Una spinta verso l’innovazione che renderà sempre più semplice, più accurato e meno invasivo lo screening del tumore al seno. Si chiama MammoScreen il progetto cofinanziato dalla Commissione Europea con un budget complessivo di 7 milioni di euro per quattro anni. Nel titolo completo del progetto ‘Innovative and safe microwave-based imaging technology to make breast cancer screening more accurate, inclusive and female-friendly’ è racchiuso il senso del lavoro portato avanti da un Consorzio internazionale formato da sette partner e coordinato da Fondazione Toscana Life Sciences, ente no profit con sede a Siena. Il progetto, infatti, ha l’obiettivo di generare evidenza clinica sull’utilizzo di un mammografo basato sull’uso di microonde, invece che radiazioni ionizzanti a raggi X, per lo screening del tumore al seno.
Microonde al posto di radiazioni ionizzanti e l’esame diventa meno invasivo. Il progetto è stato approvato dall’Ue nel mese di agosto, nell’ambito del programma di lavoro europeo “Mission Cancer” che si occupa di sviluppare nuovi metodi e tecnologie nello screening del cancro e nella diagnosi precoce. MammoScreen poggia sulla tecnologia MammoWave, sviluppa da Umbria Bioengineering Technologies (UBT): un dispositivo medico di Imaging a microonde all’avanguardia e sicuro, che consente il rilevamento di lesioni mammarie anche in donne giovani e in presenza di tessuto mammario denso. MammoWave è basato su una tecnologia non-ionizzante (senza raggi X); può essere utilizzato in donne asintomatiche, senza alcuna restrizione di età, condizione e frequenza d’utilizzo. L’esame, inoltre, viene eseguito senza schiacciamento del seno e senza applicazione di gel. Grazie a questa tecnologia, complementare al gold standard attuale, si può considerare di estendere lo screening della mammella anche a donne più giovani, con età compresa nella fascia 20-49 anni (98 milioni di donne in Europa).
Il tumore al seno e l’importanza della prevenzione
Il tumore al seno, una delle forme di cancro più comuni tra la popolazione femminile mondiale, colpisce 1 donna su 8. Nel 2020, secondo i dati dell’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità, il tumore alla mammella è stato diagnosticato in 2,26 milioni di donne con 685.000 decessi in tutto il mondo. A livello nazionale, questa tipologia di tumore è la patologia neoplastica a più alta prevalenza nelle donne, con oltre 830.000 casi prevalenti e 55.700 nuove diagnosi nel 2022. In Europa, invece, si stima che il 21% dei casi di tumore al seno riguardi donne al di sotto dei 50 anni, con un significativo impatto sulla vita attiva delle stesse (lavoro e famiglia).
Lo studio clinico: centri coinvolti e modalità di trattamento delle pazienti
L’obiettivo di MammoScreen è quello di verificare e confermare che il mammografo a microonde MammoWave sia in grado di raggiungere una sensitività >90% e una specificità >95% nella rilevazione del tumore al seno. Lo studio clinico coinvolgerà 10.000 donne su base volontaria, già inserite in programmi di
prevenzione per il tumore al seno a livello europeo. I paesi dell’Ue coinvolti per la ricerca di centri di reclutamento sono l’Italia, la Spagna, la Germania, il Portogallo e l’Ucraina.