Medtronic, specialista mondiale nella tecnologia medica, ha recentemente allargato la sua presenza sul mercato dei dispositivi per il diabete con l’acquisizione di Companion Medical, l’azienda produttrice di InPen, la penna per la somministrazione di insulina. Questo nuovo dispositivo permette una maggiore semplicità di gestione del diabete perché è collegata ad un’app che consente al paziente di tenere traccia dei dati, di ottenere consigli personalizzati e di monitorare il livello di insulina per tutto il giorno.
Quella di Companion Medical è solo l’ultima tra le acquisizioni strategiche di Medtronic, dopo quelle di Nutrino e Klue, e permetterà all’azienda di sfruttare i propri algoritmi intelligenti e applicarli a nuovi dispositivi per una gestione sempre più facile e personalizzata del diabete.
La gestione quotidiana delle oscillazioni dei livelli di glucosio nel sangue nei pazienti con diabete di tipo 1 influisce negativamente sulla loro qualità di vita perché richiede un impegno e un’attenzione particolare e costante. Dover calcolare con precisione la quantità di carboidrati di ogni pasto, per poter determinare il corretto quantitativo di insulina del bolo, infatti, limita la libertà e la serenità di chi soffre di questa patologia che quasi sempre esordisce nel corso dell’infanzia o dell’adolescenza.
Per gestire al meglio e semplificare il controllo della terapia, il prossimo autunno anche in Italia sarà disponibile MiniMed 780G, la nuova frontiera per la gestione del diabete: è un sistema integrato di ultima generazione, in grado di automatizzare la somministrazione sia dell’insulina basale che dei boli per la correzione dei rialzi glicemici ogni 5 minuti, nei pazienti dai 7 agli 80 anni affetti da diabete di tipo 1.
Il sistema, che ha recentemente ottenuto la marcatura CE certificandone la conformità del dispositivo medico ai requisiti di sicurezza, sfrutta la più avanzata versione della tecnologia SmartGuard e riduce e semplifica la necessità di intervento da parte dei pazienti perché corregge automaticamente e precocemente le iperglicemie e previene le ipoglicemie.
Consente di personalizzare l’obiettivo terapeutico di controllo glicemico a partire da un valore di glucosio sensore di 100 mg/dl (5,5 mmol/L), aiutando in questo modo a stabilizzare e tenere sotto controllo l’andamento della glicemia.
Grazie alle soluzioni di connettività e alla tecnologia Bluetooth, MiniMed 780G, inoltre, permette ai pazienti di visualizzare in tempo reale i dati sull’andamento del glucosio direttamente sul proprio smartphone, ricevendo notifiche su iperglicemie e ipoglicemie, e condividerli con le proprie persone di supporto tramite alcune applicazioni.
“Siamo consapevoli che per i pazienti è una sfida quotidiana dover calcolare con precisione la quantità di carboidrati di ogni pasto per poter determinare il corretto quantitativo di insulina del bolo – ha dichiarato Luigi Morgese, Business Director della divisione Diabete di Medtronic – MiniMed 780G è in grado di offrire un aiuto in più a questi pazienti, intervenendo autonomamente sull’erogazione per compensare imprecisioni nella stima dei carboidrati e correggendo automaticamente glicemie elevate. Il nostro desiderio è quello di aiutare le persone con diabete di tipo 1 a ridurre l’impegno richiesto per gestire la terapia e farlo in modo più sereno, mantenendo sotto controllo la glicemia più facilmente”.
In occasione dell’80esima conferenza dell’American Diabetes Association (ADA) sono stati presentati i risultati dello studio clinico pilota che hanno evidenziato che le impostazioni di target di erogazione basale automatica hanno superato i requisiti di controllo glicemico stabiliti dalle linee guida internazionali ADA e ATTD. L’indagine è stata condotta negli Stati Uniti per 90 giorni su adulti e adolescenti con un’età compresa tra 14 e 75 anni.
I pazienti che hanno partecipato allo studio clinico hanno espresso un parere positivo sul device, spiegando che questo sistema ha migliorato notevolmente la loro qualità di vita, grazie a un controllo della terapia molto più semplice, reso possibile dall’algoritmo di automazione di funzioni terapeutiche che include una tecnologia sviluppata da DreaMed Diabetes e prevede una ridotta necessità di intervento da parte del paziente.
Nel corso della conferenza, sono stati presentati anche i dati di un secondo studio clinico randomizzato cross-over, effettuato in Nuova Zelanda su una popolazione di pazienti complessa, tra cui soggetti con diabete scarsamente controllato e più giovani, a partire dai 7 anni di età. Questo studio ha dimostrato un miglioramento dei risultati clinici ottenuti dai pazienti che hanno utilizzato il sistema di closed loop avanzato (AHCL) di Medtronic rispetto al sistema con algoritmo di sospensione predittiva per glucosio basso (PLGM).
“Sono soddisfatto della forte collaborazione che ha reso possibile questo significativo passo avanti con lo sviluppo del sistema MiniMed 780G, che potrà portare benefici a un considerevole numero di pazienti, in particolare agli adolescenti, come dimostrano gli studi clinici – ha detto il Prof. Moshe Phillip, direttore dell’Institute for Endocrinology and Diabetes, National Center of Childhood Diabetes, Schneider Children’s Medical Center of Israel, co-fondatore e direttore scientifico di DreaMed Diabetes -. Continuando infatti a incrementare il livello di automazione dei sistemi di infusione di insulina è possibile ridurre ulteriormente l’onere di gestione della terapia per i pazienti e al tempo stesso migliorare i risultati terapeutici ottenibili”.
MiniMed 780G sarà uno degli argomenti principali di cui parlerà, in occasione del Congresso dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD) in programma dal 21 al 25 settembre 2020, la comunità scientifica che con grande aspettativa attende di poter utilizzare un sistema ibrido ad ansa chiusa avanzato (hybrid closed loop).