Oggi è il World Parkinson Day, la giornata mondiale del Morbo di Parkinson che, dopo quella di Alzheimer, è la malattia neurodegenerativa più diffusa.
Approfitta per celebrarla in maniera particolare GE HealthCare che, attraverso la sua divisione Pharmaceutical Diagnostics (PDx), è stata la prima azienda al mondo a sviluppare e commercializzare, nel 2000, un farmaco per la diagnosi di Parkinson: nell’arco di circa 20 anni sono state somministrate oltre 1 milione di dosi.
In combinazione con il farmaco, GE HealthCare ha sviluppato inoltre un software proprietario (DatQuant) che consente la quantificazione dei dati generati per una migliore diagnosi anche in casi incerti.
World Parkinson Day anche per ricordare la necessità di una diagnosi precoce
Vale, infatti, la pena di ricordare che le malattie neurodegenerative sono in costante aumento e si stima che, a livello mondiale, il numero di persone con malattia di Parkinson raddoppierà, passando dai 6.9 milioni di pazienti del 2015 a 14.2 milioni nel 2040. Ad oggi purtroppo non esiste una cura risolutiva, ma una diagnosi precoce ed accurata è fondamentale per garantire ai pazienti, alle loro famiglie e caregiver la possibilità di identificare risorse appropriate per un accesso tempestivo ai trattamenti farmacologici disponibili, al fine di un miglioramento della qualità di vita e di ottimizzazione della spesa sanitaria.
Attualmente, la diagnosi di Parkinson si basa principalmente sulla valutazione clinica dei sintomi da parte dello specialista. Tuttavia, per escludere altre tipologie di Parkinsonismi con sintomi simili, vengono prescritti esami diagnostici attraverso tecnologie di Imaging quali la Risonanza Magnetica dell’encefalo oltre alla DaT SPECT (Tomografia Computerizzata ad Emissione Singola di Fotoni del trasportatore della dopamina). Quest’ultima metodica consente di rilevare la perdita delle terminazioni neuronali dopaminergiche in pazienti affetti da sindrome parkinsoniana clinicamente incerta, tra cui quelli con sintomi precoci, per una conferma della diagnosi clinica di Parkinson.
Diagnosi precoce, cura tempestiva e personalizzata, farmaci giusti
“Un recente studio e la revisione della letteratura sviluppata negli ultimi 20 anni ha riconfermato l’utilità clinica della DaT SPECT nel cambiamento della diagnosi da parte dello specialista nel 31% dei pazienti con sindromi parkinsoniane incerte e nella gestione clinica del 54% pazienti” ha commentato William Vaccani, General Manager di GE HealthCare PDx. “GE HealthCare è impegnata nello sviluppo ulteriore di soluzioni diagnostiche in questo ambito”.
L’importanza della diagnosi precoce è sottolineata anche dalle associazioni dei pazienti. Giangi Milesi, Presidente di Confederazione Parkinson Italia, ha dichiarato: “il Parkinson ci può deprimere, può indurci alla passività e ad abbandonare le cose a cui teniamo. Ma può anche trascinarci su un ring permanente dal quale, noi malati, ne usciamo con le ossa rotte. Invece, se la diagnosi è precoce; se la cura è tempestiva e se il neurologo la disegna appositamente per noi; se un infermiere specializzato ci segnala le buone pratiche per risolvere i problemi e ci indirizza presso altri eventuali specialisti di cui possiamo avere bisogno; se evitiamo isolamento e solitudine partecipando alle attività sociali che fanno bene al corpo e all’anima; se combattiamo la malattia senza rifiutarla; se assumiamo i farmaci giusti, ecco, nella gran parte dei casi, la nostra vita può essere lunga e di qualità quanto la nostra normale aspettativa di vita. A tutto vantaggio nostro, dei nostri cari, caregiver per amore, e della società intera.”