Investire in medicina è un argomento vasto e complicato. La maggior parte degli specialisti sarà d’accordo con l’affermazione che le aree in cui investire risorse economiche in medicina non finiscono mai. Tuttavia, i fondi sono limitati, quindi la definizione del bilancio dovrebbe essere un processo estremamente ben congegnato. Ci sono aree in cui possiamo risparmiare? Per cosa dobbiamo spendere di più? Per rispondere a tutte queste domande Comarch Healthcare, multinazionale IT attiva da oltre 25 anni nell’ambito digitale, mette a disposizione gratuitamente un white paper dal titolo “Investimenti in medicina: su cosa spendere e su cosa risparmiare?”, all’interno del quale si prendono in esame i modelli di finanziamento dell’assistenza sanitaria nel mondo per passare poi ad un’analisi più concreta di quali aree richiedono un maggior impegno finanziario e capire effettivamente su cosa si può risparmiare e come farlo.
Le nuove sfide per la sanità: una spesa in crescita in un mondo in crisi
Oggi tendenzialmente si parla di accesso universale all’assistenza sanitaria: la questione però è più semplice a dirsi che a farsi perché con la diffusione della pandemia di SARS-Cov-2 i servizi sanitari di tutti i Paesi hanno dovuto affrontare nuove sfide.
Nel 2019, la spesa sanitaria ammontava a quasi 1,4 miliardi di euro in tutta l’Unione Europea. Nello stesso anno, oltre la metà (53,5%) della spesa sanitaria nell’UE è stata destinata alle cure mediche e riabilitative e quasi un quinto (18,4%) è stato utilizzato per forniture mediche. Gli ospedali hanno speso di più̀ per l’assistenza sanitaria, rappresentando oltre un terzo (36,4%) di tutti i costi nell’UE. I fornitori di assistenza sanitaria ambulatoriale (25,5%), i rivenditori e altri fornitori di beni medici (17,5%) sono stati il secondo e il terzo protagonista di assistenza sanitaria che ha speso di più. Con il dilagare dell’emergenza sanitaria le carte in tavola sono cambiate a causa della crisi economica che ha coinvolto tutto il mondo, a fronte di una spesa per l’assistenza sanitaria nei paesi europei che nel 2020 è stata molto più̀ alta rispetto al 2019. Una stima accurata del suo importo è difficile a causa della frammentazione dei dati forniti dalle entità che si occupano del funzionamento dei sistemi sanitari. Quello che è certo è che la pandemia ha messo a nudo le difficoltà che il sistema sanitario ha affrontato finora nel reperimento e nella gestione delle risorse e ha generato nuovi problemi.
Secondo il rapporto Deloitte Insight “2020 Global Health Care Outlook – Laying a foundation for the future”, nei prossimi anni la spesa per l’assistenza sanitaria in tutto il mondo crescerà̀ di quasi il 5% all’anno e le maggiori sfide dei sistemi sanitari saranno il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale medico, l’aumento dei costi e la pressione per una maggiore efficienza, un’assistenza medica personalizzata e innovativa e la digitalizzazione.
Spendere meglio: l‘ottimizzazione arriva grazie all’innovazione tecnologica
Nell’era della rivoluzione informatica e della comunicazione, l’innovazione diventa un prerequisito per mantenere alta la competitività delle imprese, anche sul mercato dei servizi medici. Proprio grazie allo sviluppo della scienza e delle tecnologie mediche, oggi il sistema sanitario è oggetto di una rivoluzione che avviene per mezzo dell’assistenza personalizzata, della nanomedicina, dei progressi nelle tecniche di imaging e dell’uso delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione. I fornitori di servizi di questo settore affrontano il problema dell’invecchiamento della popolazione, il crescente numero dei malati cronici, l’aumento dei casi di malattie oncologiche e del benessere e la tecnologia gioca un ruolo chiave per risolvere questi problemi.
Una sfida importante per le strutture mediche è quella di gestire una grande quantità̀ di risorse e stimare la loro disponibilità̀: il personale spesso deve affrontare la ricerca, dispendiosa soprattutto in termini di tempo, delle attrezzature ospedaliere. D’altra parte, in caso di “perdita” di attrezzature o dispositivi è necessario acquistarne uno nuovo. Questi costi possono essere significativamente ridotti con i sistemi di Asset Tracking, che danno la possibilità̀ di localizzare immediatamente dispositivi e persone: grazie alla costante funzione di monitoraggio, viene determinata la posizione effettiva sia delle apparecchiature che del personale o dei pazienti.
Per sfruttare al meglio i Big Data, insieme a intelligenza artificiale e machine learning, invece, sono necessarie soluzioni che supportino efficacemente i medici. Comarch CardioVest è un gilet indossabile wireless che utilizza l’intelligenza artificiale per la diagnostica cardiaca a lungo termine e che appoggiandosi su una piattaforma analitica, grazie ad algoritmi di apprendimento, rileva automaticamente le irregolarità nel record ECG.Comarch CardioVest è utilizzato per esami preventivi, diagnostica e monitoraggio dei pazienti.
Al cuore di tutto troviamo la telemedicina, che consente di superare le barriere dei sistemi sanitari tradizionali e di ottimizzare l’investimento delle risorse. Tra le soluzioni più diffuse in questo campo c’è il monitoraggio da remoto dei pazienti: Comarch HomeHealth è applicabile in caso di terapia di malati cronici e pazienti dopo il ricovero in ospedale e consiste in un app mobile gestita da uno smartphone che guida l’utente passo passo nella rilevazione dei parametri e gli ricorda di eseguirla. I dati vengono poi inviati alla piattaforma Comarch e-Care, dove vengono automaticamente analizzati dal sistema e descritti dal personale medico. Un altro dispositivo che consente il monitoraggio remoto e automatico della salute del paziente è Comarch CardioNow, dedicato alle persone con malattie cardiache.
A supporto di una diagnosi preventiva che aumenti le possibilità di curare il paziente e di ottimizzare il sistema sanitario i Comarch Diagnostic Point sono dei chioschi interattivi che offrono un accesso facile e rapido a servizi medici di alta qualità senza la necessità di visitare un medico. Questi chioschi (fissi o mobili in formato valigetta) sono dotati di dispositivi di misurazione dove i pazienti possono eseguire autonomamente le misurazioni dei parametri vitali al di fuori delle strutture mediche. Misurazioni che poi vengono valutate dai medici attraverso la piattaforma di telemedicina di Comarch.
Le nuove tecnologie, tra cui la telemedicina e le soluzioni di teleassistenza, possono infine aiutare ad estendere l’indipendenza degli anziani, che spesso lottano con la multi morbilità̀, assumendo grandi quantità̀ di farmaci e facendo frequenti visite da specialisti. Un esempio di soluzione a supporto del benessere degli anziani e delle persone con disabilità è il bracciale smart Comarch ConTe che consente di misurare il polso, contattare immediatamente i numeri di telefono assegnati e indicare la posizione dell’utente che indossa il braccialetto.
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