Nel contributo che vi proponiamo qui di seguito, Massimiliano Grippaldi (nella foto), Regional Sales Manager di PFU (EMEA) Limited in Italia, elenca quattro competenze digitali per i professionisti sanitari interessati a stare al passo con il lavoro del futuro.
Buona lettura.
Secondo le più recenti previsioni a livello globale, entro il 2030 rimarranno scoperti fino a 85 milioni di posti di lavoro, generando un divario di 8,5 trilioni di dollari tra le entrate annuali possibili e quelle ottenute. Uno dei motivi è la mancanza o l’inadeguata formazione delle persone sulle competenze tecniche o digitali necessarie per svolgere le proprie attività.
Competenze digitali per stare al passo con il lavoro del futuro
Secondo la National Skills Coalition, la stragrande maggioranza dei lavori richiede oggi una forma di competenze digitali, il cui concetto può avere un significato diverso a seconda del settore, della persona e dell’organizzazione.
Nel caso di professioni come quelle in ambito sanitario, in cui l’obiettivo primario è prendersi cura della salute fisica o mentale del paziente, è probabile che si tratti di una competenza non naturale per il ruolo. Se la formazione in materia di cybersecurity non ha particolare priorità nella lista dei corsi essenziali per il ruolo di medico o infermiere, ne è in realtà un aspetto cruciale, visto il numero di interazioni che gli operatori sanitari hanno con i sistemi informatici. Queste e altre competenze digitali consentiranno ai professionisti sanitari del futuro di migliorare i processi esistenti o svolgere ancora meglio le proprie attività. Inoltre, parte della cura del paziente consiste nell’avere la responsabilità e il controllo di dati e documenti, che devono essere gestiti con cautela e attenzione.
Alla luce di ciò, quali sono le aree in cui i professionisti sanitari del futuro dovrebbero aggiornarsi per essere in grado di prepararsi a quel che li aspetta?
Digitalizzazione
Secondo una ricerca di Quocirca, solo il 42% delle organizzazioni sta passando a un ambiente meno cartaceo, motivo per cui la carta continuerà a far parte dei processi aziendali quotidiani per la maggior parte delle persone. Per le strutture sanitarie, la gestione e l’archiviazione di documenti cartacei è un aspetto ancor più problematico, data la probabilità che siano coinvolti dati dei pazienti e informazioni riservate.
Sebbene la digitalizzazione non sia un processo nuovo, la necessità delle aziende di rivedere i processi per ridurre sempre più i costi, la fa diventare ancora più importante. Trovare soluzioni che colmino il divario tra produttività e spese diventerà una priorità strategica anche per i professionisti sanitari del futuro. Gli strumenti in grado di digitalizzare rapidamente le informazioni, prima di acquisire e trasferire i dati direttamente nei sistemi online, sono un ottimo esempio di soluzione rapida e semplice che offre anche numerosi vantaggi aziendali, come la facilità di condivisione delle informazioni e l’efficienza dei costi.
Sicurezza dei dati
Con violazioni dei dati sempre più frequenti e criminali informatici che operano in modo più sofisticato che mai, è fondamentale che i dipendenti del settore sanitario e i professionisti sanitari del futuro abbiano un livello di comprensione e consapevolezza in materia di sicurezza informatica. Identificare una potenziale e-mail di phishing, conoscere i protocolli relativi alle connessioni Wi-Fi e, in generale, essere attenti a come vengono utilizzati i dati dei pazienti, in ogni momento, sono abilità che ogni professionista sanitario dovrebbe avere.
Non sono solo i dati online a essere a rischio, anche i documenti cartacei rappresentano un pericolo per la sicurezza, soprattutto quando non sono archiviati in modo corretto o non c’è un processo in atto per distruggere le copie fisiche. Garantire che i luoghi di lavoro dispongano di copie digitali elimina il rischio potenziale di perdita di informazioni preziose, e è quindi necessario educare il personale anche a questi protocolli.
Accelerare l’uso dell’intelligenza artificiale e del machine learning
L’intelligenza artificiale sta diventando una delle tecnologie più importanti, come si è visto con il successo di ChatGPT che ha dato il via alla corsa alle chatbot IA. Tutti i settori possono beneficiarne in vari modi e anticipare la tendenza e capire come può avere un impatto sul settore e dove può semplificare i flussi di lavoro offrendo enormi vantaggi per i professionisti sanitari del futuro.
Facili algoritmi in grado di analizzare i dati e ricavarne informazioni con la semplice pressione di un tasto sono solo uno dei tanti aspetti dell’IA che possono colmare le lacune di produttività. Molti strumenti e processi di IA non richiedono necessariamente un esperto tecnico o informatico per poterli utilizzare quotidianamente; l’abilità sta nel capire come, dove e quando possono essere implementati nei sistemi e nei processi esistenti. Come per la cybersecurity, non si tratta necessariamente di avere una padronanza della tecnologia in sé, ma di avere comprensione e accessibilità a livelli appropriati.
Adottare le giuste applicazioni di condivisione delle conoscenze
Condividere le conoscenze in modo semplice è un elemento organizzativo fondamentale nell’ambiente di lavoro odierno, soprattutto ora che la maggior parte delle aziende sta adottando un modello di operatività ibrido o digitale, con la forza lavoro distribuita. Migliorare e accelerare la produttività, incrementa la connettività in azienda, rende i flussi di comunicazione e la condivisione delle conoscenze chiari e inclusivi, elemento fondamentale per trattenere i talenti in azienda. Secondo Quocirca, i processi di scansione possono consentire una migliore condivisione delle conoscenze tra settori, perché permettono di raccogliere immediatamente i dati e archiviarli nei luoghi giusti, in modo che tutti possano accedervi in qualsiasi momento.
Lo sviluppo di queste competenze digitali non è certo un processo immediato, in ogni settore di riferimento, e saranno necessarie diverse fasi di apprendimento e formazione prima che le risorse del personale coinvolte si sentano a proprio agio e sicure delle abilità che miglioreranno il loro ruolo. Per poter continuare a offrire la migliore assistenza ai pazienti, le competenze digitali dovranno diventare una reale priorità per i professionisti sanitari del futuro.