Perché la pandemia da SARS-COV-2 (Covid-19) ha colto il mondo di sorpresa? Quali sono i cambiamenti che ha innescato in tutti i Paesi del mondo? Quali sono i fattori chiave per migliorare la gestione di questa pandemia (e di quelle future)? Comarch Healthcare, multinazionale IT attiva da oltre 20 anni nell’ambito della sanità digitale, ci spiega tutto in un originale white paper gratuito SCARICABILE QUI.
Pandemie e umanità: nemici da sempre
Batteri e virus ci accompagnano fin dall’inizio dell’umanità ma solo l’1% di essi rappresenta una minaccia per l’uomo. Fino alla metà del XX secolo circa le così dette ‘pestilenze’ si verificavano con maggiore frequenza rispetto agli ultimi 100 anni (l’ultima fu l’influenza spagnola tra il 1918 e il 1920), dove invece la diffusione delle norme igieniche, lo sviluppo degli antisettici e il progredire della farmacologia con la nascita di antibiotici e vaccini, ha contributo a migliorare la situazione. Tuttavia la diffusione inaspettata a livello globale del Covid-19 ci ha mostrato che siamo ben lontani dall’essere al sicuro.
La pandemia da COVID-19 causata dal coronavirus SARS-COV-2 ha colto di sorpresa tutti, anche se non avrebbe dovuto, dal momento che il fenomeno dei “super virus” che compaiono a determinati intervalli nel corso della storia é noto sia alla comunità scientifica che alle autorità nazionali, tanto è vero che prima del 2020 erano già state tante, in tutto il mondo, le simulazioni di uno scenario di pandemia.
Le reazioni del mondo e la rivoluzione della sanità
Con il galoppare del virus la prima reazione è stata quella di introdurre i lockdown per cercare di limitare il contagio e soprattutto alleggerire il peso che gravava sulle strutture sanitarie, a corto di personale, dispositivi di protezione e spazi per accogliere così tanti malati tutti insieme. Questo ha provocato una vera e propria rivoluzione socio-economica ma gli impatti più importanti si sono registrati a livello del sistema sanitario, che ha avviato un processo, ancora in corso, di evoluzione verso l’utilizzo sempre più massiccio della tecnologia e l’adozione di modelli diversi di cura, basati sulla telemedicina e il teleconsulto che permettono ai medici di essere vicini e assistere i pazienti anche in un contesto dove imperano gli obblighi di distanziamento sociale.
La pandemia è servita anche per rendere tutti consapevoli del fatto che l’assistenza medica deve estendersi ben oltre le strutture mediche e ha contribuito a portare provvedimenti come la misurazione della temperatura obbligatoria prima di accedere a varie strutture, come stazioni e ristoranti, contribuendo a un’ulteriore richiesta di dispostivi tecnologici. Con l’impossibilità per i pazienti di accedere agli ospedali, paralizzati dal dilagare del contagio, hanno preso piede progressivamente nuove modalità di cura e monitoraggio dove il paziente diventa il protagonista della sua salute grazie alla possibilità di mettere a fattor comune i dati raccolti dai dispositivi che rilevano i parametri e garantendo l’assistenza a distanza proprio grazie al rilevamento dei dati in tempo reale.
Il ruolo centrale del cittadino e della tecnologia
Oggi è chiaro che la salute non è più solo una responsabilità degli ospedali e dei centri medici ma di tutta la società: datori di lavoro, dipendenti, fornitori di servizi, istituzioni culturali, settore dei trasporti e soprattutto del singolo cittadino. Infatti l’educazione e la consapevolezza dei cittadini/pazienti sono oggi essenziali per un corretto e autonomo controllo dello stato di salute, portando anche in primo piano il ruolo della prevenzione di malattie croniche come diabete, obesità, depressione e pressione arteriosa. L’educazione sanitaria, la promozione di uno stile di vita sano e la auto tutela della salute, anche grazie all’ausilio della tecnologia, fanno parte di un processo che dovrebbe avere inizio sin dalla prima infanzia, coinvolgendo genitori, insegnanti, servizi sanitari, organizzazioni governative locali e aziende private. Ognuno di noi é responsabile della propria salute, e in questo modo contribuiamo alla salute della popolazione e a quella delle generazioni future.
Ad oggi la visione di un nuovo sistema sanitario globale basato sulla rapida elaborazione di grandi quantità di dati sembra ancora lontana ma tecnologie come big data, AI e apprendimento automatico (ML) sono già ampiamente utilizzate nel processo di sviluppo di nuovi farmaci, nella medicina di precisione, nella diagnosi e nel trattamento delle malattie rare. A loro volta, i dispositivi digitali e mobili aiutano i medici a svolgere il proprio lavoro in modo più accurato.
Conclusione
La pandemia di Covid-19 ha quindi svolto un ruolo essenziale per innescare la fiamma da cui ha avuto inizio, e proseguirà, una rivoluzione della società globale e soprattutto della sanità. Per scoprire di più SCARICA QUI il white paper di Comarch Healthcare.