L’emergenza sanitaria ed economica globale non arresta Bormioli Pharma, che annuncia oggi l’avvio del progetto di espansione e automazione dell’impianto di Rivanazzano (Pavia), per un investimento complessivo di 6,5 milioni di euro.
Nello stabilimento, che produce packaging ad uso farmaceutico in plastica destinato al mercato internazionale, sono stati avviati numerosi interventi su impianti e processi che ne incrementeranno l’efficienza complessiva migliorando ulteriormente la qualità dei prodotti.
Il progetto di ampliamento e ristrutturazione prevede anche la costruzione di una nuova Clean Room (camera sterile) di livello ISO7, l’installazione di nuove macchine per stampaggio ad iniezione ad alto tonnellaggio, l’introduzione di una nuova tecnologia produttiva ed un forte incremento del livello di automazione dei processi di movimentazione prodotti che garantirà standard di sicurezza sempre più elevati.
L’inserimento di sistemi di automazione e controllo industriale nello stabilimento di Rivanazzano rientra in un più ampio progetto di digital transformation che coinvolge tutti i siti produttivi di Bormioli Pharma.
“Innovazione, automazione e miglioramento di qualità ed efficienza dei processi sono i principi che hanno guidato la definizione del progetto di espansione e miglioramento degli impianti” ha commentato Leonardo Rizzotti, Plant Manager dello stabilimento. “Grazie a questi interventi, potremo incrementare la nostra capacità produttiva del 35%, affermandoci come polo di eccellenza delle tecnologie di stampaggio plastica per iniezione e compressione a livello internazionale”.
Il progetto è stato avviato a poche settimane dal completamento degli interventi di manutenzione straordinaria e potenziamento dei forni degli stabilimenti di Bergantino (Rovigo) e San Vito al Tagliamento (Pordenone), e dall’acquisizione della GCL Pharma, a ulteriore conferma di continuità del percorso di crescita intrapreso dall’azienda.