La sanità sta vivendo uno dei periodi più complessi che mai, dato che la pandemia ha causato un incremento esponenziale della necessità di cure e supporto medico. Come intervenire per mitigare la pressione?
Anche il settore delle imprese è sotto pressione e, anche se non paragonabile a quello della sanità pubblica, vale la pena guardare quali passi siano stati fatti. Per sopravvivere, le aziende devono costantemente sforzarsi di ottimizzare le prestazioni per mantenere la crescita e continuare a migliorare. Un modo per farlo, specialmente per chi si rivolge ai clienti, è quello di migliorarne l’esperienza, garantendo più elevati livelli di soddisfazione, vendite costanti e maggiore fiducia. Il servizio sanitario potrebbe non essere interessato ad aumentare la base di utenti, ma se si sostituissero le parole “risultati di business” con “risultati del paziente” ed “esperienza cliente” con “esperienza paziente”, i paralleli in questo approccio cominciano a diventare visibili.
Se il business sta migliorando l’esperienza del cliente e i risultati attraverso la trasformazione digitale, gli operatori sanitari possono fare lo stesso nel loro ambito?
Benefici della digitalizzazione della sanità
Se intraprendere un processo di trasformazione digitale può migliorare il livello di cura del paziente, allora questo sarà un percorso che vale la pena di perseguire.
Ci sono numerosi esempi esistenti dei benefici della digitalizzazione in ambito sanitario, molti dei quali focalizzati sull’eliminazione dei silos di conoscenza e sulla facilitazione della creazione di piani di cura congiunti. Le cartelle cliniche elettroniche sono un buon esempio perché permettono un approccio multidisciplinare in cui diversi team sono in grado di esaminarle simultaneamente in modo molto semplice. Concetto sempre più richiesto per malattie come l’obesità, il diabete, il cancro e le patologie cardiache che si traduce in processi decisionali più veloci che portano a tempi di attesa più brevi, e a una progressione più rapida dei casi. Questo approccio collaborativo può anche consentire risparmi sugli investimenti e riduzione del tempo speso nella compilazione dei moduli.
Conservare la semplicità
Essendo una delle poche industrie verticali in cui non commettere un errore può essere vitale, il settore sanitario è comprensibilmente avverso al rischio, con alcune sfide molto specifiche quando si tratta di trasformazione digitale. Fare le cose per bene è fondamentale e la competenza di terzi può fare la differenza nell’identificare e adottare rapidamente le migliori pratiche e superare le barriere al cambiamento. Nel mondo business, l’80% delle aziende si rivolge ad esperti esterni per aiutare a istruire i propri team e supportarli nella loro missione di trasformazione digitale; il settore sanitario potrebbe beneficiarne, procedendo nello stesso modo.
Anche un approccio graduale può essere prezioso. Per prima cosa è necessario identificare partner esterni che possano fornire formazione sulle competenze e condividere conoscenze ed esperienze utili. Hanno già affrontato il processo in precedenza e quindi faranno le domande giuste per valutare la situazione attuale e garantire che le fasi cruciali del processo non vengano trascurate.
In secondo luogo, è bene resistere alla pressione di passare subito all’implementazione di una tecnologia complessa, scegliendo invece un investimento più semplice che possa dare risultati concreti e rapidi. L’acquisizione di immagini e informazioni tramite uno scanner di documenti è un primo passo logico nel viaggio di trasformazione digitale per molte istituzioni sanitarie in tutto il mondo.
Digitalizzare i dati presenti nei documenti cartacei aiuta a rendere il percorso del paziente più snello, agile e produttivo, fornendo un accesso remoto più veloce, conveniente e, se necessario, simultaneo alle informazioni e alle risorse. Fornisce anche un modo più sicuro per archiviare i dati sensibili dei pazienti, e nelle future fasi di trasformazione digitale, le informazioni raccolte potranno, attraverso l’uso di soluzioni IT e processi avanzati, guidare un migliore uso strategico delle risorse.
Di Massimiliano Grippaldi, Regional Sales Manager di PFU Italia