Come può l’innovazione digitale supportare e semplificare l’attività quotidiana degli anestesisti in sala operatoria, migliorando nel contempo l’outcome del paziente e minimizzando le complicazioni post operatorie? Al 77° Congresso Nazionale della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIIARTI), evento annuale di riferimento per il settore, GE HealthCare – azienda attiva a livello mondiale nell’innovazione della tecnologia medica, della diagnostica farmaceutica e delle soluzioni digitali – ha presentato, attraverso la sua divisione PCS, la piattaforma analitica avanzata Carestation Insights.
Si tratta nello specifico di un insieme di applicazioni analitiche, che si combinano con un sistema di somministrazione dell’anestesia e che agevola il trasferimento da 300 a 550 dati, trasmessi ad ogni respiro del paziente (circa ogni 3 secondi) per ogni sistema di anestesia al cloud, inclusi i valori misurati e impostati per ventilazione e del flusso di gas freschi, gli allarmi, lo stato della macchina e i codici di errore, aiutando i medici a prendere decisioni basate su big data.
In particolare la piattaforma Carestation Insights è uno strumento decisionale, che attraverso le sue funzionalità consente di generare evidenze per guidare cambiamenti operativi clinici ed economici: permette infatti di avere visibilità di metriche e misure in grado di ottimizzare le prestazioni dell’anestesia e i processi, di guidare i clinici, l’iter di sala operatoria, l’amministrazione, di standardizzare le strategie e di ridurre la variabilità delle pratiche anestesiologiche. Un vantaggio importante nell’utilizzo di questa piattaforma si riscontra nella ventilazione polmonare protettiva. Dal momento che l’utilizzo improprio di ventilazione durante l’anestesia può portare ad un aumento di complicazioni post operatorie del 60%, può rappresentare un aiuto concreto una maggiore visibilità sull’utilizzo delle strategie di protezione polmonare e sul loro impatto sull’esito dei pazienti. Grazie alla piattaforma si possono misurare i risultati per supportare la ventilazione polmonare protettiva. Una migliore gestione dei flussi di anestesia, oltre ad avere benefici per il paziente, permette di ottimizzare i costi e di ridurre le emissioni di gas serra.
“L’utilizzo dei big data per ottimizzare e monitorare la gestione dell’anestesia in sala operatoria rappresenta un aiuto importante per i medici e per chi prende le decisioni, in quanto permette di avere sempre sotto controllo il quadro della situazione e identificare tempestivamente quando intervenire” – ha commentato Antonio Spera, Presidente e AD di GE HealthCare Italia. “Grazie a dashboard che aggregano i dati, consultabili anche su mobile, sarà possibile monitorare in tempo reale tutto il blocco operatorio e controllare analisi e trend clinici, gestionali ed economici”.
Il ruolo delle innovazioni digitali in sala operatoria è stato approfondito nel corso di una tavola rotonda a cui hanno preso parte il Prof. Luigi Tritapepe, Direttore UOC Anestesia e Rianimazione DEA A.O. San Camillo-Forlanini di Roma e il Prof. Marco Rossi, Direttore UOC Anestesia delle Chirurgie Specialistiche e Terapia del Dolore 1 del Policlinico Gemelli a Roma. Durante il loro intervento i due esperti hanno trattato proprio dell’utilizzo dei big data per l’ottimizzazione e il monitoraggio della gestione dell’anestesia all’interno della sala operatoria, al servizio dei pazienti e degli anestesisti, consentendo lo sviluppo di un caring intraoperatorio più consapevole. Si tratta di benefici clinici che una soluzione come Carestation Insights può aiutare ad introdurre nella pratica anestesiologica, oltre che di vantaggi nella gestione delle risorse e nella riduzione dei costi.