Oggi pomeriggio, dalle ore 17 alle ore 19.30, si terrà su piattaforma Webex un convegno online intitolato “MEDICI: PRIMI ATTORI O COMPRIMARI? Intelligenza Artificiale e Etica Medica” atto a parlare del ruolo dei medici al tempo dell’AI.
Voluto e organizzato dalla nuova Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale SIpEIA, il convegno è realizzato in collaborazione con Circular Health for Industry, uno dei tre progetti di ricerca sostenuti dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Intelligenza Artificiale, uomo e società”.
Nello specifico, Circular Health for Industry si occupa di applicare le tecnologie AI mettendo assieme il mondo salute e quello agrifood, secondo l’approccio della virologa Prof.ssa Ilaria Capua dell’Università della Florida.
Il progetto ha fra i suoi temi principali l’approccio etico all’utilizzo dell’AI.
Uno degli ambiti in cui l’Intelligenza Artificiale porterà maggiori cambiamenti già nel breve termine è la medicina e il ruolo dei medici.
In particolare, la medicina è particolarmente coinvolta perché le tecniche basate sull’apprendimento automatico (Machine learning) già consentono di migliorare la precisione delle diagnosi mediche o di anticipare l’esito di possibili interventi terapeutici.
Queste nuove possibilità però rimettono in gioco il ruolo dei medici nel loro lavoro, che avranno a fianco strumenti che potrebbero avere conoscenze maggiori delle loro, ma che i medici potrebbero non comprendere pienamente.
I quesiti a cui cercherà di rispondere il convegno sul ruolo dei medici
Questo ci conduce a nuove domande:
- Come sarà il futuro, quando la precisione dei sistemi automatici sarà ancora più raffinata?
- Si può pensare che l’ampia applicazione di tecnologie di IA sempre più efficaci nella pratica medica verrà a problematizzare il ruolo dei medici come attori principali dei processi decisionali diagnostici e terapeutici?
- Qualora diagnosi e prognosi automatiche dovessero risultare assai più affidabili di quelle umane, quale sarebbe il ruolo dei medici?
- Finirebbero per essere meri comunicatoridi una predizione automatica o continuerebbero ad avere un ruolo di rilievo, grazie alla propria capacità di valutare criticamente e integrare tale predizione?
- Già ora sul piano etico si è avuto un ridimensionamento della centralità che i medici avevano nella prospettiva ippocratica: l’IA comporterà una ulteriore riduzione di quella centralità?
MODERA
Ines Crispini (Università della Calabria)
INTRODUCE
Guido Boella (Università degli Studi di Torino)
INTERVENGONO
Alberto Anfossi (Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo)
Gabriella Balestra (Ingegneria biomedica, Politecnico di Torino)
Stefania Costantini (Informatica, Università degli Studi di L’Aquila)
Gaetano De Ferrari (Cardiologia, UniTo, AOU Città della Salute e della Scienza, Torino)
Francesco Sardanelli (Radiologia, UniMi, IRCCS Policlinico San Donato, Milano)
Live streaming su Webex dalle ore 17 alle ore 19.30
riunione: 121 837 8400 – psw: SIpEIA_13042021