“È assurdo che stia passando una norma di 900 milioni per salvare il calcio, quando con il payback si chiedono oltre 2 miliardi alle imprese di dispositivi medici che rischiano di fallire. La conseguenza è mettere a rischio la fornitura di tecnologie mediche essenziali per la tutela della salute dei cittadini e del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Ci chiediamo come sia possibile aver fatto passare una norma salva-calcio, quando il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, proprio qualche giorno fa ha sottolineato la necessità di utilizzare i soldi delle imprese prelevati con la tassa del payback per garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini”. Lo ha dichiarato il Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Massimiliano Boggetti.
“Se il Governo non ha le risorse per ripianare i debiti delle Regioni – ha continuato Boggetti – è inaccettabile che li trovi per aiutare i club di calcio. Significa che la salute dei cittadini viene dopo il calcio. Il fronte dell’aziende, composto da PMI e multinazionali, è coeso e compatto nel chiedere l’immediata cancellazione del payback. Stiamo vivendo una situazione insostenibile, che vede le nostre aziende esposte finanziariamente, mettendo a rischio oltre 112mila posti di lavoro. È fondamentale per la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale che si cancelli la norma”.