È un’immagine di grande dinamismo quella trasmessa dal White Paper “Una visione di futuro per la Sanità italiana. Innovazione e benessere visti dalle aziende ICT” realizzato da Anitec-Assinform, l’Associazione delle imprese ICT aderente a Confindustria. Il documento offre raccomandazioni e proposte rivolte ai decisori pubblici, agli stakeholder e agli operatori del settore.
Oltre all’importante crescita del volume di mercato ICT, la sanità vede sempre maggiori investimenti in tecnologie innovative: solo il Cloud vale più di 200 milioni di euro in questo mercato e le soluzioni di IA sono sempre più diffuse (oltre +35% tra 2022 e 2023). Gli obiettivi che guidano la Digital Transformation in Sanità sono molteplici e ambiziosi: la telemedicina, ad esempio, è vista come una priorità dal 72% delle strutture sanitarie, mentre l’introduzione o l’estensione delle cartelle cliniche elettroniche (CCE) è un obiettivo per il 60% delle stesse. La strategia di dati emerge come un altro elemento cruciale in questo panorama. L’80% delle regioni sta mostrando un impegno verso l’integrazione dei dati e molte sono già in fase avanzata nell’attuazione di data strategies articolate.
Con il suo nuovo White Paper – il terzo negli ultimi anni in ambito di Sanità digitale – Anitec-Assinform dà voce alle aziende ICT che si confrontano quotidianamente con la realtà di un mercato complesso come quello Healthcare e Life Sciences. Il documento si compone 3 capitoli, una conclusione e un’appendice di best practice, fornendo una panoramica aggiornata della Sanità digitale.
Nel primo capitolo si esplora in dettaglio l’ampio spettro di progetti in corso nelle aziende nel settore della sanità, che spaziano da FSE a Telemedicina, mentre nel secondo capitolo il documento offre uno spaccato sull’evoluzione del mercato ICT in sanità; infine, nel terzo dà una visione d’insieme sul ruolo del digitale come abilitatore del benessere e di una migliore qualità della vita. Le conclusioni dello studio sono state affidate alle aziende associate, che attraverso interviste approfondite hanno indicato le maggiori criticità che affrontano nell’operare nel complesso mercato della Sanità e dalle quali sono emerse alcune priorità e diversi messaggi chiave:
- Valorizzare l’innovazione tecnologica: incentivare strutture e aziende sanitarie a investire energicamente in nuove tecnologie.
- Risolvere sfide normative e di privacy: è imperativo affrontare e superare gli ostacoli normativi e le questioni relative alla privacy per promuovere l’innovazione e la diffusione di tecnologie avanzate.
- Promuovere interoperabilità e standardizzazione: servono azioni mirate a migliorare e facilitare lo scambio di dati e l’efficacia complessiva dei processi sanitari.
- Facilitare l’accesso al finanziamento: il supporto alle aziende attraverso finanziamenti e incentivi adeguati è fondamentale per stimolare la crescita e l’innovazione nel settore.
- Rafforzare formazione e competenze: l’accento è posto sull’importanza cruciale dello sviluppo di competenze specifiche e della formazione continua, elementi chiave per capitalizzare appieno le opportunità offerte dalla digitalizzazione nel campo sanitario.
Il White Paper è accessibile sul sito di Anitec-Assinform ed è corredato da un documento allegato contenente ben 24 schede di use case e progetti di eccellenza realizzati negli ultimi anni dalle aziende associate in ambito Sanità Digitale.
“Come associazione, il nostro impegno è molto chiaro. – afferma il Presidente di Anitec-Assinform Marco Gay – dobbiamo continuare a sostenere e promuovere l’innovazione tecnologica nel settore della sanità in Italia. I dati confermano una crescita dell’11% nel 2023 del mercato ICT in sanità, che raggiunge i 2,23 miliardi di euro. Questo significa lavorare a stretto contatto con le istituzioni per favorire l’adozione di soluzioni avanzate, superare le sfide normative e garantire l’interoperabilità dei sistemi. Inoltre, è importante facilitare l’accesso al finanziamento, promuovendo incentivi adeguati per investimenti in soluzioni evolute in sanità. I dati mostrano che l’80% delle regioni italiane sta lavorando attivamente all’integrazione dei dati, con un impegno significativo verso l’attuazione di data strategies. Anche in questo settore, è necessario sostenere programmi di formazione continua per garantire la preparazione adeguata dei professionisti del settore sanitario per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla digitalizzazione. Così facendo, potremo contribuire a sviluppare e rendere disponibili servizi sanitari efficaci, digitali e sostenibili per tutta la popolazione”.
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