Quando si verifica un incidente, qualunque esso sia, è fondamentale mantenere la calma e saper agire. In caso contrario, si corre il rischio di peggiorare di molto la situazione. Ad esempio, nel contesto aziendale, esistono delle figure che sono specializzate proprio in questo particolare settore. L’addetto al primo soccorso, infatti, è un soggetto incaricato alla sicurezza aziendale. Per la precisione, si tratta di un lavoratore che viene individuato per la gestione delle emergenze, con compiti che permettono di tutelare i lavoratori infortunati durante le operazioni di primo soccorso. Con questo termine si intende un complesso di azioni per preservare le vittime degli infortuni, da dover mettere in pratica in attesa dei soccorsi qualificati. La formazione che deve svolgere l’Addetto Primo Soccorso in azienda è organizzata da appositi centri di formazione e deve essere aggiornata periodicamente. In questo modo il legislatore cerca di garantire maggiori sicurezze nei luoghi di lavoro.
Come si svolge il corso?
Il corso per gli addetti al primo soccorso in azienda è diviso in tre parti. Due parti prevedono nozioni di teoria, mentre la terza riguarda la pratica. La durata di ogni parte del corso dipende dalla classificazione dell’azienda, mentre gli argomenti a loro volta sono sviluppati in tre moduli, secondo quanto stabilito dal D.M. 388/03 allegato 6. Il modulo A, dura 6 ore per aziende del gruppo A e 4 ore per le aziende dei gruppi B e C. Permette di apprendere nozioni concernenti la comunicazione con il sistema di soccorso, insegna come riconoscere un’emergenza sanitaria e come attuare gli interventi di primo soccorso. Il modulo B, invece, ha una durata di 4 ore per tutte le aziende, e permette di acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche ed i traumi negli ambienti lavorativi. Infine, il modulo C, riguarda gli interventi pratici. Anche in questo caso, la durata è diversa a seconda della classificazione dell’azienda: 6 ore per quelle del gruppo A e 4 ore per le aziende dei gruppi B e C.
La classificazione delle aziende
Come già detto, sia il modulo A che il modulo C prevedono una durata differenziata, che dipende dalla classificazione di rischio, stabilita dal DM 15 luglio 2003 n.388, in base all’attività svolta, al numero di lavoratori impiegati nonché al tipo di rischio. Nel gruppo A, rientrano, ad esempio, le aziende ad alto rischio (ad esempio centrali termoelettriche, fabbricazione di esplosivi, estrazioni minerarie, ecc.). Si tratta, in poche parole, di aziende che hanno per oggetto attività che per loro natura espongono i lavoratori a rischi rilevanti per la propria salute. Inoltre, fanno parte di questo gruppo le aziende che impiegano più di 5 lavoratori con codice infortunistico di inabilità permanente INAIL superiore a 4 (ad esempio impiegati nella nettezza urbana, nei trasporti, oppure geologi, metalmeccanici, ecc.). Anche le unità produttive che impiegano almeno 5 lavoratori assunti a tempo indeterminato nell’agricoltura rientrano nel gruppo A. Invece, nei gruppi B e C rientrano le aziende con lavoratori che non rientrano nel gruppo A, a seconda del numero di lavoratori (3 o più per il gruppo B, meno di 3 per il gruppo C).