In occasione della Giornata Mondiale della Salute Orale, viene lanciata l’edizione 2025 di Act of Random Kindness (ARK), il progetto di responsabilità sociale che promuove l’accessibilità alle cure ortodontiche per pazienti con gravi problemi al cavo orale e disabilità. Dal 2019 ad oggi più di 200 pazienti – che altrimenti non avrebbero avuto accesso alle cure – hanno potuto beneficiare dell’attenzione e delle competenze degli specialisti che hanno scelto di aderire ad ARK.
Il progetto ARK
ARK è un programma senza scopo di lucro che coinvolge professionisti del settore odontoiatrico per fornire trattamenti ortodontici con allineatori trasparenti senza costi di laboratorio a pazienti con esigenze particolari, per i quali gli apparecchi fissi possono risultare più impegnativi. Il programma consente ai medici formati per l’utilizzo degli allineatori trasparenti di ridurre i costi di trattamento a carico dei pazienti più vulnerabili. Tra i beneficiari ci sono persone con condizioni di salute complesse, dovute a sindromi genetiche (come la trisomia 21), disturbi cranio-facciali o palatoschisi. Lanciata in Italia, l’iniziativa si è diffusa negli ultimi anni in Europa, nelle Americhe e nel Medio Oriente. Ad oggi, ARK è attivo in più di 20 paesi in tutto il mondo, dalla Bulgaria al Regno Unito, dalla Slovacchia agli Emirati Arabi.
La testimonianza della Dott.ssa Francesca Poli
Francesca Poli, odontoiatra che supporta i pazienti nell’ambito del programma ARK dal 2024, racconta il valore del progetto e il suo impatto sui pazienti con esigenze speciali.
Il ruolo della tecnologia e dell’assistenza medica
“Riuscire a offrire soluzioni ortodontiche meno invasive e più gestibili a pazienti con difficoltà neuropsichiatriche, come quelli affetti da trisomia 21 o con ritardi neurologici, è di fondamentale importanza. In questo senso, gli allineatori dentali trasparenti e la tecnologia di scansione digitale giocano un ruolo decisivo, permettendo di superare le complessità dell’ortodonzia tradizionale. I pazienti con difficoltà motorie o cognitive spesso faticano a tollerare gli apparecchi fissi, mentre gli allineatori trasparenti potrebbero risultare più semplici da gestire e migliorano l’adesione al trattamento. Inoltre, la scansione digitale, essendo rapida e adattabile, facilita notevolmente il processo, consentendo pause durante l’acquisizione delle impronte e migliorando il comfort del paziente. Grazie al programma ARK e al supporto di Align Technology siamo in grado di offrire un’opportunità concreta a chi altrimenti non potrebbe accedere a cure ortodontiche di questo tipo” afferma la Dottoressa Poli.
I casi clinici
“Tra i miei pazienti mi vengono in mente due casi specifici. Il primo è quello di Aurora, una giovane di 18 anni con un ritardo neurologico importante. Ha difficoltà di memoria e problemi nel linguaggio. A causa della sua condizione, è impossibile sottoporla a esami diagnostici tradizionali come la radiografia panoramica, poiché fatica a rimanere ferma nonostante assuma psicofarmaci per mantenere la calma. Grazie alla tecnologia digitale, però, è stato possibile prendere un’impronta in totale tranquillità, senza necessità di sedazione, sorprendendo persino la madre. Il secondo è quello di Tommaso, un ragazzo affetto da trisomia 21 con ulteriori problematiche cliniche, tra cui disturbi cardiaci e respiratori. Lui presentava un crossbite bilaterale e una terza classe scheletrica, condizioni che rendevano difficoltosa la masticazione e la deglutizione. Grazie all’uso degli allineatori, il trattamento ha permesso di migliorare la sua funzionalità orale senza la necessità di dispositivi più invasivi. Questi casi dimostrano l’enorme valore sociale dell’iniziativa” conclude la Dottoressa Poli.
Fausto Grossi, Vice President Italy and Iberia di Align Technology dichiara: “ARK è un programma che ha dimostrato il suo impatto positivo, fornendo cure ortodontiche con allineatori trasparenti senza costi di laboratorio a pazienti con esigenze speciali. Grazie alla collaborazione di medici straordinari, la vita di molti giovani pazienti è stata trasformata. Crediamo fortemente in questo programma e ci auguriamo di coinvolgere più medici per far curare sempre più pazienti, soprattutto giovani, in Italia e nel mondo”.