In occasione della 10^ Giornata Mondiale dell’udito (World Hearing Day 2022), che si è tenuta nei giorni scorsi, l’OMS ha lanciato il tema “Proteggi il tuo udito, ascolta responsabilmente!” per sensibilizzare e implementare standard basati sull’evidenza, che promuovano un ascolto sicuro. Una delle raccomandazioni è la diffusione di tutte le tecnologie capaci di abbattere ogni barriera della comunicazione che in questo periodo di pandemia ha messo in ulteriore evidenza. Infatti, da circa due anni le mascherine, il vetro divisorio in molti negozi e sportelli pubblici hanno reso sempre più difficile l’ascolto e la socializzazione delle persone ipoudenti, alle quali il suono della voce perviene distorta anche a causa della distanza e il rumore di fondo ed è resa impossibile la lettura labiale.
Le tecnologie più idonee, oltre alle protesi acustiche digitali ed impianti cocleari, sono il sistema ad induzione magnetica per le aree di grandi dimensioni e i pannelli ad induzione magnetica per gli sportelli pubblici.
«Ecco perché – spiega Liliana Cardone, presidente dell’Associazione sulle ALI dell’udito – abbiamo deciso di donare all’Ospedale Galliera, grazie alle quote assegnate del 5xmille, due pannelli ad induzione magnetica con l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra operatori e le persone con o senza protesi acustica o impianti cocleari dotati di bobina per telefono. Si ringrazia l’Ente Ospedaliero che ha accolto con favore questa importante iniziativa sociale».
La voce dell’operatore viene recepita o captata dal microfono incorporato dentro il pannello ad induzione magnetica. La persona ipoacusica con ausili acustici o impianti cocleari dotati di bobina per telefono o T-coil, recepisce il segnale audio amplificato in WIFI fino a una distanza di 1 metro.
Questo sistema di ascolto permette di sentire in modo chiaro ed intellegibile la voce del suo interlocutore. Le persone che non usano ausili acustici, hanno la possibilità di usare la cornetta del telefono per ascoltare l’operatore al di là del vetro.
Secondo un sondaggio del Censis del 2019, in Italia sono 7,3 milioni di italiani che soffrono di ipoacusia, cioè il 12% della popolazione. Si stima che nel 2025 il numero di persone con problemi di udito saranno 8 milioni e che diventeranno tra i 10 e gli 11 milioni nel 2050. lo scorso anno l’Organizzazione mondiale della sanità ha presentato il rapporto mondiale sull’udito, nel quale si evidenzia il numero crescente di persone che vivono con e a rischio di perdita dell’udito a causa anche dell’inquinamento acustico. l’OMS invita tutti gli stati a intervenire con leggi o disposizioni per mitigare l’esposizione ai suoni forti, tuttora esistenti nelle strade e nei luoghi pubblici.