Il settore sanitario è sicuramente uno dei settori più colpiti dagli attacchi informatici. Pratiche poco sicure mettono a rischio informazioni sensibili, troppo “appetitose” per i criminali informatici.
Il 28 gennaio ricorre il Data Privacy and Protection Day ovvero la Giornata internazionale della protezione dei dati personali volta a sensibilizzare alla riservatezza e alla protezione dei dati personali, nonché promuovere le migliori pratiche in tale ambito.
Per quanto concerne il settore healthcare, investire in hardware e software sicuri è di fondamentale importanza per proteggere i dati dei pazienti, che rappresentano informazioni altamente sensibili e personali. La crescente digitalizzazione dei servizi sanitari, dalle cartelle cliniche elettroniche alle piattaforme di telemedicina, espone queste informazioni a potenziali rischi di violazione o cyberattacchi. Garantire la sicurezza dei dati non solo consente di rispettare le normative sulla privacy, ma contribuisce anche a rafforzare la fiducia dei pazienti, elemento cruciale per il successo e la reputazione dell’azienda. Strumenti tecnologici affidabili e sicuri diventano così il pilastro per proteggere la continuità operativa e tutelare la salute digitale dei pazienti.
Investire sulla tecnologia giusta per garantire la protezione dei dati personali. Il commento di Zebra Technologies
Kassaundra McKnight-Young, Healthcare Chief Nursing Informatics Officer and Industry Principal, Zebra Technologies, commenta: “La protezione dei dati e la privacy sono una priorità assoluta per i CIO del settore sanitario, i responsabili IT e i team legali. Sempre più spesso leggiamo di organizzazioni sanitarie prese di mira da hacker e ransomware che rubano i dati per venderli sul dark web o per estorcere ingenti pagamenti in cambio del ripristino delle informazioni sottratte.
Le conseguenze possono essere molto gravi. L’accesso del personale ai sistemi e alle cartelle cliniche dei pazienti potrebbe essere bloccato, interrompendo l’erogazione delle cure e danneggiando la fiducia dei pazienti. Inoltre, i dati personali sensibili potrebbero anche essere venduti online, alimentando il furto di identità. A questo si aggiunge il rischio di una perdita di fiducia nell’organizzazione sanitaria e di danni significativi alla sua reputazione. Le organizzazioni potrebbero dover affrontare costi finanziari considerevoli, tra cui il pagamento di riscatti, il ripristino del sistema, le spese legali e le potenziali multe per la mancata conformità alle normative sulla tutela dei dati.
Sul tema della protezione dati, ho anche letto di casi in cui il personale sanitario utilizza telefoni personali e app di messaggistica per condividere informazioni riservati dei pazienti, come risultati di esami e documenti medici. Ciò significa che i dati personali dei pazienti finiscono su dispositivi mobile che i team IT degli ospedali non vedono e non controllano. Di conseguenza, non è possibile verificare se questi dati vengano salvati o condivisi al di fuori degli ambienti clinici.
È giunto il momento per tutti i leader del settore sanitario di investire in dispositivi mobile sicuri e di livello enterprise in grado di garantire la velocità e la comodità di cui medici e infermieri hanno bisogno per acquisire, accedere e condividere i dati dei pazienti, salvaguardando al contempo i dati dei pazienti grazie a dispositivi sicuri gestiti dai team IT. Il costo di ignorare questo rischio è troppo alto”.