Il Papa Giovanni XXIII di Bergamo è uno degli ospedali al mondo che si distingue per le nuove tecnologie nei percorsi clinici di diagnosi e cura al servizio del paziente. A stabilirlo è la nuova classifica di Newsweek-Statista “World’s Best Smart Hospitals”, che seleziona i primi 300 ospedali di 28 Paesi del mondo dotati di tecnologia digitale, robotica, sistemi di intelligenza artificiale ed automazione. Il Papa Giovanni XXIII rientra nell’elenco dei 18 ospedali italiani selezionati. Le classifiche sono state pubblicate mercoledì 14 settembre 2022 sulla prestigiosa rivista statunitense Newsweek.
La tecnologia digitale al servizio del paziente
Sono cinque le categorie sottoposte ad esame per il ranking ‘Smart Hospitals’, giunto quest’anno alla seconda edizione. È stata giudicata la presenza di attrezzature per l’imaging digitale, di sistemi avanzati di intelligenza artificiale, della robotica, di attrezzature di telemedicina e di una solida struttura informatizzata. Il sondaggio alla base del ranking internazionale si è basato su un campione di medici esperti che ha fornito più di 4.000 valutazioni. Statista, elaboratore leader di dati sul mercato e sui consumatori, ha effettuato le opportune verifiche di qualità.
Un elenco delle principali attrezzature del Papa Giovanni XXIII è pubblicato sul sito aziendale nella pagina dedicata alla dotazione tecnologica. La categoria per la quale l’Ospedale di Bergamo è stato segnalato nella classifica Newsweek-Statista è quello dei sistemi di imaging digitale, cioè le attrezzature – come la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica nucleare (RMN) – in grado di offrire immagini ad elevata risoluzione. A fini diagnostici al Papa Giovanni è presente da anni una risonanza magnetica con campo a 3 tesla. In Medicina nucleare son disponibili una PET/TC, una SPECT/TC e una SPECT cardiologica dedicata, che sfruttano radiofarmaci innovativi. Da maggio 2022 è operativa la avanzatissima TC dual energy, che sfrutta l’intelligenza artificiale di ultima generazione (Deep Learning Image Reconstruction). È l’ultima frontiera in Radiologia per l’ambito cardiologico e vascolare, presente in pochissimi centri in Europa.
Ma l’imaging al Papa Giovanni è ormai da tempo entrato in sala operatoria. L’ospedale di Bergamo è tra i pochi dotati di tre sale ibride ad alta tecnologia, che mettono a disposizione del chirurgo in tempo reale le immagini radiologiche. Le nuove tecnologie di imaging digitale, potenziate dall’intelligenza artificiale, hanno ampliato enormemente la precisione di dettaglio anche in campo interventistico. Il sistema di Fusion Imaging ecografico/TC/RM in dotazione alla Radiologia interventistica permette l’ablazione termica di lesioni tumorali del fegato difficili da individuare perché non visibili in maniera tradizionale con gli ultrasuoni. In campo cardiovascolare, un avanzatissimo sistema di intelligenza artificiale per l’imaging intracoronarico, rende più efficace e sicuro l’impianto degli stent in caso di stenosi coronariche particolarmente calcifiche.
Grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale (AI) ha ricevuto un forte impulso la medicina personalizzata. Per i trattamenti radioterapici a fasci esterni sono presenti tre acceleratori lineari di fascia alta tra i più evoluti, che possono avvalersi di software per il dosaggio e la irradiazione calibrata sul singolo paziente in maniera sempre più precisa. Altri sistemi di AI permettono di definire con precisione la microstruttura delle lesioni oncologiche di ogni singolo paziente anche per definire la prognosi e il più efficace trattamento personalizzato. L’intelligenza artificiale rende possibile l’individuazione precoce di anomalie a livello neurologico, cardiovascolare e oncologico, raffrontando i valori del paziente con i dati di popolazioni normali di riferimento.
In ambito chirurgico, l’arrivo della nuova piattaforma robotica nel novembre 2020 ha permesso lo sviluppo di un programma avanzato di chirurgia mininvasiva robot-assistita, operativo per la cura di patologie e tumori di varia natura.
Cuore, apparato digerente e fegato: servizi fra i migliori al mondo
Sono tre conferme quelle che giungono dalla terza edizione della classifica World’s Best Specialized Hospitals, il ranking delle migliori strutture nei diversi campi della medicina.
La Cardiologia del Papa Giovanni XXIII conferma per il terzo anno consecutivo il suo posizionamento nella classifica mondiale, quest’anno estesa da 250 a 300 centri. Un risultato importante, anche considerato che sono ben 900 le unità operative esistenti nel nostro Paese. Centro riconosciuto a livello mondiale per il trattamento dello scompenso cardiaco e per il suo protagonismo nella sperimentazione delle più aggiornate terapie farmacologiche e dei devices, la Cardiologia 1 è diretta da Michele Senni. La tradizione del centro bergamasco sul fronte della emodinamica ha favorito l’evoluzione dell’altro ‘ramo’ della disciplina, la Cardiologia 2 – diagnostica interventistica diretta da Luigi Fiocca, che si occupa di diagnostica invasiva e del trattamento percutaneo delle cardiopatie. La Cardiochirurgia, diretta da Maurizio Merlo, rientra ancora tra le prime 150 a livello mondiale ed è tra le 8 strutture classificate su tutto il territorio nazionale. È uno dei pochi centri in Italia in grado di occuparsi a livello chirurgico di qualsiasi tipologia di trattamento delle cardiopatie congenite e acquisite, da quelle del neonato e del bambino fino all’adulto e al grande anziano, inclusi il cuore artificiale ed il trapianto cardiaco.
Secondo anno consecutivo nel ranking anche per la Gastroenterologia, tra i primi 125 posti a livello mondiale, l’Unità del Papa Giovanni è uno dei soli 8 centri italiani in graduatoria su 174 Unità operative nel nostro Paese nell’ultimo censimento1. La Gastroenterologia 1 – epatologia e trapiantologia è diretta da Stefano Fagiuoli, professore di Gastroenterologia all’Università di Milano-Bicocca e direttore del Dipartimento di Medicina del Papa Giovanni XXIII. La sua Unità è conosciuta in ambito medico internazionale per i suoi risultati in materia di trapianto di fegato, un risultato ottenuto grazie a una costante sinergia con l’equipe chirurgica-trapiantologica diretta dal prof. Michele Colledan. Bergamo è un centro riconosciuto anche per la lotta alle epatiti virali acute e croniche, per il trattamento di malattie del fegato, dal tumore alle malattie autoimmuni. La Gastroenterologia 2 – endoscopia digestiva è diretta da Salvatore Greco esegue tutte le principali tipologie di esami endoscopici, diagnostici e terapeutici attualmente disponibili per l’apparato gastroenterico e gestisce a livello clinico le emorragie digestive, la patologia biliopancreatica e le malattie infiammatorie croniche intestinali.
“La nostra presenza in queste statistiche reputazionali è il frutto di un intenso lavoro dei nostri medici nelle occasioni di collaborazione internazionale – ha commentato Fabio Pezzoli, direttore sanitario del Papa Giovanni XXIII -. Siamo certi che l’efficacia della tecnologia dipenda soprattutto dalla competenza dei nostri professionisti medici, tecnici e sanitari, che ogni giorno indirizzano e traducono a beneficio del paziente le enormi potenzialità offerte dalla tecnologia avanzata”.
Soddisfazione per questo risultato arriva da Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII: “Puntiamo molto sulla azione di aggiornamento tecnologico, utilizzando al meglio le risorse che ci vengono messe a disposizione. L’attrezzatura all’avanguardia, unita al valore e all’esperienza dei nostri professionisti, è tra i fattori che rendono possibile una cura sempre più precisa e personalizzata per i nostri pazienti e che ci permette di mantenere negli anni posizioni di tutto rilievo nel panorama internazionale”.