Innovazione, integrazione e resilienza nell’assistenza territoriale: l’esperienza della ASL di Foggia nella gestione organizzativa, nell’operatività della telemedicina e nel ruolo del medico di base nella presa in carico digitale. Questi i temi del quinto appuntamento dell’Academy di alta formazione di MOTORE SANITÀ TECH realizzato grazie al contributo di ENGINEERING, dal titolo ‘HOME CARE. Modelli socio-sanitari di resilienza territoriale, l’innovazione cambia il rapporto sanità-paziente: piattaforme tecnologiche, IA e Blockchain’.
“La sfida del Servizio Sanitario, oggi, è riuscire a porre i due elementi cardine della rivoluzione sanitaria, la sanità digitale e l’umanizzazione delle cure, al servizio della relazione paziente/operatore sanitario in modo da dare una risposta efficace ed efficiente ai bisogni sanitari e sociosanitari delle comunità locali. Digitalizzazione e umanizzazione si coniugano all’interno di un modello organizzativo basato sui principi di ‘flessibilità’ e di ‘prossimità’. Un modello in grado di sfruttare a pieno le potenzialità della tecnologia per assicurare l’assistenza alle persone anche a distanza, in una relazione costante tra operatore sanitario e paziente. Il COVID ci ha dimostrato quanto questo modello assistenziale sia efficace: in un momento di profonda crisi sanitaria e sociale, mentre il virus impone il lockdown, la sanità digitale supera i blocchi fisici e consente agli operatori sanitari di mantenere la relazione assistenziale con le persone assistite, anche a domicilio”, ha spiegato Vito Piazzolla, Direttore Generale ASL Foggia.
“In questo particolare momento storico, il Sistema Salute tutto è proteso verso il rafforzamento della medicina territoriale e di prossimità; di conseguenza, anche noi dirigiamo i nostri investimenti verso la progettazione di soluzioni che siano in grado di rendere diffusi gli interventi sanitari ed in grado di raggiungere la persona nella comunità. Le nostre nuove soluzioni di telemedicina sono un contributo concreto alla trasformazione digitale della medicina territoriale e di prossimità. Esse, infatti, non si limitano ad essere lo strumento per mettere in contatto a distanza il paziente e la pluralità di professionisti sanitari, ma in particolare, assicurano la piena integrazione con i sistemi informativi della sanità, garantiscono la massima sicurezza nel trattamento dei dati personali, puntano ad un’esperienza d’uso che “faccia sentire vicini, pur se a distanza” – con l’impiego esteso di quelle tecnologie di frontiera che sono in grado di conferire “umanità” al digitale. Questa nuova generazione di soluzioni di telemedicina che portiamo al Sistema Salute è il nostro apporto alla trasformazione digitale ed al rafforzamento della medicina territoriale e di prossimità”, ha dichiarato Natalia Pianesi, Public Administration and Healthcare Consulting Director, Engineering.