Modelli tridimensionali che ricostruiscono l’anatomia degli organi malati, progettati a misura di paziente e studiati per far crescere le cellule staminali. Supporti realizzati con una miscela di idrossiapatite e policaprolattone: un composito di due materiali bioriassorbibili e biocompatibili, ben tollerato dal corpo umano e capace di dissolversi nel giro di pochi anni.
Prosilas, Pmi innovativa di Civitanova Marche specializzata nel settore della manifattura additiva, si prepara ad entrare in sala operatoria con la stampa in 3D. In fase di studio c’è un progetto all’avanguardia, la produzione di “scaffolds”, frutto della lavorazione di materiali difficili, con i quali l’azienda, in collaborazione con alcune Università ed istituti ospedalieri, si propone di ricreare nei pazienti malati le parti danneggiate da lesioni o tumori.
La volontà di evolversi nel comparto biomedicale, ma anche negli altri settori in cui l’utilizzo della stampa in 3D offre vantaggi chiave ha spinto la visionaria impresa, fondata nel 2003 dall’ingegner Giulio Menco ed oggi amministrata dalla figlia Vanna Menco, ad avviare una campagna di equity crowdfunding per raccogliere capitali. L’operazione è stata lanciata sulla piattaforma www.nextequity.it.
La sfida è di raccogliere da un minimo di 1 milione fino a un massimo di 3 milioni di euro per rafforzare la ricerca in campo medico ed aprire alla produzione di massa di progetti complessi, unici e futuristici, da sviluppare nei tanti settori in cui Prosilas vanta un’esperienza decennale. Dall’automotive all’illuminotecnica, dall’aerospaziale al fashion, sino all’arredamento, al design e ai giocattoli.
“Puntiamo sul crowdfunding – afferma Vanna Menco, amministratore unico di Prosilas – per restare con le spalle più forti sulla cresta dell’onda. I servizi della stampa in 3D sono sempre più richiesti e noi vogliamo riuscire a raggiungere tutti. Contemporaneamente intendiamo consolidare il lavoro avviato nel biomedicale, il più innovativo e quello su cui scommettiamo maggiormente. Sinora abbiamo sostenuto la ricerca da soli, ma credo sia arrivato il momento di portare avanti questi progetti corposi con un’attrezzatura più idonea”.
La cifra è in linea con le performance dell’azienda che, con 500 clienti all’attivo, nel 2018 ha registrato un volume di fatturato di circa 3 milioni di euro, con un utile netto del 10%.
Con il conseguimento del target minimo, Prosilas provvederà ad ampliare il parco macchine con tecnologie in fortissima evoluzione e ad investire in pubblicità, partecipazione a fiere e nel miglioramento del posizionamento del proprio brand.
Investimenti che, secondo le stime, porteranno ad un raddoppio del fatturato entro il 2022.
Una raccolta di capitali superiore al milione consentirebbe all’azienda di dotarsi di una camera bianca, un ambiente sterile adatto a proseguire sulla strada della medicina in tre dimensioni.