È ora disponibile sul sito CovidTrends il nuovo CovIndex, indice sviluppato attraverso algoritmi di calcolo sofisticati per mostrare quasi in “tempo reale” l’andamento epidemiologico in Italia. CovIndex si ispira al parametro Rt calcolato dall’Istituto Superiore di Sanità e trasmesso settimanalmente, ma lo migliora notevolmente, in quanto aggiornato con dati più recenti. Se infatti con Rt siamo in grado di fotografare la situazione epidemiologica delle due settimane precedenti all’emanazione del bollettino ISS (che diventano 3 settimane prima della pubblicazione del successivo), con CovIndex abbiamo un indice sempre aggiornato all’ultima settimana.
«Il nuovo CovIndex è calcolato sulla base del rapporto tra il numero dei nuovi casi positivi e i tamponi effettuati, il cosiddetto tasso di positività RPT. Il tasso RPT è molto attendibile e con notevoli benefici, perché che non risente delle oscillazioni continue sul numero dei controlli» spiega Maurizio de Gregorio, autore di CovidTrends e ideatore di CovIndex.
Esattamente come per il parametro Rt, se il CovIndex è maggiore di 1 l’epidemia si trova in una fase di espansione, con i contagi che sono in fase crescente. Al contrario, sei il CovIndex è minore di 1, la curva epidemica è in fase calante.
Perché quindi utilizzare CovIndex al posto di Rt?
«Perché questo indice, rispetto a Rt, ci restituisce una fotografia più aggiornata della situazione epidemiologica, e ci permette quindi di intraprendere azioni e misure di contenimento in anticipo rispetto ai bollettini dell’ISS», spiega Giorgio Sestili, fisico, fondatore del gruppo di ricerca Coronavirus – Dati e Analisi Scientifiche e del network giorgiosestili.it.
L’attendibilità del nuovo indice è dimostrata dal grafico in cui riportiamo entrambe le curve del CovIndex e di Rt, che nel tempo sono quasi sempre perfettamente sovrapponibili all’interno di un elevato intervallo di confidenza.
A chi può essere utile il CovIndex?
«La piattaforma https://covidtrends.com è libera, gratuita e accessibile a chiunque voglia avere uno strumento semplice da utilizzare e sempre aggiornato per il monitoraggio dell’epidemia come anche dello stato di somministrazione dei vaccini Regione per Regione» spiega Maurizio de Gregorio. «Allo stesso tempo però, la piattaforma e il nuovo indice potrebbero essere utilizzati anche dalle stesse Regioni, dai Ministeri, dell’Istituto Superiore di Sanità e dal Comitato Tecnico Scientifico come ulteriore strumento a supporto dell’analisi epidemiologica del nostro Paese.»