Decine di professionisti della salute, attori istituzionali e rappresentanti di associazioni riuniti per discutere di una nuova sanità, di un modello di assistenza in cui la qualità di vita delle persone sia davvero al centro. E’ questo il cuore degli Home care Days, l’evento di due giorni (7 e 8 novembre) promosso a Bologna da Coloplast, azienda attiva nel mercato nel settore della salute intima. Dal Savoia Hotel Regency, dove si svolge l’iniziativa, arriva l’appello diffuso a potenziare i servizi domiciliari per aiutare i pazienti, le famiglie e migliorare il benessere dell’intera comunità. “Non è più pensabile, per l’epoca in cui viviamo, che parte delle cure che prima veniva prestate nei centri ospedalieri ora non arrivino a casa delle persone – dice Teresa Petrangolini, direttore Patient Advocacy Lab di ALTEMS, Università Cattolica del Sacro Cuore, presente all’evento -. Serve programmazione e continuità. Le associazioni che si occupano di salute chiedono un’assistenza domiciliare vera, con competenza e con diverse figure professionali. E in parallelo dei servizi multipli: consegna domiciliare di farmaci e dispositivi, informazioni sull’uso, attenzione al caregiver che è poi uno degli attori principali. Molte associazioni chiedono anche di promuovere la telemedicina, per poter dialogare continuamente con il proprio medico e il centro ospedaliero di riferimento. Serve più fiducia nei cittadini, che possono essere promotori di questi servizi. E poi una maggiore collaborazione tra pubblico e privato per avere un concorso di forze. Ci sono Paesi come la Germania e altri del Nord Europa dove molta assistenza sta sul territorio. Noi abbiamo sempre avuto una visione con l’ospedale al centro. Ma oggi il Pnrr ha messo molti fondi per case di comunità, infermieri di famiglia e servizi sul territorio: azioni e professionisti che dobbiamo introdurre per ottenere quelle risorse”. E’ intervenuto tra gli altri anche Francesco Diomede, presidente Federazione italiana incontinenti e disfunzioni del pavimento pelvico e segretario nazionale dell’Associazione Italiana Stomizzati: “Auspichiamo che il nuovo Governo apra le porte ai cittadini su questo tema, così come alle associazioni. Dobbiamo riuscire – spiega – a intervenire sui livelli essenziali di assistenza, in modo particolare sulla libera scelta su cateterismo a intermittenza ma anche sulla presa in carico dei cittadini in ambito oncologico, dove i livelli essenziali di assistenza non sempre vengono rispettati. Serve raggiungere una presa in carico continua, dal momento in cui viene diagnosticata la patologia fino alla riabilitazione e al rientro a casa in modo che il paziente sia autonomo”. Per Coloplast, agli Home care Days, ha parlato anche Alessandro Porciani, Payers & Trade director dell’azienda. “Quello dei servizi domiciliari è un mondo che in parte resta ancora nascosto, ancora di più per la tipologia di utenti costretti a usare i nostri prodotti. Coloplast storicamente ha sempre puntato sul supporto verso chi deve usare determinati dispositivi medici, magari affiancando anche una parte di consigli sull’uso dei prodotti, sull’alimentazione, sugli aspetti della vita quotidiana per superare i momenti difficili e svolgere una vita normale. Problemi non sempre visibili all’esterno. Oggi – afferma Porciani – c’è bisogno di un dialogo aperto tra tutte le componenti del settore: dall’utilizzatore finale ai clinici che consigliano i prodotti, dalle autorità che li rendono disponibili fino alle aziende e al territorio. Serve sensibilizzare e capire cosa c’è dietro l’uso di un prodotto e andare incontro alle esigenze di chi li usa.Un elemento innovativo sarebbe creare una partnership tra pubblico e privato. Un esempio di grande successo in questo senso è stato qui a Bologna, anche con la collaborazione con il Terzo Settore, dove è stato messo in campo un servizio per migliorare la qualità di vita dell’utente finale e per facilitare il lavoro di approvvigionamento delle Asl dei prodotti specifici di questo ambito”. L’invito a potenziare i servizi domiciliari giunge anche da Raffaele Spena, presidente Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati. “Si tratta oggi di una delle principali esigenze. Una questione per anni rimasta fuori dal dibattito, ma con la pandemia tornata al centro delle attenzioni. Le persone hanno capito l’importanza di ricevere cure a domicilio. La fascia di età di riferimento, soprattutto per quanto riguarda incontinenti e stomizzati, sono persone oltre i 65 anni che necessitano di una gestione della condizione, ma non di cure complesse. L’assistenza a domicilio è quindi una soluzione perfetta. Dobbiamo riuscire ad arrivare a tutte le persone fragili. Grazie al Pnrr, e agli investimenti su ospedali di prossimità e ambulatori del territorio, possiamo farcela, ma serve anche creare un rapporto più umano con l’interlocutore professionale”. Quanto il Covid abbia evidenziato l’importanza dei servizi a domicilio lo spiega pure Vincenzo Falabella, presidente nazionale della Fish Onlus e Faip Onlus: “Un tema che impatta sulla vita quotidiana dei cittadini che vivono con una disabilità. La pandemia ha fatto capire le criticità che dobbiamo risolvere, dando risposta ai bisogni essenziali dei cittadini. Dobbiamo puntare a una migliore qualità di vita dei nostri pazienti, tutelare il diritto alla salute partendo dalle cure domiciliari. Il Pnrr va in questa direzione. Garantiamo un ponte tra ospedale e territorio, portiamo la sanità pubblica più vicino possibile ai luoghi vissuti dai nostri cittadini”. Coloplast è un’azienda multinazionale nata nel 1954 in Danimarca che sviluppa, produce e commercializza dispositivi medici e servizi relativi alla stomia, all’urologia, all’incontinenza urinaria e fecale e al wound care. In Italia ha sede a Bologna dal 1991 ed è presente a livello globale, contando più di 12.000 dipendenti. Coloplast mette al centro le persone, con una serie di servizi come il servizio di supporto utilizzatori Coloplast Care e il programma di consegna domiciliare dei dispositivi Dedicato a te, che rendono più semplice la vita agli utilizzatori. Coloplast SpA ha ottenuto il “Rating di Legalità” dell’Autorità garante della concorrenza italiana nel mercato (AGCM), che riconosce ufficialmente l’approccio, la dedizione e gli sforzi del team italiano nei confronti dell’etica aziendale e conformità.
L’evento promosso da Coloplast per discutere dell’assistenza nelle case. La pandemia, spiegano i professionisti, ha fatto emergere più che mai l’importanza delle cure sul territorio