A sorpresa, vince l’innovazione con un occhio all’ambiente.
Ad aggiudicarsi la terza edizione del Premio eHealth4all per il miglior progetto informatico made in Italy dedicato alla prevenzione è la soluzione Nuvap dell’omonima azienda milanese, rivolta a misurare i livelli di inquinamento indoor su una molteplicità di sostanze presenti nell’aria.
Nuvap, premiata ieri in Assolombarda a Milano al convegno “Prevenzione 4.0 – un salto di qualità: applicazioni digitali per migliorare la prevenzione in Sanità”, ha raggiunto il voto più alto del comitato scientifico del concorso, composto da economisti, medici, informatici, esperti di comunicazione.
Infatti, “complessivamente soddisfa tutti i criteri previsti; spiccano tuttavia nella valutazione l’originalità dell’approccio alla prevenzione e l’esistenza di un solido impianto di misura, che ne fanno un candidato ottimale per una più ampia diffusione”. Al secondo posto svetta la Pubblica Amministrazione con l’App Sanità a Km Zero, soluzione mobile del consorzio Arsenàl della Regione Veneto che permette al cittadino di ricevere la ricetta del medico di famiglia sul telefonino e di recarsi con essa in farmacia per ottenere le medicine senza passare per la sala d’attesa.
L’applicazione è stata apprezzata come una best practice nazionale e ne sono stati valutati molto positivamente i risultati di diffusione e le caratteristiche di replicabilità e sostenibilità. Al terzo posto, PD Watch, soluzione a cura di Biomedical Lab di Potenza, in grado di monitorare a domicilio lo stato dei pazienti affetti da morbo di Parkinson a partire dal tremore e di trasmettere i parametri biofisici agli specialisti neurologi, valutata molto positivamente per gli aspetti di innovatività e giudicata nel complesso solida ed interessante per futuri sviluppi sanitari.
Infine, Ri.car.do, programma a cura di Medicaltech di Trento di teleriabilitazione cardiologica domiciliare dopo esiti di chirurgia cardiovascolare, scompenso, trapianto cardiaco e cardiopatie con comorbilità, sperimentato in una struttura in Emilia Romagna, ha ottenuto il premio speciale di Digital Health Summit dalle mani di Annamaria Di Ruscio, DG di Netconsulting per il miglior “contributo alla visione di Sistema sanitario italiano orientato alla Value Based Healthcare”.
In questa edizione la qualità dei progetti è stata molto alta, quindi sono stati molto apprezzati anche gli altri quattro concorrenti che, per il momento, non si sono aggiudicati premi, ma che ricordiamo: Avanchair, Sedia a rotelle azionata da sistemi di movimento automatici che limitano ed ottimizzano gli sforzi della persona e del caregiver, nata a Saronno da un progetto dei ricercatori Emilio Rigolo e Andrea De Palo; Miracle, Specchio intelligente che rileva battito cardiaco, saturazione di ossigeno e altri parametri elaborando l’immagine del volto dell’utente, sviluppato a Trani da Vincenzo Di Bisceglie e Gianluca Zaza; Life Charger App della startup milanese Think4Future che ricorda sul telefonino i farmaci da prendere per l’aderenza alle terapie; e infine Human Life Cycle Management, Progetto di Dedalus (Firenze) di prevenzione basato sull’automonitoraggio e sull’incrocio di indicatori di patologia e di dati da referti.