Si chiama SalusBox la cabina di circa 2 metri per 2 che servirà a registrare e conservare il nostro stato di salute ottimale.
L’ha messa a punto SalusBank, realtà aziendale svizzera impegnata dal 2001 nella realizzazione di un avveniristico progetto sanitario, per rimodernare e migliorare la gestione della salute delle persone.
Nello specifico, il vero e proprio “box della salute” proposto da SalusBak fungerà da stazione per il check up sanitario autonomo. Al suo interno ci si potrà ad esempio pesare in modo preciso o, sedendosi sull’apposita e confortevole poltrona, si potranno eseguire esami medici quali ECG, misurazione della pressione sanguigna, controllo della glicemia, osservazione della percentuale di ossigenazione e rilevamento della temperatura corporea.
Una volta conclusi i test i dati raccolti verranno prontamente inviati a UniSalus, centro operativo presso il quale un team di medici di alto livello, una volta analizzati i risultati degli esami, saranno in grado di inviare al SalusBox un referto accurato e tutte le indicazioni del caso, specifiche per ogni paziente.
Questi professionisti saranno disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e rappresenteranno un valido aiuto per tutte le strutture sanitarie locali, poiché tale servizio andrà di fatto ad alleggerire il carico di lavoro di pronto soccorso, guardia medica e ambulatori sparsi per il territorio.
Presto installato in luoghi pubblici e di aggregazione, dalle piazze ai centri commerciali, passando per farmacie, banche e supermercati, SalusBox consentirà, tramite la creazione di un ID del paziente, univoco e non hackerabile, di raccogliere tutti i dati prodotti. Quest’ultimi saranno automaticamente inseriti all’interno della cartella digitale personale e saranno perciò sempre disponibili in futuro all’occorrenza.
Come lo ha definito il Ceo di SalusBank, Ivano Labruna: «Un’autentica rivoluzione per quanto riguarda la gestione delle emergenze mediche e la velocizzazione dei tempi di intervento, con una notevole riduzione degli errori e un aiuto concreto al personale sanitario, spesso costretto a lavorare in condizioni inimmaginabili».
Il successo dell’iniziativa ha già portato ad una rapida diffusione dell’utilizzo del servizio e alla nascita di nuove sedi sparse per il mondo, come quelle di Belgrado, San Paolo, Milano, Marbella e Riga, Lugano, Zurigo, Singapore, Miami.