Quando il CEO di una nota azienda farmaceutica, già nel 2017, dichiara: “I silos che celano le informazioni e la mancanza di integrazione tra sistemi spesso eterogenei e dispersivi sono elementi che danneggiano profondamente l’efficienza e causano la perdita di opportunità[1]”, si comprende ancora di più quanto sia fondamentale integrare, orchestrare e governare i dati e i processi attraverso tutto l’ecosistema digitale aziendale.
Questo CEO è Stephane Bancel, l’azienda è Moderna Therapeutics.
Moderna ha fatto della tecnologia un elemento portante della propria strategia, reso efficace grazie alla capacità di integrare applicazioni, tecnologie e fornitori esterni, in un insieme coerente in cui le informazioni fluiscono in modo rapido e corretto tra tutti gli attori coinvolti.
In realtà, non è solo il mondo dei vaccini, mercato principale di Moderna, ma l’intero campo delle cure mediche ad aver compiuto negli ultimi anni progressi rapidi e significativi grazie a tecnologie come il cloud e l’intelligenza artificiale.
La piattaforma tecnologica di Moderna
Moderna Therapeutics, fondata nel 2011, è una di quelle realtà della biotecnologia salita alla ribalta in poco tempo grazie al suo vaccino mRNA, ma nelle quali la tecnologia gioca già da diverso tempo un ruolo speciale.
Moderna ha progettato il proprio Digital Drug Studio DDS per permettere agli scienziati di creare modelli digitali e identificare, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, le sequenze di mRNA ottimali per gli effetti medici desiderati.
Per fare tutto questo l’azienda, da un punto di vista della infrastruttura e architettura IT, ha guardato con molta attenzione alla strategia cloud-first e all’adozione di applicazioni SaaS. In questo modo la piattaforma DDS, che combina tutte queste tecnologie, non mira solo ad accelerare il processo di ricerca e sviluppo, ma svolge un ruolo determinante anche nell’ottimizzare e velocizzare i processi di produzione e commercializzazione.
Per funzionare nel modo migliore una piattaforma come questa richiede un’integrazione e uno scambio continuo di dati affidabili tra tutte le parti interessate all’interno e all’esterno dell’azienda, insieme alla possibilità di scalare integrando i sistemi, automatizzando transazioni commerciali complesse e multipiattaforma e, soprattutto, aiutando i propri scienziati a concentrarsi sulla ricerca.
Il ruolo dell’integrazione
L’integrazione è la collaborazione continua tra infrastrutture e applicazioni di qualsiasi tipologia, un aspetto che, come abbiamo visto, è essenziale per l’efficienza di una piattaforma tecnologica come quella di Moderna. Dobbiamo però sottolineare che questa integrazione non può avvenire una volta per tutte, essere congelata nel tempo, perché gli ambienti e le esigenze si evolvono in modo costante e, in un contesto di forte trasformazione, è importante riuscire a mantenere aperta la possibilità di cambiare.
Inoltre, oggi, non è più possibile effettuare processi di integrazione lunghi e costosi che sono ormai incompatibili con l’agilità promessa dal cloud e rischiano di essere messi in discussione ad ogni cambio di applicazione. Credo vi sia una sempre maggiore consapevolezza su questo punto: gli utenti ERP, ad esempio, ne sono particolarmente consapevoli. I sistemi sono spesso estremamente complessi e qualsiasi evoluzione significativa rappresenta un progetto pesante se non è industrializzato e, soprattutto, governato. L’integrazione è diventata quindi un tema ricorrente nelle aziende che sono obbligate a innovare ed evolvere costantemente.
Per avere una piattaforma tecnologica perfettamente funzionante, dove tutte le applicazioni collaborano armoniosamente scambiandosi facilmente i dati, Moderna ha industrializzato i propri metodi di integrazione affidandosi a Boomi e alla sua piattaforma di integrazione as-a-service nel cloud (iPaaS), composta da strumenti automatizzati che richiedono una programmazione minima (“low code”).
Grazie a Boomi, Moderna ha potuto così integrare rapidamente le molteplici applicazioni: SAP (ERP), Workday (HR), Solium (gestione dei piani azionari), Concur (gestione delle spese) e Active Directory, oltre a molteplici applicazioni custom.
Moderna aveva bisogno di una piattaforma di integrazione ibrida e unificata, che le permettesse di eseguire decine di integrazioni e automatizzare transazioni aziendali complesse (budgeting, pagamenti dei fornitori, gestione delle risorse umane) che coinvolgevano più applicazioni. La combinazione della piattaforma di integrazione di Boomi con la capacità di gestione della qualità dei dati attraverso Boomi Master Data Hub ha permesso all’azienda farmaceutica di scalare le operazioni, garantire l’agilità e fare sì che i suoi dati siano corretti, ovunque si trovino, sia che si tratti delle applicazioni HR, o di strumenti scientifici.
A volte la complessità e la lenta evoluzione delle risorse IT possono essere da ostacolo per le ambizioni di crescita delle aziende, ma l’adozione di applicazioni as-a-service e infrastruttura in cloud ha sicuramente aiutato ad accorciare le tempistiche. Come dimostra il caso Moderna però, per garantire la completa agilità è necessario un approccio nuovo all’integrazione, che mantenga il vantaggio della velocità e dell’agilità del cloud e sia da abilitatore al cambiamento aziendale: solo allora sarà possibile sfruttare appieno il potenziale dell’ecosistema digitale per creare valore.
di Fabio Invernizzi, Sales Director EMEA South di Boomi
[1] https://www.modernatx.com/moderna-blog/building-the-first-digital-biotech