Quando si parla di nuove tecnologie nel campo dell’healthcare non si tratta semplicemente di essere all’avanguardia, ma piuttosto di capire come la tecnologia possa contribuire a migliorare l’assistenza alle persone e favorire l’accesso a cure di qualità a un maggior numero di pazienti. Le più recenti tecnologie 5G, integrate con la crescente presenza di dispositivi IoT e una corretta architettura di rete, rappresentano la combinazione ideale per l’innovazione nel settore sanitario. Grazie a velocità superiori e a un numero crescente di dispositivi connessi, gli operatori sanitari saranno in grado di migliorare, e alcuni lo stanno già facendo, sia la qualità che l’accesso alle cure.
In Italia, uno degli obiettivi del PNRR è proprio la digitalizzazione della Sanità, sfruttando le nuove tecnologie per migliorare i servizi offerti, come la telemedicina e i servizi di emergenza.
Molti professionisti del settore Healthcare sono consapevoli delle potenzialità del 5G applicato a specifici casi d’uso in ambito sanitario. Nel 2019, in Cina, alcuni chirurghi hanno effettuato il primo intervento da remoto abilitato dal 5G, a una distanza di quasi 50 chilometri. Al Mobile World Congress del 2019, il dottor Antonio de Lacy ha fornito assistenza remota a un team di chirurghi e anestesisti impegnati in un intervento presso l’Hospital Clínic di Barcellona. Il chirurgo che dirigeva l’operazione indicava sul suo tablet dove effettuare l’incisione, oltre a fornire altre indicazioni, come il punto preciso in cui intervenire, il tutto su immagini in movimento ottenute attraverso una telecamera laparoscopica. Contestualmente, l’equipe chirurgica visualizzava l’intervento su uno schermo vicino al tavolo operatorio. Secondo recenti studi, il mercato globale della tecnologia 5G potrebbe raggiungere i 128 miliardi di dollari entro il 2026. Queste proiezioni potrebbero indicare un’espansione della tecnologia 5G in aree precedentemente non raggiunte. Per il settore della sanità questo potrebbe rivelarsi fondamentale, perché consentirà interventi simili a quelli eseguiti al Mobile World Congress e permetterà a chirurghi altamente specializzati di raggiungere aree che in precedenza non avrebbero avuto accesso a cure di qualità.
Ma cosa rende il 5G, in confronto al Wi-Fi o all’LTE, così idoneo a migliorare la qualità e la portata delle cure? Il 5G offre una connessione a bassa latenza e una maggiore larghezza di banda, elementi essenziali per le applicazioni che consentono e abilitano l’assistenza sanitaria da remoto. Le interruzioni nelle comunicazioni durante un intervento possono comportare complicazioni per il paziente, ridurre la qualità dell’assistenza e, nel peggiore dei casi, metterne a rischio la vita, per questo la tecnologia 5G può avere un ruolo fondamentale.
Il 5G abilitatore dei servizi IoT nell’Healthcare
La velocità e la bassa latenza offerte dal 5G risultano cruciali anche per il crescente utilizzo dei dispositivi IoT nel settore sanitario. Secondo gli ultimi dati, il mercato dell’IoT in ambito healthcare è destinato a passare da 127 miliardi di dollari nel 2023 a 289 miliardi entro il 2030. Questo significa che il numero di operatori sanitari, strutture e pazienti che dipendono dai dispositivi IoT non potrà che aumentare e avrà bisogno di reti in grado di supportarli.
I dispositivi medici connessi, come i cardiofrequenzimetri, i saturimetri e i misuratori del glucosio, consentono agli operatori sanitari di monitorare i dati per valutare le condizioni del paziente e definire rapidamente i passi successivi nella cura. Anche i dispositivi wearable, che tracciano il movimento e il dolore durante la terapia in teleassistenza, avranno un ruolo sempre più rilevante, con l’espansione del mercato IoT sanitario. Altre applicazioni IoT possono includere ad esempio il controllo automatico della temperatura e la possibilità di tracciare i visitatori di una struttura sanitaria. Tutto ciò aiuta il personale a risparmiare tempo sui controlli
manuali, aiutando a prevenire errori dovuti anche al sovraccarico di lavoro per processi che possono essere automatizzati.
Quando viene utilizzata una rete 5G, le interruzioni nella comunicazione tra i dispositivi dei pazienti e i medici incaricati di valutare le condizioni del paziente saranno minime. Questo è fondamentale per i pazienti con difficoltà a spostarsi o recarsi regolarmente dal medico. Grazie al supporto del 5G, essi potrebbero comunque ricevere assistenza remota di alta qualità e un’esperienza paziente che risponda ai loro requisiti di mobilità ridotta.
Comunicazioni sui veicoli per i servizi medici di emergenza efficaci
Il 5G non è solo fondamentale nelle sedi ospedaliere “fisse” e per i pazienti assistiti a domicilio, ma svolge un ruolo cruciale anche nell’ambito della mobilità e dei trasporti, sui veicoli per servizi medici di emergenza coinvolti nelle situazioni critiche. Questi veicoli non solo trasportano i pazienti in ospedale, ma devono anche comunicare, in condizioni di elevata criticità, con le organizzazioni sanitarie.
Un esempio concreto è la creazione di una Network Slice 5G dedicata, che permette ai paramedici di comunicare senza interruzioni ed in sicurezza con il personale sanitario fino al momento in cui il paziente giunge al pronto soccorso. Questa comunicazione può includere videochiamate per discutere le condizioni del paziente, trasferimento in tempo reale dei dati provenienti dalla tecnologia diagnostica a bordo del veicolo e persino procedure remote con il medico di emergenza che guida l’intervento a distanza.
Il potenziale del 5G all’interno delle strutture sanitarie
Il 5G, oltre ad abilitare servizi di telemedicina o l’assistenza da remoto ai pazienti su mezzi sanitari in situazioni di emergenza, migliorerà la connettività interna alle strutture sanitarie offrendo la possibilità di utilizzare reti cellulari private. Con la sempre maggiore dipendenza dai dispositivi IoT, si delineano infatti numerose situazioni in cui le istituzioni sanitarie avranno bisogno del massimo controllo sulle proprie reti interne.
Proviamo a immaginarci all’interno di una struttura sanitaria e subito ci accorgiamo della presenza di punti di accesso radio Wi-Fi disseminati lungo i corridoi. Con l’incremento dei dispositivi IoT, cresce inevitabilmente la richiesta di banda sulla rete LAN. Tuttavia, il Wi-Fi presenta delle limitazioni nei contesti in cui numerosi dispositivi si contendono la banda disponibile.
Il Wi-Fi, basato sull’uso delle frequenze radio per inviare segnali tra access point, rappresenta una connessione “best effort”. Tuttavia, se il Wi-Fi è disponibile, gli utenti se ne contendono la priorità, senza alcuna garanzia di velocità o qualità di trasmissione dei dati. Ad esempio, se un utente tenta di trasmettere immagini radiografiche su una connessione Wi-Fi, il traffico generato può ostacolare la capacità di altri utenti di completare le loro attività, causando problemi operativi. Va inoltre sottolineato che il Wi-Fi è suscettibile a interferenze, rendendo la connessione ancora meno affidabile quando si aggiungono punti di accesso supplementari per supportare ulteriori dispositivi IoT.
Oltre alla sua natura di per sé più instabile, il Wi-Fi di solito si basa su una semplice combinazione di nome utente e password per la sicurezza. Le limitate misure di sicurezza, spesso associate al Wi-Fi, possono portare a pericolose violazioni. Per questo le strutture sanitarie necessitano spesso di una soluzione rappresentata da una rete cellulare privata. Quest’ultima è una rete di proprietà della struttura sanitaria che unisce il controllo e i costi fissi del Wi-Fi alla flessibilità, alla sicurezza e ai vantaggi di una rete cellulare 5G.
Su una rete 5G privata, i fornitori di servizi sanitari e gli ospedali possono beneficiare di una rete dedicata e sicura con bassa latenza e ampia larghezza di banda. Questo è cruciale per vari motivi: innanzitutto, le organizzazioni possono avere un maggiore controllo su quali dati hanno la priorità e devono essere trasportati su una rete a bassa latenza. Ad esempio, un ospedale potrebbe optare per il trasferimento in tempo reale delle immagini per effettuare diagnosi rapide e avviare tempestivamente il trattamento del paziente. Inoltre,
le organizzazioni sanitarie potrebbero garantire più agevolmente la riservatezza dei dati dei pazienti, come richiesto dalle normative UE e italiana che ne regolano il trattamento, sfruttando le misure di sicurezza integrate dalla rete cellulare. Ad esempio, per accedere alla rete 5G privata, i dispositivi devono essere dotati della corretta SIM fisica o di una eSIM. Questo riduce il rischio di attacchi tradizionali, basati sulle credenziali. Infine, grazie al network slicing, l’SD-WAN può assicurare la conformità dei dati nel caso in cui debbano transitare su una rete pubblica 5G, offrendo una orchestrazione uniforme delle comunicazioni interne ed esterne alle strutture sanitarie.
Migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria L’introduzione della tecnologia 5G renderà più efficiente il sistema sanitario, riducendo le distanze tra medico e paziente, nonché la congestione dei servizi, permetterà inoltre che aumenti ulteriormente l’utilizzo di dispositivi IoT e delle reti private. Questo contribuirà a ridurre il carico quotidiano degli operatori sanitari, migliorando al contempo la qualità dell’assistenza ai pazienti.
A cura di Roberto Lucarelli, MSP Solution Architect Southern Europe di Cradlepoint