L’integrazione tra tecnologie avanzate si sta confermando sempre più fondamentale nell’ambito biomedicale e sanitario. Ne è testimonianza l’intervento chirurgico che, grazie al ricorso alla stampa 3D integrato all’approccio laparoscopico minimamente invasivo, ha permesso di salvare la vita ad una giovane donna e di preservare la milza della paziente. L’intervento è stato effettuato all’ospedale San Giovanni di Dio (Firenze). La stampa 3D di Bio3DModel, società del gruppo SolidWorld, è stata utilizzata per creare un modello della milza fatto su misura sulla paziente, utilizzato nel pre-operatorio per pianificare con precisione le modalità dell’intervento. Il modello comprendeva infatti le strutture anatomiche come la milza, il pancreas e i vasi splenici, dettagli che hanno potuto fornire preziose informazioni sia prima che durante l’intervento, contribuendo al suo successo.
L’intervento è un’ulteriore testimonianza di quanto la tecnologia di stampa 3D biomedicale e la competenza espressa dal polo tecnologico di Bio3DModel a Barberino Tavernelle (Firenze) sia un efficace ausilio alle equipe mediche impegnate in operazioni complesse, nonchè dell’impatto positivo dell’integrazione di tecnologie avanzate come la stampa 3D nella pratica chirurgica.
Stampa 3D e Biostampa 3D
Una tecnologia alla quale il Gruppo SolidWorld ha aggiunto, nel corso del 2023, anche la biostampa 3D. Grazie a Electrospider, stampante in grado di riprodurre tessuti umani, SolidWorld Group è in grado di fornire supporto a ospedali, cliniche private, fondazioni ed istituti di ricerca italiani ed internazionali al fine di stampare per la prima volta contemporaneamente sia la struttura di supporto al tessuto, realizzata in materiale biocompatibile, tramite la tecnica di elettrofilatura, con spessore nanometrico, sia gli idrogel cellulari di diverse tipologie di cellule umane. Electrospider, di cui SolidWorld Group detiene il brevetto mondiale, è nata dalla collaborazione tra Bio3DModel e il Centro di Ricerca E. Piaggio dell’Università Università di Pisa (Dipartimento di Ingegneria Biomedicale).
Dichiarazioni
“Abbiamo effettuato degli incontri con i chirurghi e, una volta ricevuti i documenti quali tomografie ed esami medici, abbiamo ricreato un modello fedelissimo dell’organo nel tempo della pre-ospedalizzazione della paziente. Il nostro team di ingegneria biomedica composto da Federica Giovannini e Paulina Socha, ha preparato il modello che comprendeva i punti critici e i rapporti delle varie anatomie, differenziate per colore, necessari per la guida intraoperatoria”, ha dichiarato l’Ing. Giovan Battista Semplici, Presidente di Bio3DModel.
“Preservare la milza in casi del genere è spesso impegnativo, soprattutto quando l’aneurisma entra quasi nella milza”, ha spiegato in una nota della Azienda USL Toscana Centro il dott. Emiliano Chisci, chirurgo vascolare che assieme al primario della Chirurgia generale, Alessandro Anastasi, e alla guida del direttore del dipartimento chirurgico, Stefano Michelagnoli, ha condotto l’intervento, “tuttavia siamo riusciti a preservare l‘organo escludendo un grande aneurisma dell’arteria splenica”.