La tecnologia entra sempre di più nel tessuto del mondo sanitario, a partire dall’intelligenza artificiale. Mentre il dibattito sull’AI resta acceso (secondo un sondaggio del Sole 24Ore, il 40% dei medici italiani guarda con entusiasmo alla sua applicazione, ma ben l’85% sottolinea la necessità di regole e supervisione), molte altre tecnologie all’avanguardia sono già parte integrante della pratica medica, soprattutto nel settore ricerca e sviluppo.
È il caso della simulazione multifisica, che trova impiego in diversi campi della ricerca medica per comprendere, progettare e ottimizzare i processi e i dispositivi medici, offrendo grandi opportunità al mondo dello sviluppo di dispositivi e processi.
Le potenzialità della simulazione nella ricerca medica
Le sfide che costellano il percorso verso l’innovazione in campo medico sono innumerevoli. La delicatezza del settore rende ancora più pressanti le esigenze legate alla sicurezza dei pazienti e all’efficacia dei prodotti; le normative nel settore sono stringenti e la conformità alle loro indicazioni è di importanza fondamentale.
Non vanno trascurati inoltre gli aspetti legati ai test sperimentali sui prototipi, che spesso comportano tempi, costi e difficoltà aggiuntive. In alcuni casi, non è neppure possibile verificare sperimentalmente determinati aspetti.
La simulazione multifisica offre la possibilità di descrivere il modo in cui i dispositivi e i farmaci interagiscono con i sistemi, con le apparecchiature e con il corpo umano, aiutando così gli ingegneri a rendere più efficienti i progetti, a ridurre costi e tempi di sviluppo e, in ultima analisi, a portare innovazione in modo più sicuro, rapido e vantaggioso.
E-book: Progettare dispositivi medici con la simulazione
Per raccontare come tutto questo sia possibile, COMSOL ha pubblicato un ebook gratuito, che raccoglie quattro casi concreti in cui la simulazione ha contribuito a un progresso tecnologico nel campo della sanità: si parla di tecnologie di ablazione, dispositivi medici impiantabili, soluzioni a semiconduttori, sistemi indossabili e altro ancora, come l’impatto del riscaldamento indotto a radiofrequenza durante una scansine MRI sui dispositivi medici impiantati.
In tutte queste storie, ingegneri e ricercatori hanno sfruttato la simulazione multifisica per dare vita a progetti innovativi, ognuno dei quali ha contribuito al cammino verso nuove soluzioni che migliorano la qualità dell’assistenza medica.
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