Oltre 1.000 start-up da 40 paesi, 21 partner nazionali, 11 progetti “pilota” e 5 accordi di partnership industriale siglati. Questi i numeri delle prime due edizioni dell’Health&BioTech Accelerator, il programma di Deloitte Officine Innovazione che oggi lancia un nuovo format di incontri dedicato alle progettualità di successo nate al proprio interno, dimostrando che è possibile costruire collaborazioni virtuose tra attori di mercato anche molto diversi tra loro, portando nuovi prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico a vantaggio di start-up, imprese e l’intero comparto salute e benessere. La prima tappa di “Stories from the Accelerator” vede protagonista uno dei partner storici del programma, Intesa Sanpaolo RBM Salute, che ha avviato numerose collaborazioni con start-up innovative negli ultimi due anni.
“Il sostegno all’Health&Biotech Accelerator conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo RBM Salute nella ricerca di soluzioni innovative per la protezione della salute, sempre più vicine alle esigenze dei nostri assicurati. L’Open Innovation e la collaborazione tra attori e partner differenti sono le chiavi per riuscire a rispondere in modo efficace, rapido e sostenibile ai cambiamenti in atto per una maggiore digitalizzazione della sanità, fornendo anche il nostro contributo per un’efficace integrazione pubblico-privato nella cura delle persone”, commenta Massimiliano Dalla Via, CEO di Intesa Sanpaolo RBM Salute.
La giornata ha raccolto inoltre la testimonianza di una delle start-up vincitrici dell’ultima edizione dell’Acceleratore, l’italiana Euleria Health.
Euleria Health è una scale-up nata nel 2020 con sede a Rovereto e focalizzata sulla produzione di dispositivi medici e soluzioni per analizzare il movimento e rendere più misurabile, accessibile e motivante la riabilitazione e la tele-riabilitazione dei pazienti. I software e i dispositivi sviluppati sono progettati per accompagnare professionisti e pazienti in ogni passo del percorso riabilitativo, sia in clinica che a casa del paziente. L’obiettivo è quella di portare ogni paziente e ogni professionista verso una riabilitazione più accessibile e misurabile grazie all’innovatività delle soluzioni. Infatti, i prodotti Euleria, grazie all’innovativa tecnologia dei sensori di movimento indossabili, possono misurare con precisione i movimenti di ogni paziente e, allo stesso tempo, offrire un biofeedback visivo/uditivo per accompagnarlo durante tutta la durata del percorso di guarigione o riabilitazione, permettendo così di monitorare i progressi del paziente e la risposta alla terapia e adattare di conseguenza gli esercizi e il piano riabilitativo. Le soluzioni Euleria, inoltre, facilitano l’accesso e la fruizione delle cure e delle pratiche riabilitative a chiunque, mediante la tecnologia e le soluzioni predisposte per l’utilizzo da remoto, a portata di mano nella comodità di casa propria.
“Trovare una piattaforma d’innovazione che sia davvero orientata al business, dove corporate e start-up possono lavorare a progetti e partnership di mercato concrete non è affatto facile, soprattutto per realtà in crescita come la nostra. Health&BioTech Accelerator, con il suo ecosistema di partner industriali che abbraccia tutta la catena del valore healthcare e il suo approccio orientato all’execution, rappresenta uno strumento nuovo ed estremamente utile per tutte le startup, anche quelle più grandi, che vogliono fare la differenza nella vita delle persone”, afferma David Tacconi, CEO e founder di Euleria Health.
A dicembre 2022 partirà la terza edizione del programma Health&BioTech Accelerator, con il sostegno di oltre 20 partner lungo tutta la filiera della salute e del benessere.
Euleria Health è solo una delle “Stories from the Accelerator” e una delle tecnologie innovative che hanno trovato nuove collaborazioni industriali e nuovi canali attraverso Health&BioTech Accelerator. Le altre start-up vincitrici dell’ultima edizione dell’acceleratore sono:
Health Force: start-up austriaca specializzata nel campo dell’automazione di processi gestionali in ambito ospedaliero e assicurativo attraverso IA, consente agli operatori sanitari e alle assicurazioni di automatizzare i flussi di lavoro tra reception ed il back office senza la necessità di sostituire i sistemi esistenti. La soluzione è la prima piattaforma di Robotic Process Automation (RPA) e IA del settore sanitario per automatizzare il flusso di lavoro ospedaliero e assicurativo, che impiega una forza lavoro robotica virtuale per svolgere attività ripetitive e basate su regole.
IRST Nanoparticles: progetto di ricerca dell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” (IRST), nato nel 2013, che ha sviluppato una nanoparticella a base lipidica coniugata con un farmaco chemioterapico per migliorare l’efficacia del farmaco riducendone gli effetti collaterali sistemici. Il team IRST Nanoparticles ha creato un sistema di nanoparticelle innovative decorate con un anticorpo monoclonale in grado di veicolare specificamente i chemioterapici nelle lesioni tumorali ottenendo un aumento dell’efficacia terapeutica, dovuta sia all’attività farmacologica intrinseca dell’anticorpo sia alla diminuzione della tossicità acuta e cronica della chemioterapia somministrata a causa di una riduzione della concentrazione utilizzata.