“Medical Device, il valore dell’innovazione” è stato il tema centrale del dibattito organizzato oggi da Direzione Nord che si sta svolgendo presso lo Spazio Edit a Milano, nella sua veste colorata di futuro.
Le tecnologie per la salute accompagnano l’uomo in ogni momento della vita, ancor prima di venir fuori dal grembo materno, ma grazie all’innovazione oggi i dispositivi tecnologici sono sempre più personalizzabili e funzionali.
Sviluppare nuove intelligenze consente di creare possibilità sociali ed economiche. In che modo le istituzioni e i privati contribuiscono a rinforzare il cambiamento in corso? È la provocazione lanciata dal giornalista Giannino Della Frattina.
“Questo appuntamento invita ad una riflessione su passato, presente e futuro – ha risposto Fabrizio Sala, vicepresidente Regione Lombardia, Assessore a Ricerca e Innovazione-. Tecnologia e innovazione servono a vivere più a lungo e a vivere bene. Che succede in Lombardia? Si costruiscono tutte le linee guida per la crescita dei territori su queste due parole chiave. A sostegno di questa impostazione è stato da poco licenziato il Programma Strategico Triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico che oggi rinforza ancora di più l’idea che la Lombardia è un modello per l’Italia intera, ma questo sistema necessita di essere autonomo.
Il programma strategico è un segnale importante per tracciare le linee di sviluppo per il futuro della ricerca e dell’innovazione per rispondere alle sfide globali, scegliendo un approccio che metta al centro di tutte le scelte il cittadino e i suoi bisogni.
Con il Programma Strategico Triennale guardiamo al futuro e candidiamo la Lombardia ad essere una regione laboratorio, un luogo in cui si può fare innovazione, un punto di riferimento a livello internazionale.
L’obiettivo è rafforzare la capacità innovativa del territorio e le infrastrutture della ricerca e dell’innovazione, per rendere sempre più breve il passo tra le idee e la loro realizzazione”.
Si tratta di un piano triennale strategico, che mobilita risorse per 750 milioni di euro, dei quali oltre 250 resi disponibili da Regione Lombardia tra fondi propri, Fondo Europeo di sviluppo regionale (Fesr), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), altri 126 da Stato e Unione europea e altri 374 da privati. In Italia il mercato delle imprese del settore è rivolto per il 66% verso il Servizio sanitario nazionale e rappresenta il 7,4% della spesa totale, che corrisponde a circa 190 € pro-capite, valore inferiore alla media dei principali paesi europei.
Il settore presenta importanti tassi di investimento in ricerca e innovazione, fondamentali per lo sviluppo della Sanità e dell’economia italiana. “Io rappresento la casa comune di tutte le imprese che in Italia operano nel settore dei dispositivi medici – ha spiegato Massimiliano Boggetti, presidente Confindustria Dispositivi Medici -, un mix di innovazioni tecnologiche che sono alla base della medicina moderna, principale attore della rivoluzione della salute 4.0 e della medicina del futuro, una medicina che migliorerà e allungherà la vita dei cittadini in modo sostenibile”.