suo complesso, che comporta, come conseguenza, un’assistenza personalizzata e rispondente alle esigenze del singolo paziente, che potrà beneficiare così di una assistenza personalizzata, che si traduce in benessere e migliore qualità della vita. Questi alcuni dei temi affrontati durante il Convegno ‘LA TRASFORMAZIONE DIGITALE IN SANITÀ LA NECESSITÀ DI UNA STRATEGIA PER L’INNOVAZIONE’, organizzato da MOTORE SANITA’, grazie al contributo incondizionato di Roche e che ha visto la partecipazione delle Istituzioni, dei clinici e degli operatori sanitari.
“L’innovazione in Sanità deve coinvolgere tutti gli aspetti e gli attori del sistema in un percorso integrato e condiviso. In Lombardia stiamo sviluppando un modello di governance coerente con questa vocazione, che parte dall’adozione di nuove tecnologie ultramoderne – ad esempio l’Intelligenza Artificiale – ad innovazioni operative come il Fascicolo Sanitario Elettronico e l’utilizzo della telemedicina a supporto del sistema di presa in carico del paziente cronico” ha dichiarato Giulio Gallera, Assessore Welfare Regione Lombardia.
“L’Italia diventa un Paese sempre più “vecchio”: gli over 65 sono 13,8 milioni (rappresentano oggi il 22,8% della popolazione totale) e, con l’aumento dell’aspettativa di vita entro il 2050 la proporzione tenderà a raddoppiare, sarà indispensabile, pertanto, ripensare a politiche assistenziali e di cura che permettano al nostro Sistema Sanitario di continuare a rappresentare un’eccellenza in qualità ed appropriatezza nell’erogazione di prestazioni. Regione Lombardia con l’adozione di diversi provvedimenti di riordino della rete di offerta e modalità di presa in carico dei pazienti cronici, ha iniziato un percorso di adozione di piani assistenziali individuali (PAI), pensato nell’ottica della personalizzazione della cura di pazienti con una o più patologie, garantendo adeguate prestazioni nei tempi e nei modi definiti di concerto con gli specialisti ospedalieri e con il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta. E qui la trasformazione digitale in sanità gioca un ruolo determinante per la programmazione e personalizzazione delle cure e dell’assistenza, con lo scopo di garantire a tutti la migliore erogazione dei trattamenti sanitari, pensiamo ad esempio a come la tecnologia possa supportare il paziente nel percorso di cura attraverso la programmazione di visite, esami ed altre necessità assistenziali, affiancandolo nell’attuazione dell’intero piano terapeutico individuale. L’Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti, ARIA, mette a disposizione degli attori del sistema piattaforme tecnologiche innovative, dalla rete SISS, strumento strategico abilitante allo scambio informativo fra i clinici all’elaborazione dei dati e delle informazioni attraverso intelligenza artificiale e machine learning, perché siamo convinti che le nuove tecnologie, l’innovazione digitale, la telemedicina favoriranno sempre di più l’appropriatezza dei programmi di cura, e rispondendo a bisogni specifici del singolo paziente, garantiranno per il sistema sanitario lombardo un modello di maggiore efficienza, sostenibilità economica e universalità”, ha spiegato Francesco Ferri, Presidente di ARIA, Azienda Regionale Innovazione e Acquisti.
“Si può dire che stiamo andando verso un’assistenza sanitaria personalizzata, dalla prevenzione alla cura: cambia l’organizzazione, ci sono nuovi strumenti informatici e tecnologi, vengono adottati nuovi approcci nel gestire il rapporto con il cittadino e la sua salute. La Provincia autonoma di Trento, al pari del resto dell’Italia, ha elaborato – con il supporto tecnologico di Trentino Digitale – nuovi modelli per la gestione della rete di attori che circonda l’assistito, per favorire una migliore presa in carica del paziente. Dal medico di medicina generale agli operatori dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, passando anche dal servizio farmaceutico territoriale, lavorando in modo strutturato e condividendo le informazioni necessarie in tempo reale si può assistere meglio il cittadino e migliorare le prestazioni del sistema sanitario, rendendolo più sostenibile e in grado di rispondere ai bisogni di tutti, mettendo l’assistito al centro del progetto. L’esempio è il cittadino con patologie croniche, che grazie all’adozione di strumenti tecnologici innovativi quali il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), il Piano di Assistenza Individuale (PAI) e i referti strutturati, può beneficiare di un migliore accesso alle cure e di un’assistenza sanitaria personalizzata. Questo nuovo approccio nasce dalla capacità di leggere e interpretare le grandi quantità’ di dati in possesso del sistema sanitario, ma spetta all’organizzazione pubblica mettere in campo tutte le azioni necessarie per gestire e governare in modo efficiente questo complesso patrimonio informativo: Big Data, Open data ed Ecosistemi digitali. La trasformazione digitale, alimentata dall’innovazione, non si ferma: a tutti noi spetta il compito di sfruttare al meglio quanto abbiamo a disposizione per il bene del cittadino, che partecipa attivamente al sistema interagendo”, ha detto Roberto Soj, Presidente Trentino Digitale.