Individuare una strategia comune per ridurre i rischi per i pazienti attraverso diagnosi tempestive e corrette e una attività di risk management sempre più moderna che si avvalga delle nuove tecnologie. Senza dimenticare i rischi del personale sanitario, vittima di frequenti aggressioni, con un sistema di videosorveglianza dinamica che, ha annunciato l’assessore alla Sanità della Regione, Federico Riboldi, “vogliamo estendere a tutto il Piemonte”. Si è parlato di questo, e molto altro, in occasione del corso ECM promosso dall’Associazione scientifica “Hospital & Clinical Risk Managers” – HCRM, in programma a Torino il 17 settembre presso “Copernico Torino”, in occasione del World Patient Safety Day 2024.
Un evento che ha visto i massimi esperti e stakeholder del settore confrontarsi, partendo dal messaggio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che per questa edizione della Giornata Mondiale per la Sicurezza delle Cure ha scelto come tema “Improving diagnosis forpatient safety” (Migliorare la diagnosi per la sicurezza dei pazienti).
HCRM, iscritta nell’elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie, da sempre impegnata nella promozione della qualità e della sicurezza delle cure attraverso una qualificata rete di referenti regionali su tutto il territorio nazionale, ha voluto accendere i riflettori su un tema centrale come questo, stimolando un confronto aperto tra esperti e creando sinergie per l’istituzione di un percorso comune.
Partendo dalla constatazione che diagnosi corrette e tempestive sono pilastri fondamentali per garantire la sicurezza dei pazienti, nell’incontro organizzato in collaborazione con Motore Sanità, si è affrontata la tematica della sicurezza diagnostica a 360 gradi, in linea con il Global Patient Safety Action Plan 2021–2030, che invita i Paesi ad adottare strategie efficaci per ridurre gli errori diagnostici, spesso causati da fattori cognitivi e sistemici.
L’incontro è stata una occasione unica per un esame approfondito su un argomento su cui esiste ancora poca letteratura. Sono state esplorate le tipologie di eventi avversi e “near miss” (quasi eventi) più frequenti nell’ambito della diagnostica per immagini, identificando le barriere applicabili per la gestione del rischio nella pratica clinica, incluse quelle legate ai Percorsi Diagnostico-Terapeutico Assistenziali (PDTA) per malattie rare e patologie cronico-degenerative. Un particolare focus è stato dedicato all’intelligenza artificiale e alle sue prospettive future nella diagnostica, con un’attenzione ai suggerimenti provenienti dalle nuove generazioni, per costruire insieme un sistema sanitario sempre più sicuro ed all’avanguardia.
“A partire dal 17 settembre 2019, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha istituito la Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti, puntanto nel 2024 al miglioramento dei processi diagnostici – ha spiegato Alberto Firenze, Presidente HCRM -. Come Associazione Scientifica che promuove la sicurezza delle cure tutelando la salute dei pazienti e dei professionisti della sanità, abbiamo quindi pensato ad un incontro multidisciplinare che possa aiutare a sviluppare idee e nuovi percorsi, coinvolgendo anche osservatori di compagnie assicurative sui rischi in sanità che forniscono un outlook sui principali rischi nello svolgimento delle attività mediche e socio-sanitarie, grazie ai quali sarà possibile snocciolare varie tipologie di errore attraverso dati che a livello nazionale non sono centralmente censiti”.
Federico Riboldi, Assessore alla Sanità, Regione Piemonte ha puntato l’attenzione sulle aggressioni a tutti gli operatori sanitari e ha affermato: “Le aggressioni sono sempre da condannare con fermezza, in quanto si tratta di atti che non dovrebbero mai accadere, ancor di meno nel piazzale o all’interno di un ospedale. Per questo motivo intendo estendere a tutto il Piemonte il modello di videosorveglianza attiva che si sta attuando ad Asti dopo un episodio di aggressione verificatosi nel Pronto soccorso dell’ospedale Cardinal Massaia. La sicurezza negli ospedali è un tema che rappresenta una priorità assoluta per la Regione, in quanto anche una singola aggressione dà un’immagine negativa di tutta la sanità”.
Giovanni Migliore, Presidente FIASO ha spiegato: “Assicurare la sicurezza del paziente e prevenire gli errori diagnostici e terapeutici oltre a essere un fondamentale obiettivo per la tutela della salute dei cittadini, consente di minimizzare il rischio di contenzioso e anche pesanti ricadute economiche per le aziende sanitarie, molte delle quali in regime di autoassicurazione. È un tema ancora più attuale in questo momento, perché tutto ciò che facciamo per migliorare la qualità delle cure contribuisce certamente anche a ridurre i possibili episodi di aggressioni a medici e operatori sanitari. La politica sembra aver ben compreso l’allarme che viene dal mondo della sanità e a questo punto aspettiamo concrete misure di deterrenza, a partire dalla norma, che Fiaso ha sollecitato da tempo, per introdurre l’arresto con flagranza differita, così da tutelare chi lavora ogni giorno per la salute collettiva. Di pari passo dobbiamo impegnarci con determinazione per garantire cure sicure ai nostri pazienti. L’Italia ha raggiunto risultati straordinari in termini di aspettativa di vita e non possiamo permetterci passi indietro rispetto alla sicurezza dei pazienti e all’efficienza ed efficacia dei processi organizzativi dei percorsi di diagnosi e cura”.
L’esperienza torinese è stata presentata, infine, da Carlo Picco, Direttore Generale ASL “Città di Torino: “Il tema della gestione del rischio clinico è una priorità assoluta per l’ASL Città di Torino. Attraverso una struttura dedicata e il supporto del Risk Manager, promuoviamo un miglioramento continuo della sicurezza e dell’appropriatezza delle cure. L’integrazione del rischio clinico in tutti i processi aziendali è fondamentale e coinvolge diversi comitati, come il Comitato Buon Uso del Sangue e il Prevenzione Rischio Infettivo, insieme ad altre strutture come l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e la Medicina Legale. Ogni anno predisponiamo un piano di attività che riflette le strategie regionali e mira a ridurre gli errori attraverso sistemi di segnalazione e analisi preventiva. Abbiamo formato una rete di referenti multidisciplinari per diffondere la cultura della sicurezza. Guardando al futuro – ha concluso il Direttore Picco -, prevediamo di implementare un sistema di incident reporting informatizzato e di sviluppare politiche di empowerment del cittadino, per rendere il paziente sempre più partecipe e consapevole. Implementeremo anche la clinica informatizzata con strumenti automatizzati per la corretta identificazione dei pazienti”.