Il settore delle farmacie, tradizionalmente tra i meno dinamici e innovativi nel panorama economico, è stato profondamente trasformato dalla legge del 2017, che ha introdotto, tra le molte novità, la possibilità dell’ingresso di società di capitale nella titolarità dell’esercizio delle farmacie private e la rimozione del limite delle quattro licenze in capo a una identica società. In questo nuovo scenario, nasce nel 2018 l’idea di due giovani imprenditori, ex manager del mondo finanziario, Davide Tavaniello e Rodolfo Guarino, che fondano una startup con l’obiettivo di creare un grande network di farmacie, Hippocrates Holding.
Chi è Hippocrates Holding
L’iniziativa riscuote uno straordinario successo sia sul fronte dei finanziamenti raccolti sia su quello operativo dell’acquisizione delle farmacie e Hippocrates Holding diventa in pochi anni la prima società indipendente del settore, che detiene ad oggi più di 240 farmacie di proprietà, concentrate nel nord e centro Italia, con più di 1.000 dipendenti. Con il brand ‘Lafarmacia.’, Hippocrates ha una connotazione chiara e distintiva che in ottica innovativa sposa i valori della farmacia tradizionale come quello dell’accoglienza, della qualità e del ruolo del farmacista, consulente a 360 gradi, per offrire una customer experience all’avanguardia.
L’esigenza tecnologica
E’ evidente che un simile progetto implicava la costruzione ‘zero based’ di un sistema di gestione dei big data che collegasse tutte le farmacie del network, assicurando il necessario controllo sulle attività, armonizzando il flusso delle informazioni per la gestione economica, logistica e di analytics per estrarre dati utili per la business intelligence e guidare le decisioni di sviluppo.
Il contributo di S2E
Ed è qui che la storia della giovane startup si è incrociata con quella di S2E, la società che a partire da aprile 2019 fornisce la consulenza di Business Intelligence e Data Management definendo insieme a Hippocrates la roadmap di sviluppo dell’architettura. Si è trattato di una sfida complessa che ha richiesto un approccio assolutamente innovativo, come innovativo e peculiare è il Gruppo, sia per la natura dei punti vendita, sia per la specificità delle informazioni da gestire e integrare: a più livelli e per scopi diversi.
“La nostra forte competenza verticale nella progettazione di architetture di integrazione e nella business line di data management hanno convinto Hippocrates Holding ad ingaggiarci su entrambi i fronti”, commenta Stefano Bonfatti, Business Unit Director per l’area Development & Data Management di S2E. “Nel 2019 abbiamo accompagnato le fasi iniziali per l’integrazione delle prime 20 farmacie. Successivamente abbiamo supportato Hippocrates nella definizione della strategia di sviluppo dell’architettura informatica in vista dell’implementazione dei principali componenti e sistemi: ERP, gestionali di farmacia e piattaforma logistica di gruppo. Siamo quindi stati scelti”, continua Bonfatti, “per il compito chiave della gestione dei flussi dati tra i sistemi dei diversi vendor, con un piano di installazione che ha coperto tutto il 2020 e, in parallelo, per sviluppare la componente datawarehouse e business intelligence”.
La sfida
L’architettura proposta è allineata alle best practice più moderne e innovative pur tenendo conto dei vincoli e requisiti di progetto. Essa è cloud native ed orientata by design ai big data ed agli advanced analytics, scelta ideale, date le caratteristiche del cliente e la sua impressionante velocità di crescita.
“Per quanto riguarda il datawarehouse e gli analytics è stato scelto il modello lakehouse, ossia una architettura big data in grado di archiviare sia i dati strutturati sia quelli che non lo sono, ed avere alte performance per la correlazione e l’analisi dei dati”, spiega Alessandro Sicoli, Solution Architect for Big Data and Machine Learning in S2E. “Questo modello ha due vantaggi: da un lato il Lake House si presenta ai sistemi terzi come un datawarehouse facilmente integrabile; dall’altro, il Lake House è pronto a supportare gli smart engine basati su algoritmi di machine learning e in generale sull’artificial intelligence”.
Come cloud provider è stato scelto Amazon Web Services (AWS), l’ottimale per una startup come Hippocrates perché unisce la robustezza alla facilità e velocità di implementazione, con un modello di costi incrementale e quindi sempre in linea con la crescita del business.
Il cuore del sistema è il layer di integrazione tra i sistemi periferici e il lakehouse. La sua importanza risiede nel fatto che integra i diversi protocolli dei sistemi interagenti, in gran parte proprietari. Grazie all’infrastruttura cloud AWS e al design a componenti, è facilmente espandibile e scalabile, sia per supportare carichi maggiori, sia dal punto di vista dei costi. Scritto ad hoc, il layer di integrazione interagisce con l’object storage Amazon S3 e il cloud data warehouse Amazon RedShift, scelte ottimali per l’implementazione del componente che liberano l’utilizzatore dai costi di realizzazione e gestione di un cluster on-premise, abilita la scalabilità verso l’alto in modo semplice e senza soluzione di continuità e, a parità di performance, riduce notevolmente le spese di esercizio e di gestione.
“Il progetto di Hippocrates Holding, pur nascendo da zero, si è da sempre caratterizzato per gli obiettivi ambiziosi da bilanciare con quelli prioritari. All’inizio, avevamo l’esigenza primaria di far funzionare la farmacia o farla funzionare meglio occupandoci delle specificità di ogni farmacia acquisita. Fin da subito, abbiamo deciso di adottare degli strumenti che ci hanno permesso un governo centrale della rete di farmacie in continua e importante crescita”, osserva Iacopo Iacopini, CIO di Hippocrates Holding. “La nostra necessità è quella di avere all’interno della nostra organizzazione la capacità di intercettare i fenomeni di business e di analizzarli sia dal punto di vista direzionale e manageriale, sia da quello operativo e di dettaglio. Tutto questo, ricordiamo, è nato e si sviluppa in un contesto di estrema crescita, fino alla velocità attuale di dieci farmacie al mese, con una continua aggiunta di volume di dati e di dettagli e con la flessibilità richiesta da un modello di business soggetto a continui cambiamenti. Nel corso del tempo”, continua Iacopini, “abbiamo diversificato sia la nostra proposizione commerciale verso il consumatore, sia i nostri obiettivi strategici e siamo convinti che la reattività sia parte fondante del nostro DNA. Siamo una catena che fa della tecnologia un asset vero e proprio e gli analytics sono un elemento trainante del nostro processo decisionale e operativo”.
I vantaggi
L’elemento caratterizzante di tutta l’architettura informatica complessiva è il layer di integrazione, ovvero quello di creare un elemento centrale che smista le informazioni tra tutti i sistemi. Questo significa, ad esempio, che i dati di vendita che provengono dalle farmacie devono essere indirizzati sia sulla piattaforma logistica per avviare i processi di replacement dei prodotti, sia sull’ERP aziendale per gli aspetti finanziari e contabili.
Per rispondere a questa esigenza si potevano adottare due approcci. Il primo consisteva nel creare due flussi di dati in uscita dal gestionale di farmacia e direzionati uno verso un sistema e l’altro verso un secondo sistema, rischiando però la duplicazione dei flussi stessi, la perdita di controllo, o anche il disallineamento tra le informazioni. S2E insieme a Hippocrates ha deciso di implementare invece questo elemento centrale che permette alla farmacia di inviare il dato una volta sola, proveniente ad esempio da uno scontrino, trasformarlo opportunamente a seconda delle esigenze ed inviarlo simultaneamente ai sistemi interessati a quel dato.
Questo permette di avere un estremo governo di una architettura complessa: tutto passa da un punto attraverso un cruscotto dove si controlla lo stato di tutti i flussi informativi.
“Come CIO”, aggiunge Iacopini, “ciò mi consente di adempiere in modo efficace ai miei due ruoli chiave, ossia quello tecnologico puro, ma anche quello della gestione delle informazioni e supporto attivo ai processi di business. Questo elemento infrastrutturale che a prima vista sembra un elemento ‘tecnico’, in realtà permette di soddisfare a pieno entrambe le necessità, sia di governo dell’infrastruttura tecnologica, sia della business architecture”.
Un altro aspetto significativo di questo approccio è che risolve anche il problema relativo alla estrema eterogeneità e obsolescenza degli strumenti informatici e protocolli delle farmacie acquisite. Avendo implementato i diversi connettori è possibile elaborare un file generato da una sorgente tradizionale e trasferire il contenuto informativo agli strumenti e tecnologie moderne per le successive trasformazioni ed analisi, il tutto su infrastruttura cloud.