Il 29 ottobre, Giornata Mondiale dell’Ictus, OMRON Healthcare, nell’ambito dell’iniziativa di prevenzione Dai Valore al Tuo Cuore, ha offerto un check-up cardiovascolare gratuito in 3 importanti ospedali in Italia. A Bologna, Roma e Napoli, sono stati effettuati il controllo della pressione sanguigna con ECG e test di aritmie e fibrillazione atriale. Gli operatori sanitari presenti in loco hanno inoltre misurato i parametri, insieme a una breve intervista al paziente, hanno spiegato il rischio della patologia e l’importanza del monitoraggio domiciliare di pressione arteriosa ed ECG.
L’ictus è una delle principali cause di morte e disabilità in tutto il mondo
A livello globale, 1 adulto su 4 di età superiore ai 25 anni avrà un ictus nel corso della vita.
La fibrillazione atriale è la principale causa prevenibile di ictus e una persona su tre risulta asintomatica. Per contribuire a creare consapevolezza e aumentare la prevenzione dell’ictus, OMRON Healthcare, con il supporto di SIC (Società Italiana di Cardiologia) e A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) ha avviato una campagna di sensibilizzazione sulla fibrillazione atriale e il suo impatto sulla salute cardiovascolare.
Oltre alla giornata nelle 3 strutture ospedaliere, il progetto Dai Valore al Tuo Cuore si è articolata anche nell’iniziativa congiunta di OMRON Healthcare e Corman, partner per il mercato italiano di Farmacia, Parafarmacia e Ortosanitaria, per portare la prevenzione cardiovascolare in tour in tutto il Paese; un van attrezzato, dove farmacisti qualificati hanno effettuato misurazione della pressione arteriosa, screening della fibrillazione atriale ed ECG, ha attraversato attraversando l’Italia, in 9 tappe, da Nord a Sud, offrendo il servizio gratuitamente nelle principali piazze delle città coinvolte.
Fibrillazione atriale: il rischio di ictus aumenta notevolmente
Uno studio mostra che i pazienti con fibrillazione atriale hanno un rischio 5 volte maggiore di sviluppare ictus rispetto ad altri pazienti ipertesi. È noto che la diagnosi precoce e l’inizio anticipato del trattamento possono prevenire lo sviluppo della fibrillazione atriale. Tuttavia, il fatto che circa il 40% dei pazienti sia asintomatico rende difficile la diagnosi precoce. Pertanto, è essenziale registrare l’ECG ogni volta che ci si sente male e condividere i dati registrati con il medico durante l’appuntamento successivo.
Secondo i dati della Società Europea di Cardiologia, le principali cause di morte in Europa sono le malattie cerebrovascolari e cardiovascolari. Il rischio di sviluppare malattie cerebrovascolari e cardiovascolari aumenta con l’età e si prevede che il numero di casi continuerà ad aumentare in Europa con l’invecchiamento della popolazione.
Con Going for ZERO, come visione a lungo termine in ambito cardiovascolare, OMRON Healthcare si è dedicata al raggiungimento di zero malattie cerebrovascolari e cardiovascolari in tutto il mondo. Poiché il livello di consapevolezza del rischio di fibrillazione atriale, l’importanza della diagnosi precoce e l’efficacia della registrazione dell’ECG a domicilio sono ancora esigui, l’azienda continua a lanciare la campagna educativa sulla malattia e spinge per realizzare la sua visione di Going for ZERO, contribuendo a vite più sane in tutto il mondo.
Dichiarazioni
“Nei pazienti a rischio elevato, lo screening della fibrillazione atriale può garantire innegabili vantaggi. L’età è un fattore di rischio rilevante per l’insorgenza della fibrillazione atriale, ma non dobbiamo sottovalutare: l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, lo scompenso cardiaco, la malattia renale cronica, l’obesità, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la sindrome delle apnee ostruttive. In questi pazienti le linee guida raccomandano lo screening opportunistico della fibrillazione atriale”, dichiara Pasquale Perrone Filardi, Presidente SIC, Roma, Ordinario di Cardiologia presso l’Università Federico II di Napoli.
“La rilevazione di fibrillazione atriale non ancora diagnosticata in circa il 10% di tutti gli ictus ischemici pone l’urgente necessità di rilevare la fibrillazione atriale asintomatica, al fine di avere l’opportunità di prevenire questi ictus istituendo per tempo il trattamento più appropriato. Infatti, sebbene molti pazienti con fibrillazione atriale sviluppino sintomi che portano ad un’appropriata diagnosi e gestione della malattia, in molti casi la prima manifestazione può essere un ictus debilitante o la morte”, commenta Claudio Borghi, professore di Medicina Interna all’Alma Mater e Direttore di Medicina Interna Cardiovascolare e del Centro Europeo di Eccellenza per l’Ipertensione Arteriosa dell’IRCCS Bologna – Policlinico di Sant’Orsola.
“Nei prossimi anni, in particolare nei paesi occidentali, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, il numero di pazienti affetti da fibrillazione atriale raddoppierà. La rilevanza epidemiologica della fibrillazione atriale si associa ad un’elevata quota di mortalità e morbilità, con conseguenti ricadute sulla salute del singolo paziente, della collettività e sugli aspetti socioeconomici. Per questo è importante intervenire rapidamente per diagnosticarla precocemente”, spiega Giovambattista Desideri, Professore Ordinario di Medicina Interna – Dipartimento di Geriatria delle Scienze Cliniche Interne, Anestesiologiche e Cardiovascolari, Università Sapienza di Roma.