Durst, specialista nella produzione di avanzate tecnologie e soluzioni di stampa digitale, ha attivato la produzione di “mascherine di comunità” all’interno del Centro Demo allestito presso la sede centrale di Bressanone.
Le mascherine saranno inizialmente destinate ai dipendenti del Gruppo e della consociata Alupress. Successivamente, Durst intende mettere la propria capacità produttiva a disposizione anche di aziende terze. Allo stesso modo, il know-how relativo alla fabbricazione delle “mascherine di comunità” sarà condiviso in open source attraverso le filiali locali con i fornitori di servizi di stampa di tutto il mondo che ne faranno richiesta.
Attraverso la piattaforma e-commerce proprietaria, con un editor appositamente programmato, le mascherine Durst possono essere personalizzate con grafica, immagini, testi. Una volta definito il progetto, il software di workflow invia direttamente il file alla stampante e successivamente al sistema di taglio per la finitura.
Come riferito in una nota ufficiale da Christoph Gamper, CEO e comproprietario di Durst Group: «A inizio aprile le nostre tecnologie di stampa per l’industria delle etichette e del packaging sono state classificate come essenziali e siamo stati quindi in grado di riprendere parzialmente la produzione. Proprio in seguito a questo via libera, abbiamo deciso di destinare i sistemi di stampa e lavorazione dei tessuti installati nel Centro Demo di Bressanone per i test con i clienti, alla realizzazione di “mascherine di comunità”. In linea con la nostra strategia ‘from pixel-to-output’, la produzione è interamente digitalizzata e automatizzata, grazie al nostro ecosistema di software. L’annuncio della nostra iniziativa sui social media ha generato grande interesse e molti service di stampa di tutto il mondo stanno già adattando il nostro progetto, e quindi la tecnologia Durst, per la produzione personalizzata di mascherine».