di Vincenzo Lalli, Extreme Networks
Il mondo della sanità, per rispondere all’evoluzione delle esigenze tecniche, dei regolamenti in materia di privacy e alle esigenze degli utenti, sta guardando con interesse alla trasformazione digitale, e diverse organizzazioni stanno valutando investimenti in infrastrutture a sostegno delle nuove tecnologie.
Tuttavia, molte tra queste organizzazioni stanno già affrontando sfide importanti per la manutenzione e l’aggiornamento dell’infrastruttura IT perché hanno adottato una strategia di tipo “legacy” per la gestione o il rinnovo delle proprie infrastrutture di rete. Spesso, cercano di affrontare i problemi e le esigenze di oggi mantenendo lo stesso approccio architettonico degli ultimi 20 anni, anche se – con l’evoluzione del ciclo economico e delle aspettative da parte di medici e pazienti – fare le cose come nel passato, anche recente, aggiunge strati di complessità alla rete che rischiano di ostacolare l’innovazione e di ritardare il processo di trasformazione digitale.
La rete riveste un’importanza fondamentale nelle strutture ospedaliere, per l’adozione delle tecnologie in grado di supportare i processi clinici e di business, dalla telefonia alle applicazioni complete della supply chain. Quindi, aumenta il numero delle organizzazioni sanitarie che effettuano investimenti di tipo strategico nelle tecnologie di rete per sostenere le iniziative, ma in molti casi è difficile valutare con precisione quello che le infrastrutture di rete esistenti possono e non possono fare.
Un esempio tipico è l’implementazione delle cartelle cliniche digitali (Electronic Medical Records, o EMR), un servizio su cui molte organizzazioni sanitarie hanno investito molto, ma che in molti casi non sono in grado di sfruttare fino in fondo a causa dei problemi della rete. I sistemi EMR più recenti, infatti, richiedono l’interazione con scanner mobili o altri sistemi wireless, e questo ovviamente impone la presenza in tutto il campus dell’ospedale di una rete Wi-Fi in grado di supportare il traffico proveniente dai nuovi dispositivi. In diversi casi, la rete Wi-Fi non è adeguata, e non riesce a sostenere l’applicazione.
Il modello INFRAM
In questo contesto, il servizio sanitario pubblico nazionale britannico (HIMSS) ha sviluppato un modello di analisi per valutare lo stato della rete dei centri e dei servizi di cui è responsabile, in modo tale da sapere in quale misura l’infrastruttura è in grado di sostenere nuove applicazioni e nuovi apparati. Il modello è stato adottato dai fornitori di tecnologia e dagli integratori, e viene offerto nell’ambito del loro portafoglio di servizi di consulenza o pre-vendita.
Il modello INFRAM è uno strumento di valutazione che aiuta i gestori dei servizi sanitari ad analizzare le capacità della loro infrastruttura, utilizzando test di mercato e standard. Si tratta di un protocollo di analisi in sette fasi, progettato per identificare e definire le capacità di ogni segmento dell’infrastruttura di rete, e per ottenere le informazioni necessarie per sviluppare un progetto di espansione o ristrutturazione volto a preparare la rete per supportare le esigenze cliniche e di business, sia oggi che in futuro.
Una volta completati tutti i test definiti dal modello INFRAM, le organizzazioni sanitarie possono adottare una strategia molto più proattiva, sia per capire quali sono le loro esigenze, sia per dare le giuste priorità ai futuri progetti IT.
Il modello analizza la rete dal livello dell’infrastruttura fino ai livelli dei servizi di rete avanzati. Per esempio, il primo stadio valuta se la rete ha una segmentazione virtuale statica o se offre funzioni di automazione per la configurazione delle policy a livello di singola porta, mentre la seconda fase analizza ulteriormente la presenza di capacità ridondanti o la disponibilità di progettazione e pianificazione delle policy a livello di rete.
Le fasi successive del processo analizzano le prestazioni della WLAN, la gestione della QoS per video e multicast, la disponibilità di servizi di messaggistica basati sulla posizione, il supporto degli apparati IoT, ecc.
Nell’ultima fase vengono analizzati parametri come il supporto dei servizi avanzati per il paziente, l’automazione nel controllo degli accessi o gli strumenti per garantire la conformità con gli standard. Tutte queste fasi sono cumulative, ovvero ciascuna fase comprende l’analisi dei parametri della fase precedente.
Secondo la nostra esperienza, le caratteristiche delle infrastrutture di rete delle diverse organizzazioni sanitarie variano notevolmente. Per esempio, gli ospedali di piccole e medie dimensioni spesso hanno infrastrutture di rete cablata molto vecchie, che sono in funzione da anni, e spesso causano problemi di connettività in quanto non dispongono di funzionalità di resilienza e ridondanza, e quindi sono meno affidabili.
In questi casi, è probabile che si verifichino problemi legati al modo in cui i dispositivi di rete sono stati integrati nell’infrastruttura a seconda delle necessità. Anche la connettività wireless è spesso irregolare, soprattutto quando l’utente si sposta tra gli edifici o attraverso le strutture di collegamento tra gli edifici stessi. Il numero degli apparati wireless, infatti, sta aumentando rapidamente, per cui è necessario avere una copertura Wi-Fi sufficiente per supportare tutte le applicazioni, senza che la rete vada in tilt.
Molte organizzazioni non hanno la certezza che la rete sia pronta a supportare gli apparati e le applicazioni più recenti, anche se questa informazione è fondamentale per l’implementazione. Senza questi dati, il successo dei progetti basati sulle nuove tecnologie non è sempre certo, ed è possibile che parte degli investimenti vengano vanificati a causa dei limiti della rete stessa. Per questo motivo, è importante poter effettuare una valutazione approfondita prima di avviare qualsiasi progetto IT e vedere se l’infrastruttura è in grado di sostenerlo.
Quindi, l’utilizzo di un modello di valutazione come INFRAM permette di sapere in anticipo quali miglioramenti o estensioni della rete sono necessari per un determinato progetto, e offre una risposta a domande come: la ristrutturazione è necessaria entro i limiti attuali del budget? Abbiamo le risorse di personale necessarie per realizzarla? Oppure dobbiamo rimandare il progetto di 6 o 12 mesi perché abbiamo bisogno di una maggiore ampiezza di banda, oppure dobbiamo aggiornare il cablaggio?
Alla fine, INFRAM aiuta le organizzazioni a convalidare il successo delle loro iniziative di trasformazione digitale, giustificare gli investimenti nelle aree in cui sono realmente necessari e verificare se la rete è in grado di sostenere l’obiettivo finale, che è quello di fornire la più alta qualità di assistenza ai pazienti.