Gli strumenti di intelligenza artificiale sono già una realtà nei percorsi di cura. Ora è possibile e necessario accompagnare l’adozione dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel campo della salute fuori dalla fase emergenziale di cambiamento repentino. Occorre individuare le linee di sviluppo eticamente sostenibili per governare questa rivoluzione, guadagnando al contempo la fiducia dei cittadini.
È questo uno dei primi “milestone” emersi nel corso della tre giorni di lavoro Global Health in The Age of AI promossa da Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia.
Tutti gli esperti al lavoro per un uso etico e consapevole dell’Intelligenza Artificiale
Il simposio ha raccolto oltre quaranta esperti mondiali nell’ambito dell’etica, della salute e dell’intelligenza artificiale, guidati da Luciano Floridi, Professore e Direttore del Digital Ethics Center della Yale University e Professore Ordinario presso il Dpartimento di Studi Giuridici dell’Università di Bologna.
Ora gli esperti coinvolti lavoreranno per definire la parte programmatica di regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale, per favorire e promuovere un utilizzo più consapevole e quindi etico dell’intelligenza artificiale applicata nel campo della salute globale. Le riflessioni emerse saranno infatti al centro del “consensus paper” coordinato da Luciano Floridi e da Jessica Morley (ricercatrice del Digital Ethics Center di Yale University) – che sarà presentato nei prossimi mesi – con l’obiettivo di contribuire e guidare le decisioni dei governi internazionali su questo tema con informazioni e indicazioni pratiche.
Oltre ai relatori, grazie al bando indetto da Fondazione Giorgio Cini, hanno partecipato al simposio dodici giovani ricercatori selezionati tra oltre un centinaio di candidati provenienti da diversi paesi di tutto il mondo, tra cui Italia, Usa, Uganda, Ghana, Germania che hanno portato il loro punto di vista e le loro riflessioni di fronte ad un tema che rappresenta una sfida del nostro tempo. I vincitori della borsa di studio hanno avuto l’opportunità di partecipare e dibattere nei panels, incontrare gli esperti e discutere con loro, approfondendo i temi di loro maggiore interesse.
Il Simposio su Intelligenza Artificiale e Salute Globale è stato il primo appuntamento di un nuovo programma culturale della Fondazione Giorgio Cini orientato a intensificare il dialogo interdisciplinare con focus scientifici di grande attualità internazionale.
Le considerazioni di Luciano Floridi
“Ci sono alcuni punti chiave che descrivono la sfida dell’ingresso dell’Intelligenza Artificiale nel mondo della salute. Uno tra i primi è la “rivoluzione dei rapporti e delle aspettative”. Pensiamo al rapporto tra pazienti e medici e la capacità predittiva che l’analisi precisa dei dati ora rende possibile. Possiamo agire aggiornando i vecchi equilibri o, al contrario, rivoluzionare il sistema”, dichiara Luciano Floridi. “L’orientamento di queste giornate è stato chiaro sin dall’inizio. Non soltanto un importante incontro scientifico di altissimo livello, ma anche e soprattutto una piattaforma di idee, visioni e proposte in versione proattiva che possono avere un impatto concreto. È ormai universalmente riconosciuto come sia in corso una profonda rivoluzione nel campo della salute, a livello globale. E questa rottura, questo rimescolamento delle carte sta avvenendo già da un po’ di tempo e su scala molto vasta, includendo tutti i settori. Non è diverso dall’arrivo dell’elettricità che, negli studi dei medici di famiglia, ricordiamo essere arrivata solo cento anni fa. Questo ci racconta anche l’accelerazione il settore sta conoscendo dall’arrivo dell’Intelligenza Artificiale. È quindi necessario saperla controllare e regolarizzarla, per poter sfruttare al meglio questa grande opportunità”.
“Il simposio ha voluto essere un primo momento, a livello globale, di gestione di questa rottura”, sottolinea sempre Luciano Floridi. “Attraverso gli interventi e i materiali, gli articoli proposti, le sperimentazioni, gli esempi di ospedali che hanno già messo in campo la tecnologia. Il simposio rappresenta un tentativo di assorbimento della trasformazione epocale in modo progettuale. Ne consegue il fondamentale e necessario passaggio alla fase di design più proattivo e programmatico. Nel “consensus paper”, che andremo a definire e presentare nei prossimi mesi, forniremo un quadro della situazione attuale sul quale costruire raccomandazione sul futuro. Un contributo che immaginiamo possa essere utilizzato da parte dei policy makers, dei law e decision makers, insomma di tutti coloro che sono chiamati a prendere decisioni chiave”.
Altre dichiarazioni
Gianfelice Rocca, Presidente di Fondazione Cini, sottolinea: “Attraverso una visione esclusivamente difensiva non si riesce a cogliere il potenziale di questa tecnologia che potrebbe aiutare tutta l’umanità. In questo slancio verso il futuro si colloca l’impegno della Fondazione Giorgio Cini, isola di pensiero e riflessione capace di dare un contributo concreto alle questioni dell’uomo contemporaneo. L’Europa sta entrando in una nuova era: la fine dell’ordine mondiale post-bellico. E lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale per la Salute si inserisce in questo contesto sempre più polarizzato. Il simposio, strutturato secondo un metodo che ha facilitato il raccoglimento e la condivisione del libero pensiero, si è dimostrato un’esperienza di incontro e dialogo interculturale. Una speranza per il futuro”.