Come è avvenuto con la fatturazione elettronica, l’introduzione dell’obbligatorietà degli ordini elettronici della Sanità Pubblica spingerà la dematerializzazione dei processi.
Mancano, infatti, pochi giorni al prossimo 1 ottobre, quando tutti gli enti sanitari nazionali (SSN) dovranno trasmettere i propri ordini solo attraverso il Nodo di Smistamento degli Ordini (NSO) e/o tramite PEPPOL , quindi, solo in formato elettronico.
L’obbligo riguarda le PA appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale, i loro fornitori ed eventuali intermediari. Che si tratti di acquisto di cancelleria, farmaci, protesi o di computer, gli ordini verranno inviati al fornitore solo per tramite NSO che, di fatto, si comporta come lo SDI per le fatture elettroniche: oltre a trasmettere un documento digitale, ne verifica la correttezza formale.
Vantaggi immediatamente evidenti
I vantaggi per la Pubblica Amministrazione sono immediatamente evidenti: riduzione dei passaggi manuali, migliore controllo del processo e dei dati, velocizzazione delle procedure. Quando si gestisce in modo integrato anche ordine e fatturazione i vantaggi sono ancor più evidenti.
SB Italia, società specializzata in soluzioni IT per la gestione, l’integrazione e la digitalizzazione dei processi aziendali, è accreditata NSO oltre che SDI: come interlocutore certificato, è in grado di indirizzare, ricevere e trasmettere i documenti elettronici ed i messaggi all’interno della rete dell’e-Procurement pubblico. Inoltre, SB Italia propone servizi di Invio e Ricezione Multicanale, offrendo al cliente la possibilità di gestire con un’unica piattaforma diversi flussi documentali paralleli ed accessori al flusso relativo all’ordine elettronico, incluso quello della fatturazione.
Come riferito in una nota ufficiale da Pablo Pellegrini, BU Manager, Document Management, Workflow and Services di SB Italia: «Come è avvenuto con la fatturazione elettronica, l’introduzione di quest’ultimo obbligo permetterà di alzare ulteriormente l’asticella della dematerializzazione dei processi. Ancora una volta, il settore pubblico sarà un vero e proprio apripista di un processo di innovazione destinato a estendersi a tutti i settori economici».