L’aumento della convergenza della disponibilità di dati e tecnologie sta rendendo possibile l’aumento dell’intelligenza del sistema sanitario. Ne ha parlato Cesare Guidorzi, General Manager di InterSystems Italia e Malta nel suo intervento durante Wired Health – Innovazione per la vita.
“Abbiamo percorso un viaggio nel futuro della sanità – spiega –. Un futuro che è già presente e che dovremmo accogliere per rendere la sanità più efficace, efficiente e soprattutto umana”.
Secondo Bloomberg l’Italia è il quarto Paese al mondo per qualità di assistenza sanitaria, tuttavia se guardiamo i dati di mortalità possiamo notare che nel 2018 in Italia ci sono stati 650.000 decessi, di cui 140.000 evitabili dal sistema sanitario. I cosiddetti eventi avversi che si verificano per almeno un paziente ricoverato su dieci, sono per lo più errori derivanti da una carenza di informazione. Il deficit informativo, grazie alle nuove tecnologie, può essere finalmente colmato. Noi siamo convinti che se aggiungessimo soli 10 euro all’attuale spesa in informatica sanitaria di 22 euro pro-capite avremmo un aumento di circa 5.000 vite umane salvate ogni anno, e risparmi tali da recuperare ampiamente l’investimento. Dunque la condivisione dei dati clinici non solo supporta la somministrazione delle cure ma anche la previsione di rischio e l’identificazione di nuove variabili prognostiche che aiutano gli operatori del settore a migliorare l’erogazione delle cure e salvare più vite.
InterSystems è uno specialista mondiale nelle piattaforme di gestione delle informazioni per aziende sanitarie, commerciali e governative e fornisce tecnologie strategiche per le organizzazioni protagoniste dell’assistenza sanitaria.