Lanciata la partnership strategica tra Microsoft, Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) e IRCCS Ospedale San Raffaele (Gruppo San Donato), esperimento unico in Europa che unisce il sapere clinico di team multidisciplinari alle ultime innovazioni digitali.
Si tratta di una partnership unica nel suo genere. Numerose sono le soluzioni di Intelligenza Artificiale sviluppate ad oggi nel mondo, con lo scopo di supportare i medici nella diagnosi delle malattie – riducendo i tempi ed aumentando l’accuratezza della stessa –, aumentare la capacità di predizione prognostica, classificare meglio i pazienti per guidare scelte terapeutiche personalizzate. Pochissime di queste, però, arrivano ad essere realmente presenti nel percorso di cura del paziente. Il motivo per cui queste soluzioni non raggiungono la pratica clinica è legato a molteplici fattori che ne minano affidabilità e credibilità, tra i quali la scarsità, la frammentazione e la qualità degli stessi dati utilizzati per addestrare i sistemi di Intelligenza Artificiale.
In questo contesto, è stata sviluppata una piattaforma digitale innovativa per la gestione dei dati in grado di catalogare, classificare, raccogliere, standardizzare e analizzare l’enorme quantità di dati dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, struttura che registra quasi 1.500.000 accessi all’anno, valorizzando i dati stessi, il valore scientifico ed informativo dei cosiddetti “real world clinical data” per favorire una visione olistica del paziente, supportare una più rapida e precisa diagnosi delle malattie, evolvere e personalizzare le cure, migliorare la comunicazione tra medici e pazienti.
Una partnership, questa, che parte da lontano, nella creazione di una piattaforma sperimentale, nata durante la pandemia da Covid-19 da un’idea dei professori Antonio Esposito e Carlo Tacchetti, per stratificare in pochi minuti il livello di rischio clinico e, di conseguenza, definire il più adeguato percorso di cura dei pazienti giunti in pronto soccorso: ricovero in reparto o in terapia intensiva, oppure monitoraggio presso il domicilio. Questa sfida ha spinto Università Vita-Salute San Raffaele, IRCCS Ospedale San Raffaele, Microsoft Italia – e due aziende partner di Microsoft (Porini e Orobix) – a lavorare insieme, permettendo all’ospedale di comprendere quale potesse essere l’impatto del digitale, e in particolare
dell’Intelligenza Artificiale, in sanità, e ai partner tecnologici quanto fosse importante avere al tavolo di lavoro clinici e scienziati per sviluppare soluzioni affidabili e realmente utili nella pratica clinica quotidiana. Allo stesso tempo è stata fatta una profonda analisi di quali fossero i requisiti indispensabili per garantire qualità, interoperabilità, sicurezza e governance dei dati. Un percorso che oggi giunge a un punto di svolta, ponendo gli attori coinvolti come apripista di una trasformazione digitale necessaria al fine di rispondere prontamente alle sfide presenti e future della medicina e, nel contempo, generare valore per i pazienti e il sistema sanitario.
La sperimentazione di soluzioni di Intelligenza Artificiale è già in avanzata fase di realizzazione nella cura della patologia del tumore del polmone non a piccole cellule, consentendo di supportare la selezione dei pazienti candidabili all’immunoterapia. Gli staff medici potranno far leva sui risultati e sulle analisi delle soluzioni di AI per incrementare sensibilmente la percentuale di successo della terapia, attualmente pari solo al 45%, ma anche per offrire una terapia differente ai pazienti che non risulteranno idonei, dando loro una possibilità di cura alternativa, che fino ad oggi era esclusa. La tecnologia consente, inoltre, di progredire verso la cosiddetta Value Based Healthcare, rendendo così il sistema sanitario più sostenibile per garantire un accesso equo a cure mirate da parte di un numero sempre più ampio di pazienti.
Altre sperimentazioni basate sulla piattaforma di Intelligenza Artificiale sono già in essere anche nel supporto alle cure per altre patologie, tra cui il tumore del rene, il diabete e le patologie cardiovascolari.
“Parola chiave del successo di questo progetto è sinergia: la creazione di team multidisciplinari, ove far confluire competenze cliniche, tecnologiche e di Data Science, non solo permetterà di proseguire a passi veloci e decisi verso la medicina personalizzata, ma consentirà al nostro polo universitario e di ricerca di attrarre competenze specifiche anche nel campo informatico, in stretto collegamento con l’eccellenza sanitaria che da anni è nostro punto di orgoglio. Ringraziamo di cuore il professor Andrea Salonia, ordinario di Urologia, e il professor Lorenzo Piemonti, ordinario di Endocrinologia, presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, con cui stiamo sviluppando soluzioni innovative nei rispettivi ambiti di competenza”, così i professori Carlo Tacchetti, ordinario di Anatomia Umana, e Antonio Esposito, ordinario di Radiologia, dell’Università Vita-Salute San Raffaele, coordinatori del progetto.
La partnership con Microsoft consentirà a UniSR l’adozione delle tecnologie e dei servizi più innovativi, abilitati dal Cloud Computing (Machine Teaching, Digital Twins, HPC e Quantum Computing, OpenAI) e allo stesso tempo di internalizzare le migliori competenze e metodologie di sviluppo di soluzioni basate su AI (Agile/MLOps).
Un ulteriore acceleratore di innovazione della partnership sta nell’ecosistema di partner verticali di Microsoft in ambito Healthcare, inclusa la componente di Experience Design e Digital Enablement, che è stata amplificata nel nuovo programma di lavoro 2022-2025, al fine di garantire la migliore esperienza utente su tutti i canali di accesso ai nuovi servizi basati su algoritmi di Machine Learning che saranno resi disponibili agli utenti finali (medici e/o altri utenti selezionati).
“Siamo felici di ampliare la nostra collaborazione con Università Vita-Salute San Raffaele e IRCCS Ospedale San Raffaele e siamo orgogliosi di mettere a disposizione le nostre soluzioni di Intelligenza Artificiale e le dirette competenze di Microsoft Consulting al servizio del miglioramento della cura dei pazienti. Oggi, grazie all’innovazione AI, è possibile effettuare in tempi rapidi analisi ed elaborazione di grandi quantità di dati per consentire terapie mirate e personalizzate sulle esigenze dei pazienti, contribuendo al contempo alle attività di ricerca medica. Un’area di grande innovazione per la nostra sanità e per i cittadini”, ha commentato Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.
“Il Gruppo San Donato è il primo centro italiano di ricerca biomedica, che punta su giovani cervelli del nostro Paese. Il nostro obiettivo è diventare in due anni il punto di riferimento, italiano ed europeo, dell’healthtech, la medicina del futuro che coniuga Intelligenza Artificiale e salute. Tutto questo si può pensare solo con un lavoro congiunto tra ospedali, università e imprese, attraverso la formazione di medici e di ingegneri informatici chiamati ad operare insieme, non in un laboratorio, ma al letto del paziente, per trovare le soluzioni del futuro”. Ha dichiarato Paolo Rotelli, presidente dell’Università Vita–Salute San Raffaele e vicepresidente del Gruppo San Donato.