Anche il settore sanitario si impegna a rendere i processi più sostenibili attraverso, ad esempio l’ottimizzazione dell’imaging medico, rendendolo più efficiente nelle risorse, più accessibile e maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale. Questa la mission comune di Siemens Healthineers e European Society of Radiology (ESR) che hanno stretto una collaborazione in occasione dell’European Congress of Radiology (ECR). In un contesto in cui il settore sanitario si impegna a bilanciare le sfide legate alla riduzione del 4,4% delle emissioni globali di gas serra, e allo stesso tempo a rispondere alla crescente domanda di assistenza sanitaria, questa collaborazione evidenzia l’importante ruolo che la radiologia gioca nel costruire un futuro più sano per le persone e per il pianeta. Con il suo impegno a promuovere la sostenibilità in radiologia, il tema principale dell’ECR “Planet Radiology” invita la comunità radiologica a riflettere su come il settore della radiologia medica possa adottare pratiche, tecnologie e approcci che promuovano la salute del pianeta, migliorando al contempo l’erogazione e l’accesso alle cure sanitarie.
Per entrambi i partner la sostenibilità in sanità va oltre la riduzione dell’impatto ambientale.
Come Siemens Healthnieers rende la radiologia più sostenibile
L’espansione dell’accesso alle cure sanitarie rappresenta il pilastro della strategia di sostenibilità di Siemens Healthineers. In linea con la missione dell’azienda – essere all’avanguardia nell’assistenza sanitaria per tutti, ovunque e in modo sostenibile – Siemens Healthineers sviluppa tecnologie e sfrutta l’intelligenza artificiale per rendere le innovazioni più accessibili a livello globale, con un’attenzione particolare alle comunità remote e svantaggiate. Con le sue innovazioni, Siemens Healthineers affronta i quattro fattori chiave per supportare i fornitori di assistenza sanitaria nel raggiungere i loro obiettivi: efficienza delle risorse, produttività della forza lavoro, impatto sui pazienti e sulle malattie, e gestione ottimale delle apparecchiature. Anche nella radiologia.
Ad esempio, la tecnologia Dry Cool nei sistemi MRI richiede solo 0,7 litri di elio liquido, riducendo notevolmente la dipendenza dalle catene di approvvigionamento critiche e dalle risorse scarse, abbattendo anche i costi. Le funzionalità a risparmio energetico possono ridurre il consumo fino al 30% durante le ore di bassa richiesta, e la ricostruzione delle immagini supportata dall’intelligenza artificiale può ridurre i tempi di scansione fino al 50%, migliorando al contempo la qualità dell’immagine. Dare priorità alla sostenibilità del ciclo di vita con prodotti progettati per essere riciclabili, aggiornabili e facilmente rigenerabili in condizioni pari al nuovo consente di risparmiare sulle emissioni, sui materiali e sui costi. Un singolo aggiornamento di un sistema MRI alla più recente generazione può ridurre fino al 71% delle emissioni di CO2e, risparmiando 33.400 kg di CO2e. Un sistema CT rigenerato può ridurre fino all’86% delle emissioni di CO2e dei materiali rispetto a un sistema nuovo, corrispondenti a 24 tonnellate di emissioni. Un fattore importante, in radiologia, è che sia gli aggiornamenti che i sistemi rigenerati offrono ai fornitori di assistenza sanitaria apparecchiature all’avanguardia, richiedendo però un investimento inferiore.
Le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e i flussi di lavoro ottimizzati svolgono un ruolo fondamentale nel ridurre il carico amministrativo, nel migliorare l’efficienza operativa e automatizzare le attività ripetitive, consentendo ai professionisti sanitari di concentrarsi maggiormente sulla cura del paziente. Ugualmente importante per migliorare l’accesso e la qualità delle cure è il supporto a una forza lavoro qualificata e altamente specializzata attraverso programmi di formazione continua.
Una collaborazione che mette la sostenibilità al centro
La collaborazione nata per dare vita ad una radiologia più sostenibile, evidenzia l’impegno di Siemens Healthineers e dell’ESR nel promuovere la resilienza a lungo termine nei sistemi sanitari di tutto il mondo. Insieme, si propongono di supportare i fornitori di assistenza sanitaria in tutto il mondo nell’adozione di pratiche sostenibili che garantiscano risultati migliori sia per i pazienti che per l’ambiente.
Siemens Healthineers è orgogliosa di collaborare con l’ESR, ponendo la sostenibilità come tema centrale dell’agenda.
Nel suo Sustainability Report 2024, Siemens Healthineers ha annunciato un ambizioso nuovo obiettivo per l’accesso alle cure sanitarie e ha condiviso aggiornamenti sui progressi relativi alla salvaguardia delle risorse e al conseguimento di risultati sostenibili, grazie a una forza lavoro diversificata e impegnata.
Dichiarazioni
“Quando parliamo di costruire un futuro sostenibile nel settore sanitario, è fondamentale anche garantire un accesso equo a cure di qualità, ottimizzare le risorse per prevenire gli sprechi e investire in tecnologie che migliorino l’efficienza. Ad esempio, le soluzioni di imaging digitale in radiologia aiutano a ridurre la necessità di esami ripetuti, mentre la diagnostica supportata dall’intelligenza artificiale migliora l’accuratezza, riducendo sia il carico per i pazienti che il consumo di risorse. Un sistema sanitario veramente sostenibile dà la stessa priorità agli esiti a lungo termine per i pazienti, alla resilienza operativa e alla responsabilità ambientale”, ha dichiarato Andrea Rockall, presidente dell’ESR.
“L’utilizzo responsabile e sostenibile di tutte le risorse disponibili, inclusi materiali, tempo e capacità della forza lavoro, è fondamentale in ogni ambito”, ha dichiarato André Hartung, head of Diagnostic Imaging di Siemens Healthineers. “La scansione da remoto, ad esempio, consente ai radiologi di valutare le immagini mediche senza essere fisicamente presenti, riducendo le emissioni dovute agli spostamenti e risparmiando costi e tempo prezioso. Inoltre, innovazioni come la nostra tecnologia Dry Cool, che riduce l’uso di elio nei sistemi MRI e ne garantisce il funzionamento durante i blackout temporanei, permettono di continuare le operazioni diagnostiche critiche senza interruzioni. Allo stesso tempo, questi progressi ampliano l’accesso alle cure sanitarie nelle regioni meno servite“.