L’odontofobia o la paura del dentista da parte dei bambini è una vera e propria patologia riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità e si presenta sotto forma di ansia, irrequietezza e non presentandosi alla visita odontoiatrica. Affinché l’esperienza dei bambini dal dentista diventi sempre più semplice e piacevole e non abbia in età adulta problemi ai denti e alla bocca è opportuno curare e gestire questi sentimenti e trasformarli da negativi in positivi.
È sempre bene rivolgersi a centri odontoiatrici che abbiano anche un reparto (nonché uno staff specializzato in odontoiatria pediatrica) che sia munito di moderne tecnologie da poter offrire cure ad hoc e un’esperienza piacevole al piccolo paziente, come il caso della clinica dentaria con sede a Milano con il suo comparto pediatrico AD CARE Kids.
Tenendo presente che la prima visita dal dentista è consigliabile intorno ai 3 anni del bambino, in quanto la denatura da latte è completa è necessario iniziare fin da questa tenera età a far conoscere al bambino questa figura e rendergliela amica.
Tre categorie di piccoli pazienti
In linea generale esistono tre tipologie di piccoli pazienti dal dentista, ognuno con le sue caratteristiche e livello di paura e diffidenza verso questa figura e tutto ciò che lo circonda. I bambini non sono degli adulti “mini” ma piccoli pazienti da gestire in maniera differente da ciò che si farebbe per i più grandi.
Perciò tutto l’ambiente che lo circonda dal dentista, l’accoglienza da parte del dentista, la poltrona su cui siederà e gli strumenti utilizzati oltre che l’approccio verbale e visivo durante tutta la terapia devono essere effettuate da persone competenti oltre che pazienti.
Le tre categorie di piccoli pazienti sono:
- Paziente collaborativo: è ovviamente il più semplice da gestire, ovvero il bambino che non ha paura di andare dal dentista e che collabora in maniera positiva durante tutta la durata della vista e terapia;
- Paziente parzialmente collaborativo: si potrebbe anche definire potenzialmente collaborativo, in quanto è la via di mezzo fra il bambino collaborativo e quello non. Ovvero mostra in primis, un approccio di resistenza e rifiuto ma che attraverso il dialogo e la dimostrazione può arrivare a non aver più questo blocco e timore;
- Paziente non collaborativo: infine, il paziente più difficile, ovvero il bambino che mostra forti crisi di ansia, paure e irrequietezza di fronte al dentista e alla clinica in generale. Spesso si tratta anche di bambini con patologie fisiche e/o psicologiche invalidanti e perciò maggiormente delicati e restii ad ogni tipologia di vista medica.
Cure dentali nei bambini più confortevoli grazie al laser e al protossido
Una soluzione efficace e sicura per aiutare i genitori ma soprattutto i loro bambini che hanno paura del dentista è l’utilizzo della sedazione cosciente tramite protossido d’azoto o trattamenti con la tecnologia mediante il laser.
Per quanto concerne la sedazione cosciente tramite protossido d’azoto, si tratta di una tecnica molto diffusa all’estero, specialmente in USA, ma anche in Italia, specialmente nelle cliniche più all’avanguardia, sta prendendo sempre più piede con ottimi risultati sui pazienti, sia bambini ma anche adulti.
In linea generale, il suo funzionamento è molto semplice, si tratta di far respirare al bambino una composizione di protossido e di ossigeno pure attraverso una mascherina simile a quelle dell’aerosol. L’effetto di questa sedazione è appunto quella di lasciare il bambino cosciente e sveglio per tutta la durata della terapia ma otterrà anche un rilassamento generale oltre che una lieve analgesia alle gengive, perfetta per la somministrazione dell’anestesia. Infine, un ultimo aspetto positivo della sedazione cosciente tramite protossido e la sensazione di accelerazione del tempo percepito. Ovvero, al bambino sembrerà di aver passato poco più di 10 minuti seduto sulla poltrona del dentista quando in realtà il tempo trascorso sarà notevolmente superiore e in questo modo sarà possibile effettuare anche più di un trattamento.
Alla fine dei trattamenti, il bambino respirerà per qualche minuto solo ossigeno puro e potrà tornare tranquillamente a giocare e svolgere le sue attività.
Essendo un trattamento che funziona solo tramite il respiro, in caso di naso tappato, sarà sufficiente effettuare dei lavaggi nasali qualche ora prima di andare dal dentista.
Il secondo trattamento consigliabile in caso di pazienti pediatrici con odontofobia è quella mediante l’utilizzo del laser. Si tratta di uno strumento sofisticato ed efficace in grado di andare a risolvere molteplici problematiche dei denti, da quelli inerenti a gengive e mucosa fino a tessuti duri come denti e ossa.
Nel caso di piccoli pazienti, il dentista utilizza il laser per il trattamento delle lesioni cariose. A differenza dei classici strumenti di lavoro molto invasivi e rumorosi come le frese taglienti e rotanti, il laser effettua un lavoro molto più preciso, indolore e soprattutto senza emettere suoni spiacevoli, ma un semplice scoppiettio come quello dei pop-corn.
Tutto ciò si traduce in risparmio di anestesia locale e maggiore confort e collaboratività da parte del bambino.
Il laser come la sedazione cosciente sono perfetti anche per adulti che hanno timore del dentista, poca sopportazione di lunghe terapie e soglia molto bassa del dolore.