a Healthcare Security Summit 2022, Clusit – Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica – con AIIC, Associazione Italiana degli Ingegneri Clinici, AISIS, Associazione Italiana Sistemi Informativi in Sanità, ANRA, Associazione Nazionale dei Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali, e AUSED, Associazione Utilizzatori Sistemi e tecnologie dell’Informazione, ha chiamato a raccolta medici, risk manager, professionisti IT ed esperti cyber con l’obiettivo di dibattere sulle priorità del settore e comprenderne al meglio le necessità, in un momento di elevato rischio cyber nella sanità.
I partecipanti alla tavola rotonda “Approccio risk based alla Cyber Security: se non in sanità…dove?” – Giorgio Callea, Corporate Internal Auditor, Gruppo Bracco, Carlo Cosimi, Presidente ANRA, Roberto Goldoni, Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, Mario Lugli, Azienda Ospedaliero Università di Modena, Comitato ICT AIIC, Andrea Provini, Centro Diagnostico Italiano e Presidente AUSED, Alberto Ronchi, Istituto Auxologico Italiano e Presidente AISIS – hanno tutti concordato che la disciplina del Risk Management può essere di grande aiuto per la gestione della CyberSecurity in sanità e si sono confrontati su quello che il settore deve ancora fare.
Il Risk Management può aiutare a mettere in priorità le cose da fare e quindi permette di allocare le risorse, per definizione, scarse. Due ulteriori elementi sono stati evidenziati da tutti i relatori: il GDPR ha aiutato le aziende a mettere a fuoco il rischio concentrandosi sul paziente e l’importanza della sicurezza della catena di fornitura. Per quest’ultimo, in particolare, è stato affrontato il tema della sicurezza dei medical device.
“I dati del più recente Rapporto Clusit indicano che gli incidenti in ambito Healthcare sono in deciso aumento e c’è un grande bisogno di sicurezza in sanità”, ha affermato Alessandro Vallega di Clusit, che ha moderato il dibattito.
Il Rapporto Clusit 2022 evidenzia infatti che nel 2021 gli attacchi verso il settore healthcare sono stati complessivamente 262 e hanno rappresentato il 13% del totale. Sono stati inoltre in crescita gli attacchi verso l’Europa, dove si sono verificati il 15% degli attacchi a livello globale.
“Finché la tecnologia non risolverà il problema al nostro posto, abbiamo bisogno di operare sulla consapevolezza delle persone; Healthcare Security Summit 2022, con le cinque associazioni che vi hanno partecipato, è un ulteriore passo in avanti in questa direzione”, ha concluso Vallega.