Open Accelerator 2024 si conclude con enorme successo, un’edizione dedicata alla salute e al benessere delle donne. Il programma di accelerazione promosso da Zcube – Zambon Research Venture per sostenere l’innovazione nel settore delle scienze della vita conta numeri record: 185 candidature provenienti da tutto il mondo, 5 startup selezionate, 27 mentor e 18 organizzazioni partner. Le startup potranno beneficiare di investimenti fino a un massimo di 100.000 euro e verificare possibili future sinergie con il gruppo Zambon.
All’Open Accelerator 2024 soluzioni innovative dedicate alla salute delle donne
Il Demo Day di Open Accelerator, che si è svolto all’interno del campus scientifico OpenZone alle porte di Milano, ha visto protagoniste le cinque startup selezionate per l’edizione 2024 di Open Accelerator: Agorà Pharma, Intimo Medical, Kadence Bio, Rea Diagnostics e Wizermed. Le aziende hanno avuto l’opportunità di presentare i loro progetti a una platea di Venture Capital internazionali, dimostrando il potenziale delle loro soluzioni innovative per affrontare alcune delle sfide nel campo della salute femminile.
L’edizione di quest’anno di Open Accelerator ha chiamato a raccolta startup e idee imprenditoriali internazionali dedicate allo sviluppo di servizi e prodotti per il benessere e la salute delle donne. Un mercato in continua evoluzione e crescita a livello globale, in risposta a una maggiore attenzione verso i bisogni di salute insoddisfatti delle donne e alla valorizzazione dell’assistenza specifica per genere.
Un divario sanitario da superare per il bene dell’economia
Si stima che affrontare il divario sanitario che riguarda la salute femminile, attraverso un aumento della spesa pubblica e degli investimenti di mercato, potrebbe dare un impulso all’economia globale per un valore di 1 trilione di dollari all’anno entro il 2040 – pari all’aumento dell’1,7% del PIL pro capite. Un traino decisivo potrebbe sicuramente arrivare dal mercato del femtech, alla frontiera tra tecnologia e cura delle malattie esclusivamente femminili, che nell’ultimo periodo sta vivendo una fase molto vivace della sua crescita. Il mercato globale, infatti, potrebbe arrivare a valere più di 65 miliardi di dollari entro il 2027.
Le startup che hanno avuto accesso all’Open Accelerator di quest’anno rappresentano una grande varietà di esigenze e problematiche in termini di salute e benessere femminile e riguardano lo sviluppo di nuovi prodotti con proprietà antinfiammatorie e analgesiche, il design di dispositivi contraccettivi intrauterini non ormonali di ultima generazione, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per il monitoraggio predittivo dei sintomi dell’emicrania, biomarcatori per la rilevazione dei rischi di parto prematuro e il controllo dei fenomeni di eiaculazione precoce.
I partner di Open Accelerator
Open Accelerator ha saputo distinguersi in questi anni come un punto di riferimento per le startup nelle scienze della vita, offrendo loro non solo formazione e mentorship, ma anche la possibilità di entrare in contatto con un network globale di investitori e partner strategici.
I partner dell’edizione 2024 sono Agile Capital Markets, Angels4Women, Bird&Bird, Capital Cell, Club degli Investitori di Torino, Doorway, European Health Investor Network, Eversana, Exceptional Ventures, Femtech Canada, FemTech France, FemTech India, Growth Capital, Impulse4Women, Indicon, Italian Funders Fund, Moonstone, e UniCredit Start Lab. Partner operativo del programma, già parte del team di esperti dedicato alla valutazione delle candidature e alla selezione delle startup, è HTH – Health Technology Holdings.
Dichiarazioni
“Open Accelerator conferma il nostro impegno per creare un ecosistema aperto in cui innovazione, ricerca e imprenditorialità possano convergere“, ha dichiarato Andrea D’Alessandro, Presidente di Zcube e di OpenZone. “Continua quindi il nostro supporto a promettenti progetti imprenditoriali che non solo sviluppano tecnologie all’avanguardia, ma che contribuiscono concretamente anche a migliorare la qualità della vita di moltissime persone“.