La digitalizzazione porta enormi benefici a tutti i settori, soprattutto a quello sanitario.
Si è conclusa con la presentazione del progetto del primo ospedale virtuale d’Italia la Midsummer School 2024 organizzata da Motore Sanità. Tre giorni di convegni, tavoli di studio e dibattiti a Palazzo Pirelli a Milano per ragionare sul presente e sul futuro della Sanità, con una attenzione particolare rivolta all’innovazione attraverso un’analisi del le applicazioni più avanzate di telemedicina e il ruolo dell’IA come tecnologia fondamentale nella diagnostica e nella terapia, ma anche nella creazione di nuovi modelli di governance.
“La Midsummer School”, ha detto il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, con un videomessaggio dagli Stati Uniti dove si trova per impegni istituzionali, “è un’occasione importante per affrontare i nuovi corsi della conoscenza, dell’Intelligenza artificiale, il superamento di certa burocrazia che frena il progresso”.
Sono stati centinaia i partecipanti. Oltre ai principali stakeholder della filiera Salute, esperti, e numerosi rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni politiche locali e nazionali. Tra gli altri, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti.
“Il futuro della sanità digitale in Italia”, ha detto Alessio Butti, “è già qui, grazie all’adozione di tecnologie avanzate come il FSE 2.0. Nell’ultimo Digital Decade Report dell’UE, superiamo per la prima volta la media europea come punteggio di maturità sulla sanità digitale, passando dal 71% all’83%, un dato che dimostra l’impegno del nostro Paese nel migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari. Progetti pilota come l’integrazione dei servizi sanitari sull’App IO in Lombardia, che permette ai cittadini di ricevere reminder degli appuntamenti, annullare prenotazioni e pagare il ticket, sono esempi concreti di come stiamo riducendo i fenomeni di no-show e le liste d’attesa. Grazie al lavoro del Governo Meloni, stiamo creando una sanità innovativa e che vede il cittadino al centro di un ecosistema tecnologico avanzato e sicuro“.
L’ospedale virtuale: il progetto pilota
Un’assistenza continua, per 24 ore al giorno, sette giorni su sette, 365 giorni l’anno. Che migliori l’accesso alle cure, riducendo i tempi di attesa e ottimizzando l’utilizzo delle risorse sanitarie, con enormi risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale. È una vera e propria rivoluzione quella già sperimentata all’estero con gli ospedali virtuali. Che ora si preparano ad aprire i battenti in Italia, con un primo progetto pilota presentato questa mattina da Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità. Il modello è il Mercy Virtual Hospital, operativo dall’autunno del 2015 negli Stati Uniti. Ma richiede un adattamento alle esigenze specifiche di ogni territorio.
“Attraverso una customizzazione”, ha spiegato Claudio Zanon, “risolverebbe molti problemi anche qui da noi”. In Italia, dove si registra una delle più basse percentuali di posti letto per Long Terme Care, “i reparti ospedalieri si troveranno sempre più spesso in condizione di aver bisogno di un’infrastruttura tecnologica capace di virtualizzare il ricovero, mantenendo il controllo costante del paziente e attivando al tempo stesso una vera e propria “collaborazione clinica remota” che coinvolge il medico di medicina generale, gli infermieri territoriali, la farmacia territoriale, il caregiver. La creazione di un ospedale virtuale in Italia rappresenta una sfida complessa, ma anche un’opportunità per innovare il sistema sanitario e offrire cure più accessibili, efficienti e personalizzate ai cittadini”.
Il primo progetto pilota si avvarrà di una struttura inizialmente di circa 1000 metri quadri, appositamente ristrutturata secondo il modello costruttivo del Mercy Virtual Care Center o simili.
L’ospedale virtuale sarà replicabile in ogni territorio. “Strategica”, sottolinea Claudio Zanon, “sarà la fornitura del servizio tecnologico da parte di un Consorzio che verrà costituito, essendo i Virtual Hospital non adibiti ad assistenza in presenza di pazienti, oltre che la messa a disposizione di risorse umane private iniziali che avviino l’ospedale virtuale e addestrino il personale pubblico che parteciperà al progetto principalmente in libera professione”.
I pazienti, attraverso l’ospedale virtuale, possono accedere a servizi medici online tramite videochiamate, chat, e-mail o applicazioni mobili. Possono ricevere consultazioni mediche, prescrizioni, monitoraggio delle condizioni di salute, e gestione delle malattie croniche da remoto. I pazienti possono essere seguiti da un team medico virtuale per la gestione delle loro esigenze mediche, con visite di follow-up regolari e supporto continuo. E poi ci sono i risparmi per il Servizio Sanitario. “Basandosi su una stima di 527.050 ricoveri evitabili per malattie croniche e un costo medio di 5.000 euro per ricovero, i potenziali risparmi per il sistema sanitario italiano ammonterebbero a circa 2,64 miliardi di euro”.