Bellezza e armonia, un viaggio a metà tra il reale e l’evocativo. E’ questa l’essenza di “The Beauty of Imaging”, l’installazione multimediale del Gruppo Bracco, specialista mondiale nella diagnostica per immagini, che è esposto all’interno di STEP FuturAbility District, il nuovo spazio di connessione con il futuro aperto lo scorso maggio in Piazza Olivetti 1 a Milano.
Direttamente dagli orti di Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai, di cui Bracco è stato Official Gold Sponsor, l’installazione The Beauty of Imaging, che per l’intero semestre espositivo ha accompagnato i visitatori di tutto il mondo, svela il corpo umano, osservandolo dal suo interno. Da oggi diventa parte integrante delle tappe che compongono il percorso di visita di STEP, realizzato attraverso installazioni dinamiche, spazi immersivi e schermi multimediali.
STEP è infatti uno spazio tecnologico, divulgativo ed esperienziale, che nasce per connettere la comunità con il prossimo futuro e dare a tutti l’opportunità di intraprendere un viaggio per acquisire una maggiore consapevolezza sulla trasformazione digitale in atto e i suoi riflessi su tutti gli ambiti della vita quotidiana, sia personale che professionale. Un luogo pensato per approfondire i temi legati alle nuove tecnologie e aiutare le persone a orientarsi in un mondo in rapida trasformazione, contribuendo alla costruzione di una società digitale inclusiva dove chiunque, nessuno escluso, possa scoprire gli strumenti e le competenze necessarie a costruire il proprio futuro con fiducia.
“Oggi stiamo vivendo con l’integrazione tra la biologia molecolare, le biotecnologie e il digitale una rivoluzione che cambia profondamente la medicina”, afferma Diana Bracco, Presidente e Ceo del Gruppo. “E l’Italia di questa rivoluzione è un hub pulsante, avendo un network diffuso su tutto il territorio nazionale di valide strutture di ricerca pubbliche e private e di imprese innovative. La nostra azienda, ad esempio, contribuisce a dare forma al futuro della prevenzione e della medicina di precisione, migliorando la vita di medici e pazienti: The Beauty of Imaging racconta questa realtà. Tra l’altro, il Gruppo Bracco diventando Scientific Partner di Step darà vita a una serie di iniziative tra cui un seminario tecnico scientifico e un laboratorio dedicato alle scuole”.
“The Beauty of Imaging arricchisce il percorso coinvolgente di STEP, uno spazio di osservazione che, come avevamo promesso, è in costante aggiornamento. Un luogo pensato per ampliare gli orizzonti sul domani e aiutare i visitatori a sviluppare la propria conoscenza sulle trasformazioni digitali in corso”, ha affermato Alberto Calcagno, Amministratore Delegato di Fastweb. “Il futuro corre veloce e grazie anche a questa installazione e alla partnership con Bracco, in STEP gli ospiti potranno approfondire i temi legati alle innumerevoli opportunità offerte dalle tecnologie digitali per il mondo della medicina”.
Durante la presentazione, arricchita da un contributo scientifico del Professor Federico Cabitza dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, è stato proiettato in anteprima assoluta Beyond The Scenes: il video-racconto dell’imponente installazione, dalla sua genesi all’impatto generato al cospetto del pubblico internazionale dell’Esposizione Universale di Dubai.
The Beauty of Imaging è un’opera emozionante alta 4 metri, composta da 82 schermi suddivisi in 225 mattonelle LED ad altissima risoluzione, è un grande elemento totemico antropomorfo che prende ispirazione dalle proporzioni greche classiche dei Bronzi di Riace con un forte richiamo al genio di Michelangelo, a Giovanni Battista Bracelli, incisore e pittore del ‘600, fino ad arrivare al ‘900 e alla rielaborazione delle forme di Picasso.
Come un esploratore, il The Beauty of Imaging di Bracco, progettato architettonicamente dallo Studio Giò Forma e fatto vivere con i contenuti video di Mauro Belloni e i Cromazoo, assumerà da oggi le sembianze di un portale immaginifico pronto per accompagnare i visitatori di STEP in un lungo viaggio che comincia da ciò che è visibile agli occhi, fino ad arrivare agli elementi più infinitesimali che costituiscono il corpo umano.
“Noi ci siamo chiesti, “What If””, racconta Florian Boje dello studio Giò Forma, “se fosse possibile, se potessimo andare oltre, nel futuro e nelle immagini. L’azienda Bracco, ci ha messo in condizione di collaborare con dei talenti e come team abbiamo il compito e l’occasione di creare meraviglia. Cerchiamo di aiutare proprio quel momento magico in cui una cosa ordinaria, come la figura umana o le immagini, diventa meraviglia, diventa straordinaria”.
Mauro Belloni afferma: “Con questa installazione abbiamo voluto giocare con una provocazione, abbiamo chiamato l’osservatore a muoversi in un campo a cavallo tra reale e irreale. Siamo partiti dalla figura umana, che è centrale nel racconto dell’imaging, e l’abbiamo voluta trascendere. Abbiamo trasformato Il Gigante in un portale che accompagna in un mondo diverso, un mondo lontano: le nuove frontiere dell’imaging diagnostico”.