L’Azienda USL di Bologna ha adottato la piattaforma Digistat di ASCOM nelle proprie sale operatorie. L’intervento, di notevole estensione, non ha coinvolto una singola struttura ma tutto il territorio aziendale: ad oggi, infatti, sono 8 gli ospedali oggetto della digitalizzazione – Maggiore e Bellaria a Bologna, ospedali di Bazzano, Porretta Terme, Bentivoglio, S. Giovanni in Persiceto, Vergato e Budrio – ognuno dei quali con il relativo personale di assistenza e medico. A questi si aggiungono anche 5 cliniche e case di cura private che utilizzano Digistat solo per la refertazione. Il progetto ha rappresentato un passo deciso verso la digitalizzazione delle sale operatorie, con benefici in termini di assistenza, qualità di cura e contenimento costi.
Per dare un’ulteriore idea della portata dell’attività degli ospedali e del percorso effettuato con Ascom Digistat: più di 58.500 interventi chirurgici solo negli ultimi 2 anni, di cui oltre 25.800 all’Ospedale Maggiore di Bologna. Numeri che rappresentano un indice chiaro della complessità del progetto, per quantità di casi e processi da gestire.
Principali obiettivi dell’implementazione di Digistat
L’implementazione di Ascom Digistat ha contribuito ad una migliore organizzazione ed efficienza delle Strutture sanitarie con un significativo snellimento delle procedure, l’ottimizzazione dell’integrazione di Hub (Ospedali principali) con ospedali secondari e un miglioramento della tracciabilità del workflow chirurgico attraverso le principali fasi:
● Pianificazione degli interventi
● Gestione paziente pre-intervento
● Gestione intraoperatorio
● Acquisizione dei parametri a posto letto
● Post intervento
● Gestione materiale della farmacia di sala e dello strumentario cPer quanto riguarda, in particolare, il percorso del paziente chirurgico – percorso che coinvolge diverse figure professionali, da quelle preposte a pianificare l’intervento a chi si occupa della gestione dell’intraoperatorio – tutte le attività vengono opportunamente registrate su Digistat® e vanno a far parte integrante del fascicolo operatorio. Il percorso chirurgico dal punto di vista anestesiologico prevede una fase di valutazione preoperatoria, una fase intraoperatoria in cui viene effettuata l’anestesia in tutte le sue declinazioni e una fase postoperatoria in cui oltre alla terapia infusionale e antalgica, vengono prescritti una serie di controlli diagnostici e di comportamenti.
Nelle diverse fasi dell’intervento, le figure coinvolte nella seduta chirurgica sono guidate nella compilazione della check-list operatoria per la loro competenza. Oltre alla compilazione manuale, i dati su Ascom Digistat possono essere integrati da quelli ottenuti dai dispositivi presenti in sala operatoria: i parametri vitali del paziente, rilevati dai monitor anestesiologici e dai ventilatori, possono essere infatti importati automaticamente nel sistema ed essere validati manualmente per essere visualizzati in cartella, sia in forma tabellare che grafica. Anche i materiali utilizzati nella sala operatoria sono registrati sulla piattaforma.
Tutte le informazioni necessarie e utili per il personale di sala operatoria sono riepilogate in una singola schermata di Ascom Digistat: questa operazione, oltre ad agevolare il lavoro degli operatori clinici, contribuisce ad aumentare il livello di efficienza delle procedure. Digistat produce un documento chirurgico che in futuro potrebbe confluire nel fascicolo sanitario elettronico.
“Ritengo che la soluzione di Ascom, Digistat, sia un elemento importante nel processo di responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti nel percorso chirurgico grazie ad una tracciabilità di tutte le fasi ed operazioni legate allo svolgimento di un workflow chirurgico e ad un livello di trasparenza e fruibilità di informazioni altrimenti difficilmente raggiungibile” ha affermato la Dottoressa Alba Riccheo, Dirigente medico-anestesia e rianimazione, Responsabile UO Percorso chirurgico Piastra Blocchi Operatori OM (SS), che prosegue: “Il risultato che abbiamo oggi è una soluzione software che ci supporta in modo costante nel mantenere una preziosa e funzionale omogeneità di linguaggio lungo tutte le fasi del percorso chirurgico”.